ATP World Tour Finals

Otto principi per un trono

Alla vigilia dell'evento conclusivo della stagione, ripercorriamo in questo articolo enciclopedico le gesta degli otto protagonisti. Il favorito numero 1 è Djokovic. Giacomo Fazio

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La Millennium Dome prende il suo attuale nome dalla compagnia telefonica O2 ed è un salone espositivo a forma di cupola, posizionato sulla linea del Meridiano di Greenwich e costruito per festeggiare l'arrivo del terzo millennio con una serie di eventi del cosiddetto Millennium Experience. Fu progettata dall'architetto Richard Rogers come punto chiave per lo sviluppo dell'intera penisola di Greenwich. L'edificio si estende per centomila metri quadrati con una circonferenza di circa un chilometro ed un'altezza di 50 metri. L'intera struttura è sostenuta da dodici pali in acciaio, dell'altezza di 100 metri ognuno e tenuti in posizione da funi ad alta resistenza. Il centro della costruzione è occupato dalla vasta arena che è stata trasformata per ospitare il Master di fine anno. Una cornice unica e suggestiva per gli otto principi della racchetta. Il Master di Londra assegna 200 punti per ogni vittoria in girone, 400 punti per la vittoria in semifinale e 500 per la vittoria in finale, con la possibilità per chi vince il torneo senza sconfitte di accumulare 1500 punti. Di seguito rivivremo il cammino che hanno fatto gli otto protagonisti delle Atp World Tour Finals per raggiungere questo appuntamento finale del 2009.

 

ATP WTF London 8


Roger Federer
Rank:1
Qualificato al Master con 10150 punti
Prize Money 2009: $6,401,805
14 tornei giocati, 4 titoli – 59 vittorie e 10 sconfitte: 85,5% di partite vinte

Grand Slam: voto 9
Australian Open: F
Roland Garros: W
Wimbledon: W
Us Open: F


ATP Tournaments: voto 6

Vittorie: Madrid – Cincinnati
Finali: Basilea
Semifinali: Doha – Indian Wells – Miami – Rome
Quarti di finale: Montreal

Il giocatore di Basilea ha un record di 59 vittorie e 10 sconfitte nel 2009 (34-8 sul duro, 18-2 sulla terra rossa, 7-0 su erba) con quattro titoli in sette finali. Un anno speciale per Federer sia come tennista che come uomo. Ha aperto la stagione con una semifinale a Doha (perdendo da Murray) e finale agli Australian Open, cedendo a Nadal in cinque set. E’ stata la sua prima sconfitta in una finale del Grande Slam sul cemento (8-1). Premiazione amara per lo svizzero che si lascia scappare quel “It’s Killing me” che fece il giro del mondo. Poi si ritira da Dubai e dal primo turno di Coppa Davis contro gli Stati Uniti a causa di un infortunio alla schiena. Dopo sei settimane di pausa avanza in semifinale a Indian Wells, sconfiggendo Gonzalez e Verdasco n. 10, prima di perdere dal n. 4 Murray e dal n. 3 Djokovic nella semifinale al Sony Ericsson Open di Miami dove frantuma la prima racchetta da quando è diventato un professionista. Dopo il matrimonio con Mirka Vavrinec l’11 aprile a Basilea ha aperto la sua stagione sul rosso al Monte-Carlo Masters Rolex, perdendo al terzo turno dal connazionale Stanislas Wawrinka. E’ stata la sua prima sconfitta con uno svizzero dal 2000 quando perse da Rosset. Successivamente ha raggiunto la semifinale a Roma, perdendo nuovamente contro Djokovic in tre set. Dopo una striscia di 21 a 6 fino ai primi di maggio, rompe quasi sette mesi di digiuno conquistando il 15° ATP World Tour Masters 1000 in carriera a Madrid, battendo Nadal con il quale aveva perso gli ultimi cinque match. Quello di Madrid è stato il suo 58° titolo di carriera nella sua 80a finale. Ha vinto almeno un titolo ATP World Tour per nove anni consecutivi. In quel torneo aveva battuto il No. 16 in classifica Blake, Roddick n. 6 e del Potro n. 5. In seguito completa il career Grand Slam al Roland Garros nel suo 11° tentativo sconfiggendo lo svedese Robin Soderling in tre set in finale. Un momento toccante per un campione che aveva vinto tutto ma che non era mai riuscito a raggiungere questo traguardo. E 'stato il 14 ° Grand Slam, eguagliando Pete Sampras. Ha dovuto lottare per il titolo in più di qualunque altro torneo dello Slam ed è stato spinto al quinto set da Tommy Haas al quarto turno e da Juan Martin del Potro in semifinale. Quattro settimane più tardi ha vinto il suo 15° major a Wimbledon, il sesto a All England Club. Ha perso un solo set prima della finale (contro Kohlschreiber ) ed ha un record di sette finali consecutive a Wimbledon , dove ha sconfitto Andy Roddick 16-14 nel quinto set, strappando la battuta all'americano per la prima volta durante la partita, dopo 37 giochi al servizio di Roddick. In quella finale ha servito un personal-best di 50 aces. E’ stato il suo 60° titolo. Ha anche recuperato la classifica di No. 1, il 6 luglio dopo che Nadal ha tenuto la prima posizione per 46 settimane consecutive. Ci sono voluti cinque settimane di riposo dopo Wimbledon (durante il quale il 23 luglio sono nate le sue gemelle Myla Rose e Charlene Riva) per il suo ritorno in azione a Montreal dove ha raggiunto i quarti di finale, perdendo da Jo-Wilfried Tsonga. La settimana successiva ha conquistato il suo terzo titolo a Cincinnati, perdendo un set in tutta la settimana con le vittorie su Murray in semi e Djokovic in finale. E 'stato il suo 16° ATP World Tour Masters 1000, secondo dietro Agassi (17). Agli US Open, è diventato il primo giocatore a superare 50 milioni di dollari in carriera. Perdendo in finale a New York da Juan Martin del Potro, non ha potuto eguagliare le sei vittorie consecutive di Bill Tilden. Un Federer affaticato da una stagione intensa decide di annullare la tournee asiatica e ritornare in campo nel torneo di casa a Basilea. La forma sembra buona fin dai primi turni se non fosse per l’inaspettata sconfitta in finale contro Nole Djokovic in cui sembra di intravedere un Roger formato 2008. Le supposizioni diventano certezza quando perde con sufficienza il suo match di esordio a Bercy contro il numero 49 del mondo Julien Benneteau.

