Fed Cup alla Radio

RAI che gaffe! Pennetta b.Oudin:
settantacinque a sessantadue!

RadioUno Rai annuncia nel GR1 dell'una: "L'italia del tennis conquista la Fed Cup. Decisiva la Pennetta che batte settantacinque a sessantadue l'americana Oudin". Rai, di tutto di più... Paolo Rossi

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Impressioni notturne dopo la finale di Fed Cup, di nuovo tinta d’azzurro col fiocco rosa. L’Italtennis delle donne ha battuto gli Stati Uniti privi delle sorellone Williams, ma la loro assenza dovrà e deve preoccupare più l’Usta e tutto il sistema americano – perché le due tenniste non hanno avuto alcuna motivazione per giocare a Reggio Calabria? - che non il nostro team vincente ed il movimento che può stimolare intorno a sé. La vittoria è tale e tale rimarrà, incisa col cesello sul basamento della coppa. È innegabile che le competizioni a squadre internazionali della racchetta abbiano un fascino particolare. Così come è palese che una vittoria in un torneo del circuito Major: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, US Open, rappresenti per la carriera d’un tennista l’apoteosi. Il Tennis è disciplina individuale per eccellenza, eppure poterlo giocare anche come componente d’un gruppo, d’una rappresentativa di squadra, lo arricchisce d’incanti complessi e complicati , capaci di fornire un valore aggiunto importante. Il pronostico della vigilia della finale di Fed Cup senza le Williams era tutto a favore delle azzurre, ma il successo andava egualmente conquistato sul campo, punto dopo punto. Il peso psicologico d’una facile vittoria avrebbe potuto tagliare le gambe e ribaltare le sentenze. Invece la “forza del gruppo”, concetto inflazionato ma chiaro, ha fornito le energie supplementari per cogliere in pieno il bersaglio. Chi vince ha sempre ragione … Queste erano le riflessioni della domenica sera, dopo aver lasciato il “Rocco Polimeni”. Da Reggio Calabria alla Toscana il viaggio è lungo, soprattutto se per motivi logistici si è scelto di usare l’auto. Dopo la Davis di Genova, la Fed Cup a Reggio Calabria, trasferte effettuate sempre in macchina con l’amico Daniele Flavi. Insieme abbiamo percorso pressoché tutto il versante tirrenico della nostra nazione. Il fattore stimolante a farci muovere è sempre la passione viscerale per il Tennis, quel “valore aggiunto” che spinge a far qualcosa anziché qualcosa d’altro, elemento difficile da spiegare. E se si è in gruppo, magari viene meglio. L’ultimo tratto, da Roma ad Arezzo, invece l’ho percorso in solitudine, ascoltando Radio Uno Rai, tra musica e notizie sportive, queste in prevalenza dedicate al calcio. In una breve sintesi andata in onda intorno all’una di notte il conduttore – una voce maschile - ha ricordato anche il risultato di Reggio Calabria: “L’Italia del Tennis conquista la Fed Cup battendo gli Stati Uniti per 4-0. Il punto decisivo è stato ottenuto da Flavia Pennetta, vincitrice di Melanie Oudin per 75 a 62…(!)”… Attenzione: ho sentito “settantacinque a sessantadue”, pronunciato come fosse stato il punteggio d’una partita di basket (!). Grandioso. Mamma Rai: di tutto, di più, veramente tanto … L’orologio del cruscotto segnava l’una e quattro minuti. Lo assicuro, ero ben sveglio, alla guida della mia auto, lungo l’Autostrada del Sole, ormai a poche decine di chilometri dall’arrivo. Giuro che non ho sognato.

Paolo Rossi

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