Fed Cup

Oudin e Glatch: Baby Us a Reggio

Prima si è fatta da parte Venus, poi anche Serena ha dato forfait. A Mary Joe non è rimasto che affidarsi a una talentuosa squadra giovane. Basterà? Sara Cecamore

Dimensione testo Testo molto piccolo Testo piccolo Testo normale Testo grande Testo molto grande

Dopo i deludenti ma prevedibili forfait di entrambe le sorelle Williams, che ancora una volta hanno dimostrato tutto il loro disinteresse verso la competizione della Fed Cup – anche al suo capitolo conclusivo- il team americano si trova a fronteggiare sulla superficie meno congeniale, la terra, e fuori casa il consolidato squadrone italiano capeggiato da Flavia Pennetta e Francesca Schiavone. Ma andiamo ad analizzare nel dettaglio i risultati della squadra americana in Fed Cup, il suo percorso verso la finale di quest’anno e le giocatrici che tenteranno di conquistare il trofeo.

LA SQUADRA
Dalla nascita della Fed Cup, nel 1963, il team a stelle e strisce è quello che può vantare il maggior numero di vittorie, ben 17 (di cui 7 consecutive tra il 1976 e il 1982) e 10 finali (a parimerito solo con l’Australia). É anche vero che ha potuto sempre contare sui contributi importanti di giocatrici come Lindsay Davenport, che ad oggi rimane quella ad aver giocato per più anni (11), o Chris Evert, che detiene invece il record americano di vittorie (57) e di ties giocati (47) o ancora di Billie Jean King, che oltre ad aver esordito in Fed Cup proprio nel suo anno di nascita e contro l’italiana Lazzarino è anche la giocatrice ad aver collezionato il maggior numero di vittorie in doppio con la compagna Rosie Casals. Dall’avvento delle Williams invece e con la potenzialità dunque di poter continuare la strada del successo, la squadra americana è stata spesso costretta a schierare giocatrici non proprio di primissimo livello perchè le sorellone, più Serena che Venus, hanno centellinato le loro partecipazioni. Non è un caso infatti che l’ultimo titolo conquistato risalga al 2000 quando Davenport, Seles , Capriati e Raymond schiantarono per 5-0 la Spagna di Cochita Martinez e Arantxa Sanchez-Vicario. L’ultima finale giocata invece è quella del 2003, persa 4-1 dalla Francia. Ma quest’anno, a differenza del 2003 quando sia Venus che Serena scesero in campo al primo turno, nessuna delle due Williams ha disputato un solo incontro di Fed Cup. L’avversaria di primo turno di questo 2009 è stata l’Argentina battuta su suolo americano per 3-2. Stesso punteggio inflitto in semifinale alle colleghe della Repubblica Ceca. Contro l’ Italia saranno Melanie Oudin, Alexa Glatch, Liezel Huber e Vania King a tentare l’impresa.

LE GIOCATRICI

Melanie Oudin

É lei l’unica piccola grande speranza del tennis americano. Un metro e 68 di grinta e di intelligenza tattica notevole per uno scricciolo di appena 18 anni. Ha esordito proprio quest’anno in Fed Cup nel primo turno contro l’Argentina collezionando una vittoria contro Betina Jozami ed una sconfitta contro Gisela Dulko. Attuale numero 49 del mondo la tennista di Marietta viene dalla sua migliore stagione di sempre passando dagli ITF ai palcoscenici dei Grand Slam: un’estate di fuoco la sua che l’ha vista raggiungere il quarto turno a Wimbledon, battendo tra l’altro per la prima volta una top10, Jelena Jankovic, ed un sorprendente quarto di finale agli US Open affilando una dopo l’altra le vittorie contro Dementieva, Sharapova e Petrova per cedere solo alla futura finalista Wozniacki. Ed è così che è meritatamente arrivato anche il miglior ranking di sempre,n. 42 il 28 settembre. É lì però che l’abbiamo lasciata, perchè nei mesi di settembre ed ottobre di tennis giocato ce n’è stato ben poco: si è ritirata a Quebec City per un infortunio alla coscia sinistra; non è riuscita a qualificarsi per Tokyo e Beijing e si è dovuta ritirare due settimane fa in Lussemburgo per problemi intestinali. Vedremo dunque in che condizioni si presenterà a Reggio Calabria e se riuscirà ad impensierire le nostre azzurre ben più esperte. Il gioco potenziale da terra c’è.