Possibilità di vittoria al Master
Head to head (Atp World Tour):
vs Nadal: 7-13
vs Djokovic: 9-5
vs Murray: 3-6
vs Del Potro: 6-1
vs Davydenko: 12-0
vs Verdasco: 3-0
vs Soderling: 12-0
Inserito nel Gruppo A con Murray, Del Potro e Verdasco.

E’difficile a questo punto capire che Federer ritroveremo a Londra ma come si fa a non considerarlo almeno il secondo favorito del torneo, se non il primo? Ha vinto quattro volte questo titolo e in altre due occasioni in cui ha partecipato ha raggiunto una finale e una semifinale. Lo svizzero ha bisogno di andare avanti in questa competizione per evitare che Nadal lo superi in classifica. Il sorteggio gli ha dato anche la possibilità di prendersi una rivincita sia contro l’argentino che gli ha impedito di vincere sei Us Open consecutivi, sia contro lo scozzese che l’anno scorso, proprio al Master, lo ostacolò nel suo cammino verso le semifinali.


Rafael Nadal
Rank:2
Qualificato al Master con 9205 punti
Prize Money 2009: $5,294,604
16 tornei giocati, 5 titoli - 64 vittorie e 11 sconfitte: 85,3% di partite vinte

Grand Slam: voto 7
Australian Open: W
Roland Garros: R16
Wimbledon: non disputato
Us Open: SF

ATP Tournaments: voto 8

Vittorie: Indian Wells – Monte Carlo – Barcellona – Roma
Finali: Rotterdam – Madrid – Shanghai
Semifinali: Cincinnati – Beijing – Paris
Quarti di finale: Doha – Miami – Montreal

