CLASSIFICHE

Il 2009 in classifica

Ad una settimana dalla fine del Masters è tempo di bilanci anche al maschile: sorprese e delusioni dell’anno tennistico. Chi ha mantenuto le promesse e chi le ha disattese? Ecco gli “ups and downs” del 2009. Daniele Vitelli

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Solo un mese di pausa e poi via, il grande circo del tennis mondiale riprenderà la sua corsa in giro per il mondo. In attesa del nuovo anno, è il momento per qualche riflessione conclusiva sulla stagione che è appena terminata. Il confronto tra le classifiche di fine stagione di quest’anno e di quello scorso, ci può dare un’idea dell’andamento della stagione dei primi 100 tennisti del globo. Tra exploit e crolli, ritorni ad alto livello e lunghe pause per infortuni, è interessante approfondire la stagione di qualche protagonista del tennis mondiale.

Ecco gli “up” ed i “down” di quest’anno.

Up
Juan Martin Del Potro, Fernando Verdasco, Robin Soderling

Sono loro tre le grandi novità tra i top 10 di quest’anno. Se la progressione di Juan Martin Del Potro, passato dalla 9° alla 5° posizione del ranking, era la logica prosecuzione della crescita evidenziata nella scorsa stagione, quelli di Fernando Verdasco e Robin Soderling sono stati dei veri e propri salti di qualità. Entrambi stazionavano da anni appena dietro i top 10, ma senza mai riuscire, prima di quest’anno, ad avere la continuità necessaria per raggiungerli.
Lo spagnolo chiude l’annata al 9° posto, migliorandosi di 7 rispetto alla scorsa stagione, grazie a risultati quali la vittoria di New Haven, le finali di Brisbane e Kuala Lumpur, la straordinaria semifinale degli Australian Open ed i quarti di New York.
Il momento più alto della stagione di Soderling, passato dalla 17° alla 8° posizione nel ranking, è coinciso anche con la più grande sorpresa della stagione tennistica, la prima sconfitta di Rafael Nadal al Roland Garros, dopo 4 titoli consecutivi. Dopo la finale sulla terra parigina, lo svedese ha proseguito la stagione vincendo il titolo nel torneo casalingo di Båstad e raggiungendo 4 semifinali (Kuala Lumpur, Beijing, Stoccolma e Masters Cup) oltre ai quarti degli US Open.
Voto Del Potro 9, Verdasco 8, Soderling 8

John Isner, Sam Querrey
L’America che avanza. Sono questi due spilungoni le nuove speranze del tennis a stelle e strisce, che si affida a loro per sopperire alle prestazioni sempre più opache dei vari Blake e Fish, in netto peggioramento in classifica quest’anno.
Il gigante campione universitario Isner ha vissuto quest’anno la miglior stagione della sua carriera, che lo ha visto semifinalista ad Indianapolis e Washington, prima di realizzare il grande exploit agli Us Open, dove ha sconfitto il numero 1 americano Roddick, fermandosi al quarto turno. Anche la classifica è conseguentemente migliorata, passando dal 145° posto di fine 2008 al 34° attuale.
Il californiano Querrey nonostante un inizio d’annata non proprio esaltante, a parte la finale raggiunta ad Auckland, è stato poi protagonista di un’ottima seconda metà di stagione, che gli è valso il titolo di vincitore delle US Open Series. Durante l’estate americana, ha, infatti, infilato 3 finali, Newport, Indianapolis e New Haven e una vittoria, in quel di Los Angeles., risultati che gli hanno permesso di scalare 14 posizioni portandosi all’attuale numero 25. Peccato che l’ascesa verso le vette della classifica sia stata interrotta subito dopo gli US Open da un brutto incidente domestico.
Voto Isner 7, Querrey 7,5

Marco Chiudinelli
Il numero 3 di Svizzera ha vissuto nel 2009 a 28 anni la migliore stagione della sua carriera, che non lo aveva mai visto, prima d’ora, entrare tra i primi 100 tennisti del mondo. Dopo una prima parte di stagione passata soprattutto nei tornei Challenger, tra i quali si è aggiudicato il titolo di Tenerife, e a tentare la qualificazione nei tornei del circuito maggiore, qualificazione che centrerà sette volte, ha messo a segno una serie di buoni risultati a partire dalla fine dell’estate. Il terzo turno agli US Open, suo miglior risultato negli slam, i quarti di Bangkok e soprattutto la semifinale nel torneo di casa di Basilea hanno permesso all’amico di Roger Federer di essere il secondo giocatore che ha scalato più posizioni durante il 2009, ben 723, passando dal 779° al 56° posto.
Voto 6,5

