Atp Finals

Murray e Djokovic, a voi!

Lo scozzese ha aperto il torneo battendo un Del Potro stanco ma pur sempre pericoloso. Chi tra lui e il serbo riuscirà a rompere il duopolio Federer-Nadal che, nonostante qualche passo falso dei due fenomeni, dura ancora? Tommasi

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Il tennis è tornato a casa. Dopo quattro anni di esilio cinese (a Shanghai) il Masters che, fatta salva la formula poco tennistica, è la gara che più assomiglia ad un campionato del mondo, ha trovato a Londra entusiasmi che gli inglesi pareva volessero riservare solo a Wimbledon.
 

L’ATP e forse anche la WTA dovrebbero riflettere sull’opportunità di “affittare” la loro manifestazione più prestigiosa ai mercati migliori. Infatti anche la versione femminile della fase finale del circuito “venduta” agli emiri del Qatar non sta ottenendo quei risultati di immagine che il tennis non può permettersi di trascurare. In altre parole il Masters non ha lasciato a Shanghai né rimpianti, né legioni di giovani tennisti.
Londra invece ha abbracciato questo torneo in modo sorprendente. Inoltre credo che la presenza tra gli otto qualificati dell’erede di Tim Henman non sia la principale ragione del successo di pubblico che ormai è un dato acquisito e molto positivo.
Poiché ho fatto un riferimento abbastanza esplicito ad Andy Murray il giocatore scozzese è in lotta con Novak Djokovic non tanto per il terzo posto nella classifica mondiale,quanto piuttosto per la possibilità di inserirsi - spezzandolo - in quel duopolio Federer-Nadal che, malgrado qualche passo falso dei due grandi protagonisti del tennis degli ultimi anni, resiste alla prova dei numeri e delle considerazioni del computer.
Murray ha confermato le sue legittime aspirazioni iniziando il torneo con una vittoria importante che, senza bocciare Del Potro, lo tiene al momento fuori dalla lotta per il primato.
Al giocatore argentino manca ancora la continuità ma bisogna considerare che ha un anno di meno di Murray e Djokovis e due di meno di Nadal. Anche se ieri ha giocato il suo miglior tennis soltanto per un set ha fatto capire di essere potenzialmente giocatore di vertice.
Dopo aver ricordato che è stata una scelta felice quella di riportare il Masters in Europa mi pare giusto sottolineare anche l’unico aspetto negativo di questa operazione. Il fuso orario consentiva di commentare i risultati del Masters cinese con molta calma, invece gli organizzatori inglesi hanno deciso di collocare il secondo incontro di singolare troppo tardi per poterne commentare il risultato e le conseguenze sullo sviluppo della competizione.
 

Intanto il programma di oggi (lunedì ndr)  propone Nadal al confronto con il giocatore, lo svedese Soderling, che ha interrotto la sua impressionante serie parigina ma anche la verifica dell’attuale condizione del campione spagnolo. Inoltre l’impegnativo test per Djokovic, che ha vinto gli ultimi due tornei che ha disputato, contro quel Davydenko che in finale di stagione ha recuperato quello che aveva perduto nei primi mesi dell’anno.
 

Rino Tommasi

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