Il ragazzo di Maiorca ha vinto cinque titoli dell’ATP World Tour, ha raggiunto due finali ed è avanzato nei quarti di finale nei suoi primi 10 tornei della stagione. Ha vinto almeno cinque titoli negli ultimi cinque anni. Ha conquistato anche il sesto titolo del Grande Slam agli Australian Open, prima vittoria sul cemento, in cinque set sul rivale Roger Federer. La partita in semifinale con Fernando Verdasco ha stabilito il record del torneo con 5h e 14m di durata. E’ diventato il primo spagnolo a vincere il titolo australiano e il terzo giocatore di 22 anni a vincere tre dei quattro titoli del Grande Slam, dopo Connors e Sampras. E’ anche il primo giocatore ad aggiudicarsi gli Aussie Open vincendo in cinque set la semi e la finale da Mats Wilander nel 1988. Nel mese di marzo, ha raccolto il suo 13° ATP World Tour Masters 1000 nel BNP Paribas Open di Indian Wells per la seconda volta in tre anni, battendo Murray. Ha salvato in quel torneo 5 match-points nel quarto turno contro David Nalbandian, prima di prevalere 6-0 nel set finale. Ha raggiunto i quarti al Sony Ericsson Open di Miami perdendo da del Potro al tie-break del terzo. A metà febbraio, ha raggiunto la sua terza finale indoor in carriera a Rotterdam e a causa di un infortunio al ginocchio destro ha perso in tre set da Andy Murray. Si ritira da Dubai, ma ritorna per il primo turno di Coppa Davis contro la Serbia, vincendo entrambe le partite dei suoi singoli. Ha aperto la stagione sulla terra battuta con la vittoria in tre set sul n. 3 Novak Djokovic al Monte-Carlo Masters Rolex. E 'stato il quinto titolo consecutivo a Monte-Carlo. Ha continuato vincendo il suo quinto titolo anche a Barcellona e il quarto a Roma. Quest’ultimo è stato il 15° ATP World Tour Masters 1000. Poi ha raggiunto la finale al Mutua Madrilena Madrid Open dove ha perso dal rivale Roger Federer 6-4, 6-4. Il turno precedente aveva salvato tre match point nella più lunga partita di tre set dell’ATP World Tour nell'Era Open, prevalendo in quattro ore e tre minuti su Novak Djokovic 3-6, 7-6 (5), 7-6 (9). La sconfitta contro lo svizzero ha interrotto un striscia di 33 vittorie consecutive sulla terra battuta che risaliva al 7 maggio 2008. E 'stata anche la sua seconda sconfitta in una finale sul rosso in carriera (25-2), entrambe per mano di Federer. Ha un bilancio tra vittorie e sconfitte su questa superficie di 153 a 6 a partire dal 2005. Il quattro volte campione in carica del Roland Garros che non aveva mai perso a Parigi è però caduto nel suo 32° match cedendo a sorpresa al quarto turno al No. 23 del seeding Robin Soderling, che avrebbe poi raggiunto la finale. Non ha giocato fino alla Rogers Cup di Montreal, primi di agosto, a causa di una tendinite ad entrambe le ginocchia e non è riuscito a difendere il suo titolo a Wimbledon, perdendo così la prima posizione mondiale. Ha raggiunto lì i quarti di finale, perdendo da Juan Martin del Potro. In seguito perse anche la seconda posizione in favore di Andy Murray che avrebbe poi vinto il torneo. La settimana dopo a Cincinnati si fermò in semifinale per mano di Novak Djokovic 6/1 6/4. Agli Us Open perse nettamente con un periodico 6/2 da Juan Martin del Potro ma riuscendo a riconquistare la seconda posizione. Successivamente nella trasferta asiatica si sarebbe fermato prima in semfinale a Beijing (sconfitto da Cilic) e in finale a Shanghai per mano di Davydenko. Di ritorno in Europa viene strapazzato in SF da Djokovic a Parigi lasciando qualche perplessità rispetto alla buona perfomance nei quarti contro Tsonga.

Possibilità di vittoria al Master
Head to head (Atp World Tour):
vs Federer: 13-7
vs Djokovic: 14-6
vs Murray: 7-2
vs Del Potro: 4-3
vs Davydenko: 4-3
vs Verdasco: 9-0
vs Soderling: 3-1
Inserito nel Gruppo B con Djokovic, Davydenko e Soderling.

Nadal non ha un buon rapporto con questo torneo che non ha mai vinto. Ha raggiunto al massimo due semifinali perse entrambe contro Federer. In realtà il maiorchino non si è mai presentato in forma a questo appuntamento e a maggior ragione dopo il grave infortunio di quest’anno sembra difficile considerarlo tra i favoriti. Però come si può constatare Nadal è l’unico giocatore che partecipa a questa competizione ad essere in vantaggio negli scontri diretti con tutti gli altri partecipanti. Anche lui può grazie a questo girone togliersi qualche sassolino dalla scarpa: contro quel Djokovic che una settimana fa l’ha umiliato a Bercy, contro Davydenko che lo ha battuto in due set nella finale di Shanghai e soprattutto contro lo svedese che gli ha impedito di vincere 5 Roland Garros consecutivi, sconfitta che rappresenta una delle più grandi sorprese nella storia del tennis e non solo.