Horacio Zeballos, Daniel Koellerer
Il dominatore della stagione dei Challenger, Horacio Zeballos, con 5 titoli e 3 finali nel circuito minore, è preso come esempio per le critiche all’attuale sistema di classifica, che permette di entrare tra i primi 50 praticamente senza partecipare ai tornei Atp di prima fascia. L’argentino che ha giocato, infatti, quest’anno solo 10 partite a livello di World Tour, peraltro giungendo in finale a San Pietroburgo, è riuscito nell’impresa di migliorare la sua classifica di 164 posizioni, fino al 45° posto.
Caratteristiche simili quelle di Daniel Koellerer, anche lui da anni protagonista a livello Challenger e noto al grande pubblico più per le intemperanze in campo, al limite della scorrettezza, che per le prestazioni sportive. Quest’anno però Koellerer, vincitore comunque di 2 tornei nel circuito minore, è riuscito ad ottenere qualche risultato anche nei tornei Atp, come i quarti di Acapulco e Kitzbuhel ed il terzo turno degli US Open. Alla fine sono state 47 le posizioni guadagnate in questa stagione dall’austriaco che conclude il 2009 in 79° posizione, anche se nel corso dell’anno era riuscito ad arrivare anche alla 55°.
Voto Zeballos 6/7, Koellerer 6

Tommy Haas, Lleyton Hewitt, Juan Carlos Ferrero
Il ritorno dei re. E’ stata un’annata piuttosto positiva per tre grandissimi protagonisti del tennis degli ultimi anni, due dei quali sono stati numeri uno del mondo.
Iniziamo da Tommy Haas, l’unico a non essere stato numero 1 né aver vinto uno slam, ma che ha dimostrato in più occasioni il suo grande talento. Il tedesco, dopo un lungo periodo di crisi a causa di ricorrenti infortuni e problemi personali, è tornato ad un ottimo livello quest’anno e, grazie a risultati come la vittoria di Halle, la semifinale di Los Angeles e soprattutto la prima semifinale a Wimbledon della sua carriera, ha scalato ben 67 posti, issandosi fino al 17° posto che occupa ora.
Il due volte vincitore negli slam, Lleyton Hewitt, dopo un 2008 vissuto tra alti e bassi, è tornato ad essere protagonista sui palcoscenici sui quali era solito esibirsi quando era in vetta alla classifica mondiale. Non ancora tornato ai livelli di qualche anno fa, l’australiano ha comunque messo a segno qualche colpo importante, come la vittoria di Houston, le semifinali di Memphis e Tokyo, oltre ai quarti raggiunti a Wimbledon, ed ha migliorato la sua classifica di 45 posizioni, passando dalla 67° alla 22°.
Il vincitore del Roland Garros 2003, Juan Carlos Ferrero è riuscito nel 2009 a vincere un torneo dopo un digiuno durato 6 lunghi anni. Oltre alla vittoria di Casablanca, la finale di Umag, la semifinale del Queen’s ed i quarti a Wimbledon sono i risultati che hanno condotto lo spagnolo fino al 23° posto in classifica, con un miglioramento di 32 rispetto alla scorsa stagione.
Voto Haas 7,5 , Hewitt 7, Ferrero 7

Taylor Dent
Il tennista che in questo 2009 è riuscito a scalare il maggior numero di posizioni in classifica, ben 804, fino alla odierna 75°, è proprio l’americano specialista del serve and volley. Lo sfortunato giocatore di Newport Beach, che a causa dei problemi alla schiena non vinceva una partita a livello Atp dal 2006, è riuscito durante l’anno appena trascorso ad ottenere il quarto turno ad Indian Wells e poi è stato protagonista di due tra le più emozionanti vittorie degli ultimi US Open, almeno considerando il punto di vista del pubblico americano.
Voto 8

Down
Jo-Wilfried Tsonga, Gilles Simon e Richard Gasquet

Due piccole ed una grande delusioni per una delle nazioni tennisticamente più “produttive” del mondo, la Francia. Se Tsonga e Simon, pur non vivendo i fasti della stagione 2008, hanno comunque mantenuto, soprattutto il primo, un rendimento sufficiente per restare nell’elite del tennis mondiale, il 2009 è stato invece un anno da dimenticare per Richard Gasquet, fermo alcuni mesi per un controverso caso di doping.
Se è difficile considerare fallimentare la stagione di uno Tsonga, che ha conquistato 3 titoli, a Tokyo, Marsiglia e Johannesburg e raggiunto altre 2 semifinali, e di un Simon, che ha conseguito un titolo, quello di Bangkok e le semifinali in altri 3 eventi, lo stesso non si può dire per quella di Gasquet, sempre ben al di sotto delle possibilità che il suo talento gli concede. Il suo miglior risultato sono state le semifinali raggiunte in quattro occasioni, ma non sono state sufficienti per non vedere la sua classifica scendere dal 24° al 52° posto.
Voti: Tsonga 6, Simon 5/6, Gasquet 5

