VERSO LA MASTERS CUP

Djokovic a Londra da favorito?

"Ho battuto il n.1 e il n.2 del mondo negli ultimi due tornei. Se avrò recuperato fisicamente ho fiducia che farò bene alla Masters Cup." A Bercy il serbo ha sfatato una maledizione. Poteva pagar cara l'ingenuità di rimettere in corsa l'irriducibile Monfils. Scanagatta

Dimensione testo Testo molto piccolo Testo piccolo Testo normale Testo grande Testo molto grande

Sembrava fosse una maledizione. Novak Djokovic, il serbo di 22 anni che lo scorso anno aveva vinto il primo Slam in Australia e l’ultima Masters Cup disputata a Shanghai, quest’anno aveva perso 4 finali su 4 nei Masters 1000 (Miami da Murray, Montecarlo e Roma da Nadal, Cincinnati da Federer).

Pur salvaguardando per il terzo anno consecutivo il terzo posto mondiale nelle classifiche Atp alle spalle dei soliti due Federer e Nadal grazie alle vittorie in quattro tornei di minor prestigio e montepremi (Dubai, Belgrado, Pechino e Basilea), Djokovic ieri deve aver pensato che avrebbe perso anche questa quinta finale di Master 1000 quando, dilapidato un vantaggio di 6-2, 3-0, si è ritrovato a giocare il tiebreak decisivo del terzo set contro il francese Gael Monfils e contro 14.000 spettatori di Bercy sovreccitati dalla rimonta dell’irriducibile e superatletico tennista di colore nato 23 anni fa a Parigi da una madre della Martinica e un padre delle Guadalupe, al termine di scambi pazzeschi e asfissianti (uno di 43 palleggi, e a ritmi vertiginosi, all'inizio del terzo set, li ha lasciati senza fiato per un paio di games e semisfiniti per tutto quel che c'è stato poi da giocare).

Ma stavolta Djokovic, che in semifinale aveva dato una spaventosa lezione (6-3,6-2) a Rafa Nadal, dopo tanti alti e bassi nelle due ore e tre quarti di lotta, è riuscito a mantenere la calma nel tiebreak, vinto 7 punti a 3, e a impedire nella bolgia di Bercy che un altro francese della banlieu succedesse nell’albo d’oro del torneo indoor parigino a Jo Wilfried Tsonga.

“Aver battuto in finale a Basilea Federer e in semifinale qui Nadal, il n.1 e il n.2 del mondo, mi lascia ben sperare per la Masters Cup in programma a Londra (22 novembre) e di cui sono il detentore” ha detto Djokovic che ha esultato alla fine come se avesse realizzato il Grande Slam, tanta doveva essere stata l’angoscia di perdere anche quest’opportunità. Maledizione sfatata.

Monfils - oggi n.13 Atp _ era emerso dalla metà tabellone di Federer e Murray.

A Bercy, presenti tutti i migliori tranne Roddick, si sono decisi gli ultimi due posti per la Masters Cup dei “Magnifici Otto 2009”: se li sono accaparrati Davydenko (che la giocherà per il quinto anno di fila) e lo spagnolo Verdasco. Già qualificati erano Federer, Nadal, Djokovic, Murray, Del Potro e Roddick. N.9, e prima riserva lo svedese Soderling. Seconda riserva Tsonga.

Certo che dopo aver battuto Federer nella sua Basilea e Nadal (che non vince più un torneo da Roma) in modo così netto, Novak Djokovic può andare a Londra vestendo almeno i panni del secondo favorito _ Federer la Masters Cup l'ha vinta quattro volte _ se non del primo.

Cerca su Quotidiano.Net nel Web

Fotogallery

Fed Cup Italia - Russia
Castellaneta Marina
foto di Monique Filippella

LA FOTO DEL GIORNO

Rafael Nadal e Andy Roddick

Nadal e Roddick si riposano

Nadal e Roddick approfittano di ogni momento per riposarsi dalla stagione lunga e faticosa . Forse hanno ragione a protestare per le fatiche imposte dal tour