Novak Djokovic
Rank:3
Qualificato al Master con 7910 punti
Prize Money 2009: $4,453,063
21 tornei giocati, 5 titoli - 76 vittorie e 18 sconfitte: 80,8% di partite vinte

Grand Slam: voto 5
Australian Open: QF
Roland Garros: R32
Wimbledon: QF
Us Open: SF

ATP Tournaments: voto 8

Vittorie: Dubai – Belgrado – Beijing – Basilea – Paris
Finali: Miami – Monte Carlo – Roma – Halle - Cincinnati
Semifinali: Sydney – Marsiglia – Madrid – Shanghai
Quarti di finale: Indian Wells – Montreal

Il serbo ha vinto cinque titoli ATP World Tour, ha disputato quattro finali nei Master 1000 in questa stagione e ha superato le 60 vittorie per il terzo anno consecutivo. Ha conquistato il primo titolo ATP dell'anno il 28 febbraio a Dubai , uno torneo 500, battendo lo spagnolo David Ferrer. Nel primo mese ha raggiunto la SF a Sydney, seguito da un QF agli Australian Open, dove si ritirò contro Roddick a causa della calura. E’ tornato in azione a Marsiglia dove ha perso dal futuro campione Jo-Wilfried Tsonga nella SF. Ha giocato nel primo turno di Coppa Davis contro la Spagna di David Ferrer e Rafael Nadal. Nel mese di marzo ha perso nei QF di Indian Wells dal n. 7 Andy Roddick, dove era campione in carica e ha raggiunto la seconda ATP World Tour final di stagione al Sony Ericsson Open di Miami, dove ha sconfitto il No. 2 Roger Federer nella SF prima di cedere al No. 4 Andy Murray. Ha aperto la sua stagione sulla terra battuta, raggiungendo la finale al Monte-Carlo Masters Rolex, perdendo da Rafael Nadal. Continua il suo buon momento di forma raggiungendo la finale al Masters ATP World Tour 1000 a Roma dove batte Roger Federer nella SF prima di perdere da Nadal 7-6 (2 ), 6-2. Cattura il secondo titolo della stagione nel Serbia Open, sconfiggendo il Lucky Loser polacco Lukasz Kubot 6-3, 7-6. Raggiunge la semifinale del Master 1000 di Madrid dove perde nuovamente da Nadal in una partita record di quattro ore e tre minuti, nonostante tre match point. Perde subito al Roland Garros per mano del tedesco Philipp Kohlschreiber . Sull'erba raggiunge la finale di Halle, prima di perdere da Tommy Haas in tre set, lo stesso tedesco lo batterà in quattro set anche nei quarti di finale a Wimbledon . Dopo cinque settimane di pausa torna a disputare la Rogers Cup di Montreal, dove perde da Andy Roddick nei quarti di finale. Fa però fnale a Cincinnati, dove perde da Roger Federer. Ha perso nuovamente dallo svizzero nella semifinale degli Us Open. Ad ottobre ha conquistato il titolo a Beijing ma ha perso la semifinale del Master 1000 di Shanghai. A Basilea spezza dopo quattro anni il regno di sua maestà Roger Federer battendolo a sorpresa nella finale del torneo svizzero. A Parigi continua il suo momento di straordinaria forma con il primo titolo Master 1000 della stagione dopo quattro finali perse, demolendo Rafa Nadal in semi e superando di misura Gael Monfils in finale 7/6 al terzo.

Possibilità di vittoria al Master
Head to head (Atp World Tour):
vs Federer: 5-9
vs Nadal: 6-14
vs Murray: 4-3
vs Del Potro: 3-0
vs Davydenko: 2-2
vs Verdasco: 5-2
vs Soderling: 5-0
Inserito nel Gruppo B con Nadal, Davydenko e Soderling.

E’ il detentore del titolo ed è sicuramente il giocatore da battere. Viene negli ultimi mesi dalle vittorie a Pechino, Basilea e Parigi ma non sappiamo se questi risultati possono aver lasciato qualche strascico dal punto di vista fisico. Anche perché Djokovic è stato uno di quelli che ha giocato di più quest’anno ed è arrivato sempre alle fasi finali dei tornei a cui ha partecipato. Obiettivamente, nonostante queste considerazioni, va considerato il primo favorito per la vittoria finale e sarà solo la fase a gironi a dirci se il serbo ha ancora qualche cartuccia in canna.


Andy Murray
Rank:4
Qualificato al Master con 6630 punti
Prize Money 2009: $3,637,231

17 tornei giocati, 6 titoli - 64 vittorie e 10 sconfitte: 86,4% di partite vinte

Grand Slam: voto 5
Australian Open: R16
Roland Garros: QF
Wimbledon: SF
Us Open: R16

ATP Tournaments: voto 7,5

Vittorie: Doha – Rotterdam – Miami – Queen’s – Montreal – Valencia
Finali: Indian Wells
Semifinali: Monte Carlo – Cincinnati
Quarti di finale: Dubai – Madrid