Alexa Glatch

Anche lei esordiente quest’anno in Fed Cup nell’incontro di semifinale con la Repubblica Ceca nel quale ha portato a casa entrambi i singolari giocati contro Benesova e Kvitova. Il suo migliore risultato nel circuito WTA rimane la semifinale raggiunta e persa a Forest Hills da Sania Mirza nel 2005, anno del suo ingresso del tennis professionistico. E proprio quell’anno fu vittima di un incidente automobilitistico dal quale uscì con polso destro e gomito sinistro fratturati. Riuscì a tornare a giocare a tennis solo dopo 8 mesi. Attualmente numero 132 del mondo ed un best ranking da n.102 nell’agosto di quest’anno, Alexa è riuscita ogni anno dal 2006 a portare a casa almeno un titolo ITF in singolare, ad eccezione di quest’anno. Non dimentichiamo però che a maggio ha registrato quella che finora è sicuramente la vittoria più importante della sua carriera contro niente popò di meno che...la nostra Flavia Pennetta. E pure sulla terra, al primo turno dello Slam parigino, con un netto 6-1 6-1. Probabilmente una delle sconfitte più amare per l’allora n.14 del mondo.

Liezel Hubel

Lei è la veterana della squadra, sia per età (è del ’76) che per numero di incontri disputati, il primo più di 10 anni fa nel Round Robin del gruppo I C Europa/Africa. Sudafricana naturalizzata americana, Liezel è da anni ormai una giocatrice solo di doppio. Dopo 10 anni di tentativi nel circuito da singolarista, nel quale è riuscita a raggiungere la posizione n. 131 nel 1999 e a collezionare solo un quarto di finale a Pattaya City nel 2001, la Huber ha deciso di puntare sul doppio. E con che risultati! 4 titoli dello Slam (Wimbledon nel 2005 e nel 2007; gli AO nel 2007 e gli US Open nel 2008) sempre in coppia con Cara Black, 1 vittoria ai French Open di quest’anno con Bob Bryan e due volte vincitrice dei Championships di fine anno nel 2007 e nel 2008. Il tutto condito con la prima posizione mondiale nel novembre di due anni fa. É lei dunque l’asso nelle maniche degli americani anche se non potrà far coppia con la sua fedele compagna dello Zimbabwe.

Vania King

Con ogni probabilità sarà la 20enne californiana ad affiancare la Huber nel doppio, lei che nonostante la giovane età ha disputato già nove incontri di Fed Cup, 4 vinti e 5 persi, il primo giocato in doppio nei quarti di finale contro la Germania nel 2006.L’ultimo invece risale all’anno scorso, ancora in doppio, e all’esordio con la sua probabile compagna in finale, Liezel Huber: le due hanno battuto la coppia Kuznetsova/Vesnina nelle semifinali del 2008.
Anche lei come la sua collega Huber ha avuto più successo in doppio riuscendo a raggiungere la posizione n.23. In singolare però è riuscita a togliersi la soddisfazione di vincere un titolo WTA a Bangkok e il n.50 come best ranking, tutto nel 2006, anno del suo esordio nel circuito professionistico e anche la migliore stagione di sempre.Gli highlights di questo 2009 sono stati i quarti raggiunti a Monterrey, il terzo turno agli US Open battendo per la seconda volta in carriera una top 20, Samantha Stosur, ed un prestigioso quarto di finale a Wimbledon in doppio misto in coppia con Marcelo Melo.
 

Sara Cecamore

Cerca su Quotidiano.Net nel Web

Fotogallery

Fed Cup Italia - Russia
Castellaneta Marina
foto di Monique Filippella

LA FOTO DEL GIORNO

Rafael Nadal e Andy Roddick

Nadal e Roddick si riposano

Nadal e Roddick approfittano di ogni momento per riposarsi dalla stagione lunga e faticosa . Forse hanno ragione a protestare per le fatiche imposte dal tour