La star britannica fino a metà agosto è stato il primo giocatore a raggiungere le 50 vittorie stagionali (50-7). Ha catturato sei titoli dell’ATP World Tour in 17 tornei. Ha aperto la stagione difendendo il suo titolo a Doha con vittorie su Federer e Roddick, seguito da un quarto turno agli Australian Open dove ha perso con lo spagnolo Fernando Verdasco per la prima volta (5-1) in cinque set. Nel mese di febbraio, ha sconfitto il numero 1 Nadal in tre set nella finale di Rotterdam per catturare il suo 10° ATP World Tour titolo della carriera. Due settimane più tardi è avanzato ai QF a Dubai, dove si ritirò a causa di un virus contro Richard Gasquet. Tornò a marzo per raggiungere la finale al BNP Paribas Open di Indian Wells dove viene demolito da Nadal, seguito dal terzo titolo della stagione al Sony Ericsson Open di Miami, diventando il primo giocatore britannico in 25 anni di storia del torneo a vincere il titolo. Nella suo debutto sulla terra, ha raggiunto la sua prima SF sul rosso a Monte-Carlo sconfiggendo il n. 9 Davydenko nei QF prima di perdere da Nadal. Successivamente cede in tre set nella gara di apertura (dopo un bye) dal qualificato argentino Juan Monaco a Roma, raggiungere i QF a Madrid, perdendo dal n. 5 Juan Martin del Potro e al Roland Garros, sconfitto dal cileno Fernando Gonzalez in quattro set. Poi cattura il suo primo titolo sulla’erba del Queen's con la vittoria su James Blake in finale, diventando il primo giocatore inglese dopo Bunny Austin nel 1938 a conquistare il titolo al Queen's Club. Non cede nemmeno un set e perde solo due volte il servizio. Continua il suo momento favorevole sull’erba a Wimbledon, dove sconfigge Juan Carlos Ferrero per raggiungere la sua prima semifinale a All England Club, prima di perdere in quattro set da Andy Roddick. Diventa il nono britannico a raggiungere la semifinale dei campionati dopo l'abolizione del Challenge Round nel 1922. Lo scozzese torna in azione alla Rogers Cup di Montreal, dove sconfigge tre Top 10 (Nikolay Davydenko, Jo-Wilfried Tsonga, Juan Martin del Potro) per vincere il suo quarto Masters ATP World Tour 1000 e salendo al n. 2 del South African Airways ATP Rankings 2009, diventando il giocatore britannico più alto in classifica nella storia dell’ATP e il primo giocatore a rompere il duopolio Federer-Nadal ai vertici della classifica mondiale dal 18 luglio 2005. Nonostante la seconda testa di serie agli US Open che rappresenta la più alta seed per un britannico da Fred Perry nel 1935, esce clamorosamente agli ottavi per mano di Marin Cilic. Salta completamente la tappa asiatica ripresentandosi in Europa al torneo di Valencia dove vince il suo sesto titolo stagionale battendo in finale Mikhail Youzhny. La settimana successiva raggiunge Parigi dove viene formato in ottavi da Stepanek.

Possibilità di vittoria al Master
Head to head (Atp World Tour):
vs Federer: 6-3
vs Nadal: 2-7
vs Djokovic: 3-4
vs Del Potro: 4-1
vs Davydenko: 5-4
vs Verdasco: 7-1
vs Soderling: 2-1
Inserito nel Gruppo A con Federer, Del Potro e Verdasco.

Potrebbe essere la “sorpresa” del torneo, nel senso che si parla soprattutto di Roger e Nole e poco di lui. Il pubblico amico potrebbe essere la marcia in più per il giocatore scozzese che non ha sempre brillato nelle ultime apparizioni, nonostante la vittoria a Valencia. Non dimentichiamoci che lo scorso anno, Murray compromise il suo Master disputando una battaglia con Roger nel round robin, essendo già qualificato per le semifinali. Speriamo che abbia imparato la lezione, in una formula di torneo che ti consente di superare la fase a gironi anche con due sconfitte.


Juan Martin Del Potro
Rank:5
Qualificato al Master con 5985 punti
Prize Money 2009: $3,652,743
17 tornei giocati, 3 titoli - 51 vittorie e 14 sconfitte: 78,4% di partite vinte

Grand Slam: voto 7,5
Australian Open: QF
Roland Garros: SF
Wimbledon: R64
Us Open: W

ATP Tournaments: voto 5

Vittorie: Auckland – Washington
Finali: Montreal
Semifinali: Miami – Madrid
Quarti di finale: San Jose – Memphis – Indian Wells – Roma – Paris

Il ventenne argentino è il giocatore più giovane nella Top 10 e a metà agosto aveva un record di 42 a 11 nei match giocati, raggiungendo almeno i quarti in 11 dei 13 tornei disputati. Ha iniziato la stagione conquistando il suo quinto titolo all’ATP World Tour ad Auckland (b. Querrey). Ha continuato con i quarti in Australia (p. da Federer) San Jose e Memphis . Nel mese di marzo, ha raggiunto i quarti al BNP Paribas Open di Indian Wells, dove ha vinto tre partite prima di cedere al n. 1 e campione finale Nadal. Poi ha conquistato la prima semi in un ATP World Tour Masters 1000 al Sony Ericsson in Miami dove ha realizzato la vittoria più grande della sua carriera contro Nadal. Ha raggiunto la sua migliore classifica (No. 5) il 6 aprile. Ha perso il suo match di apertura a Monte-Carlo, poi seguito da un quarto a Roma, semi al Masters ATP World Tour 1000 di Madrid, dove ha battuto il n. 11 Stanislas Wawrinka e il n. 3 in classifica Murray, prima di perdere dal futuro campione Federer. Ha poi raggiunto la suo prima semi in un Grande Slam al Roland Garros, perdendo nuovamente dal futuro campione Roger Federer in cinque set. L'argentino ha subito una sconfitta dall'eroe d'infanzia Lleyton Hewitt a Wimbledon. Ha aperto l’Olympus US Open Series difendendo con successo il suo Legg Mason Tennis Titolo Classic a Washington, sconfiggendo Andy Roddick . La settimana seguente alla Rogers Cup di Montreal ha sconfitto il numero 2 Rafael Nadal e il No. 5 Andy Roddick per raggiungere la sua prima Masters ATP World Tour 1000 finale, che ha perso in tre set dal n. 3 Andy Murray. Agli Us Open ha vinto il torneo più importante della sua carriera battendo in semifinale Nadal e in finale Roger Federer. Dopo questa straordinaria vittoria sono arrivate due sconfitte al primo turno a Tokyo e Shanghai e il ritiro nei quarti contro Radek Stepanek.

Possibilità di vittoria al Master
Head to head (Atp World Tour):
vs Federer: 1-6
vs Nadal: 3-4
vs Djokovic: 0-3
vs Murray: 1-4
vs Davydenko: 1-2
vs Verdasco: 0-0
vs Soderling: 1-1
Inserito nel Gruppo A con Federer, Murray e Verdasco.

Del Potro partecipa al Master per la seconda volta, ma dopo la straordinaria vittoria agli Us Open, non si è più visto, molti problemi fisici e tanta stanchezza dopo un anno di grandi soddisfazioni. Ha un record negativo nei testa a testa con quasi tutti i partecipanti. Può essere considerato solo il quinto favorito del torneo dopo i Fab 4.

Nikolay Davydenko
Rank:7
Qualificato al Master con 3630 punti
Prize Money 2009: $2,126,773
22 tornei giocati, 4 titoli - 53 vittorie e 16 sconfitte: 76,8% di partite vinte

Grand Slam: voto 3
Australian Open: non disputato
Roland Garros: QF
Wimbledon: R32
Us Open: R16

ATP Tournaments: voto 6+

Vittorie: Amburgo – Umag – Kuala Lumpur – Shanghai
Finali: 0
Semifinali: Barcellona – Estoril – Valencia
Quarti di finale: Montecarlo – Stoccarda – Montreal – New Haven – Beijing

Il numero 1 di Russia si ritrova nella Top 10 per il quinto anno di fila. Ha vinto quattro titoli ATP World Tour in questa stagione per la seconda volta nella sua carriera (2006). Ha catturato il su 15° titolo ATP World Tour ad Amburgo nel mese di luglio, estendendo la sua striscia vincente ad almeno un titolo per sette anni consecutivi. La settimana seguente a Umago, il russo ha vinto per la prima volta nella sua carriera due tornei in sequenza con una vittoria schiacciante per 6-3, 6-0 su Juan Carlos Ferrero. Successivamente è salito di un posto al n. 8 del South African Airways ATP Rankings 2009. Le sue 12 vittorie consecutive si sono concluse con i quarti di finale della Rogers Cup di Montreal, dove ha perso con Andy Murray. Sofferente all'inizio di stagione per un infortunio al tallone sinistro si ritira a Chennai, durante il match di secondo turno. Non partecipa agli Australian Open, interrompendo una striscia di 29 tornei del Grande Slam consecutivi effettuati (dal '01 US Open). Ritorna in azione dopo un mese di stop a Rotterdam perdendo al secondo turno. Si ritira anche da Indian Wells e dal Sony Ericsson Open di Miami, dove conquistò il titolo l'anno scorso. Precipita così dal n. 5 al n. 9. Dopo due mesi di assenza torna a metà aprile per raggiungere il QF al Monte-Carlo Masters Rolex, sconfiggendo David Nalbandian prima di perdere dal No. 4 Andy Murray. Segue una SF a Barcellona, dove cade per mano del futuro campione Nadal. Esce fuori dalla Top 10 il 27 aprile per la prima volta dal 23 maggio 2005. Fa semi all’Estoril , raggiunge il terzo turno a Madrid e avanza ai QF al Roland Garros per la quarta volta in cinque anni, perdendo dal finalista Robin Soderling. Nel mese di ottobre, ha ottenuto il terzo titolo dell'anno, il primo della sua carriera in Asia a Kuala Lumpur, dove ha battuto lo spagnolo Fernando Verdasco. Due settimane più tardi, ha catturato lo Shanghai Masters 1000, sconfiggendo in due set Rafael Nadal (in finale) e Novak Djokovic (nella SF). Master 1000 che si va ad aggiungere alle vittorie di Miami 2008 e Bercy 2006. Perde al primo turno a Mosca, fa semi a Valencia e ottavi a Parigi. Si qualifica al Master grazie alla sconfitta di Verdasco agli ottavi di Bercy con Cilic.

Possibilità di vittoria al Master
Head to head (Atp World Tour):
vs Federer: 0-12
vs Nadal: 3-4
vs Djokovic: 2-2
vs Murray: 4-5
vs Del Potro: 2-1
vs Verdasco: 6-1
vs Soderling: 3-6
Inserito nel Gruppo B con Nadal, Djokovic e Soderling.

E’ la sua quinta partecipazione al Master consecutiva, dove ha raggiunto una semifinale nel 2005 e la finale dello scorso anno. Si ritrova in un girone equilibrato e se riesce a ritrovare la forma di Shanghai può giocarsi le sue chance.


Fernando Verdasco
Rank:8
Qualificato al Master con 3300 punti
Prize Money 2009: $1,543,864
22 tornei giocati, 1 titolo - 52 vittorie e 22 sconfitte: 70,2% di partite vinte

Grand Slam: voto 6
Australian Open: SF
Roland Garros: R16
Wimbledon: R16
Us Open: QF

ATP Tournaments: voto 4

Vittorie: New Haven
Finali: Brisbane – Kuala Lumpur
Semifinali: Valencia
Quarti di finale: Indian Wells – Miami – Monte Carlo – Barcellona – Roma – Madrid – Bastad – Beijing

Il mancino spagnolo ha raggiunto l’high rank (n. 7) il 20 aprile ed ha raggiunto almeno i quarti nei suoi primi otto tornei. Ha aperto il primo mese della stagione vincendo nove delle 11 partite disputate, conquistando la sua prima finale sul cemento dell’ATP World Tour a Brisbane. Seguita poi dalla semifinale agli Australian Open con vittorie su Murray, in cinque set al quarto turno, e su Tsonga nei QF prima di cedere in un epica maratona di cinque set al connazionale e World No. 1 Nadal. Quel match è stato il più lungo nella storia del torneo (5h14m) e gli ha permesso di irrompere nella Top 10 per la prima volta al nono posto (dal n. 15) il 2 febbraio. Infortunatosi al piede sinistro in Australia, si ritirata da Dubai e dal primo turno di Coppa Davis contro la Serbia e sfrutta questo periodo per trascorrere un mese di lavoro con l'ex guru del fitness di Andre Agassi , Gil Reyes a Las Vegas. Torna in azione a marzo dove raggiunge i quarti per la prima volta al BNP Paribas Open di Indian Wells con tre vittorie prima di perdere dal No. 2 Roger Federer. Raggiunge il suo primo QF anche al Sony Ericsson Open di Miami, prima di cedere al futuro campione Andy Murray. Apre la sua stagione sulla terra battuta, raggiungendo i QF al Monte-Carlo Masters Rolex, perdendo dal n. 3 Novak Djokovic in tre set. Sul terreno di casa a Barcellona, avanza ancora ai QF per la prima volta, perdendo da Fernando Gonzalez in tre set. Continua a giocare in maniera costante fino a raggiungere il QF a Roma e a Madrid, sua città natale, perdendo dal connazionale Nadal (dopo aver tenuto un vantaggio di 4-0 nel secondo set). Segue un quarto turno al Roland Garros per il terzo anno consecutivo, perdendo da Nikolay Davydenko. Dopo Parigi segna una striscia di 6-5 prima dell’estate sul cemento americano con un quarto turno a Wimbledon e quarti di finale a Bastad. Apre la US Open Series con la Rogers Cup di Montreal, dove raggiunge il terzo turno, perdendo da Andy Roddick nel tie-break del terzo set. Dopo un primo turno a Cincinnati vince il suo primo e unico torneo stagionale a New Haven battendo in finale Sam Querrey. A New York si ferma ai quarti per mano di Nole. La sua stagione prosegue con le tappe asiatiche: finale a Kuala Lumpur, quarti a Pechino e secondo turno a Shanghai. Ritorna in Euopa e va a giocare il torneo degli amici Ferrer e Ferrero, raggiungendo la semifinale e fermandosi agli ottavi a Parigi-Bercy. Ma grazie alla sconfitta di Tsonga ai quarti contro Nadal, Fernando si è riuscito a qualificare con l’ultimo posto disponibile per le Atp World Tour Finals.

Possibilità di vittoria al Master
Head to head (Atp World Tour):
vs Federer: 0-3
vs Nadal: 0-9
vs Djokovic: 2-5
vs Murray: 1-7
vs Del Potro: 0-0
vs Davydenko: 1-6
vs Soderling: 1-4
Inserito nel Gruppo A con Federer, Murray e Del Potro.

E’ alla sua prima partecipazione al Master grazie agli ottimi progressi compiuti quest’anno. Ha un record negativo con tutti gli altri giocatori ad esclusione di Del Potro, con il quale non ha mai giocato in un torneo del circuito maggiore se non a livello di challenger. E’ probabilmente il jolly del proprio girone ed ha pochissime possibilità di arrivare nelle prime due posizioni. Per lui rimane comunque la soddisfazione di aver fatto _ anche se in ritardo_ l’ingresso nel tennis che conta.

 

Robin Soderling
Rank:9
Qualificato al Master con 3010 punti
Prize Money 2009: $1,754,548
23 tornei giocati, 1 titolo - 47 vittorie e 19 sconfitte: 71,2% di partite vinte

Grand Slam: voto 7
Australian Open: R64
Roland Garros: F
Wimbledon: R16
Us Open: QF

ATP Tournaments: voto 4

Vittorie: Bastad
Finali: 0
Semifinali: Auckland – Kuala Lumpur – Beijing – Stoccolma
Quarti di finale: Brisbane – Washington – Shanghai – Paris

Lo svedese termina nella top ten per la prima volta, soprattutto grazie alla sua prima finale in un Grande Slam al Roland Garros e vincendo il primo titolo ATP World Tour sulla terra rossa. Si è guadagnato un posto nella Barclays ATP World Tour Finals di Londra sfruttando il ritiro del No. 6 Andy Roddick. Vince nove partite nei primi 10 tornei a cui partecipa fino a metà maggio. Ma poi ribalta la situazione con un record di 35 a 9. Nelle prime due settimane di stagione raggiunge i quarti a Brisbane (perdendo da Stepanek) e in seguito semi a Auckland (sconfitto da Del Potro). Vince anche il Challenger Sunrise in Florida a marzo partendo dalle quali. Mette insieme una striscia vincente con tre partite vinte all’ATP World Team Championship a Duesseldorf e poi sei a Parigi. Una cavalcata trionfante verso la finale in cui supera David Ferrer (3° turno), sorprende il numero 1 e quattro volte campione in carica Rafael Nadal in quattro set al quarto turno, il No. 11 Nikolay Davydenko ai quarti e il n. 12 Fernando Gonzalez in semifinale, prima di cadere a Federer. E’ diventato così il primo svedese a raggiungere la finale del torneo francese, dopo il suo allenatore Magnus Norman nel 2000. Grazie a questo risultato scala dal n. 25 al n. 12. Seguono gli ottavi a Wimbledon, nel mese di luglio il primo titolo su terra battuta a Bastad, un terzo turno ad Amburgo e un quarto di finale a Washington. Raggiunge i quarti agli US Open perdendo nuovamente da Federer, così come gli era accaduto a Parigi e Londra. Ha giocato bene per il resto della stagione, raggiungendo almeno i quarti in tutti e cinque i tornei a cui ha preso parte, tra cui semi a Kuala Lumpur, Pechino e Stoccolma. Ha fatto irruzione nella Top 10 il 19 ottobre, successivamente ha raggiunto i quarti al Masters ATP World Tour 1000 di Shanghai e al Masters ATP World Tour 1000 di Parigi.

Possibilità di vittoria al Master
Head to head (Atp World Tour):
vs Federer: 0-12
vs Nadal: 1-3
vs Djokovic: 0-5
vs Murray: 1-2
vs Del Potro: 1-1
vs Davydenko: 6-3
vs Verdasco: 4-1
Inserito nel Gruppo B con Nadal, Djokovic e Davydenko.

E’ la sorpresa di quest’anno. Arriva a questo ultimo appuntamento stagionale sfruttando il ritiro di Roddick, fermato da un infortunio. Ma sicuramente meritava questa partecipazione per quello che aveva fatto vedere a Parigi. Il destino lo vuole ancora contro Nadal e forse è una delle sfide più attese della fase a gironi. Quest’anno avrebbe potuto ottenere risultati migliori anche negli Slam se non fosse stato sorteggiato sempre dal lato di Federer. E’ il primo svedese a giocare il Master dal 2002, in quell’occasione Thomas Johansson sostituì Andre Agassi a torneo in corso.

Giacomo Fazio

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