James Blake
Un’annata dai due volti quella di James Blake, con Wimbledon come spartiacque. Se nella prima parte dell’anno non sono mancati i risultati al livello a cui Blake ha abituato i suoi sostenitori, come la semifinale di San Jose e le finali di Estoril e Queen’s, dopo la sconfitta al primo turno dei Championships i risultati hanno cominciato a scarseggiare, anche sull’amato cemento americano. Dopo lo slam di New York, l’americano non è più riuscito a superare il secondo turno in un torneo del circuito. Si spiega così il crollo di 34 posizioni che lo ha portato fino al 44° posto, che occupa attualmente.
Voto 5

Ernests Gulbis
Era, e forse è tuttora, una delle più grandi promesse del tennis mondiale. Il problema è che il lettone Ernests Gulbis rischia di restare una promessa. Dopo aver ben impressionato nella scorsa annata, anche nella sfida di Davis contro l’Italia, Gulbis sembrava pronto per esplodere proprio quest’anno. Invece, il lettone ha subito una pesante involuzione che lo ha portato ad incorrerere in numerose sconfitte al primo o al secondo turno nei tornei a cui prendeva parte. Qualche piccolo segnale di ripresa si è intravisto nella parte finale della stagione, con i quarti raggiunti a Tokyo e San Pietroburgo, che gli hanno permesso di chiudere la stagione con un passivo minore. Alla fine sono 36 le posizioni cedute rispetto allo scorso anno, che lo hanno portato all’89° posto.
Voto 4

Infortunati
David Nalbandian, Mario Ancic, Carlos Moya
Fermi per gran parte della stagione, Nalbandian e Moya per problemi all’anca e Ancic per una ricaduta della mononucleosi, questi tre ex-top ten hanno subito pesanti crolli nelle graduatorie mondiali. Se l’argentino ed il croato, scesi rispettivamente di 56 e 54 posizioni, fermandosi alla 61° e alla 92°, hanno potuto salvare metà della stagione, limitando così le perdite in classifica, per Moya invece il 2009 ha significato solo 6 incontri ufficiali. Il tennista di Maiorca si ritrova a fine 2009 oltre la 400° posizione in classifica.
Voto Nalbandian 5, Ancic 5, Moya 4

I ritiri
Fabrice Santoro, Marat Safin
Non sono arrivati certamente come fulmini a ciel sereno i ritiri di Fabrice Santoro e Marat Safin, anzi, sono stati ampiamente preannunciati dai diretti interessati. Per entrambi, molto amati dal pubblico, ovviamente per ragioni molto diverse, si è trattato quindi più di un tour di addio che di una stagione agonistica a tutti gli effetti. Nessuno dei due ha ottenuto quest’anno dei grandissimi risultati, ma più importante per gli spettatori è stata l’emozione di vederli competere per l’ultima volta.
Voti Santoro 7, Safin 8/9 alla carriera

Italiani
Up
Paolo Lorenzi, Fabio Fognini
Potrebbe essere accomunato al già citato Zeballos, per i buonissimi risultati che ha raggiunto a livello Challenger, 3 titoli e 3 finali quest’anno: Paolo Lorenzi è la dimostrazione di come si possa ottenere il massimo quando non si è più giovanissimi e si è passata quasi tutta la carriera tra le seconde linee. Il tennista toscano si è migliorato in questa stagione di ben 123 posti, assestandosi all’attuale 84° posizione.
Positiva anche la stagione di Fabio Fognini, in lenta ma continua crescita. Il tennista ligure ha messo in cascina quest’anno risultati come la vittoria nel Challenger di San Benedetto, il terzo turno di Montecarlo, la semifinale di Stoccarda ed i quarti di Bucarest, risultati che gli hanno permesso di portarsi al 54° posto, sua miglior classifica di sempre, con 38 posizioni guadagnate durante il 2009.
Voti: Lorenzi 7, Fognini 7

Down
Andreas Seppi, Simone Bolelli

Per i due “gemelli” italiani doveva essere la stagione del definitivo consolidamento delle posizioni raggiunte lo scorso anno, invece è stato un autentico calvario, soprattutto per Bolelli. Se, infatti, l’altoatesino è riuscito a contenere le perdite in soli 14 posizioni in graduatoria, soprattutto grazie ad una seconda parte di stagione più convincente, dopo un desolante inizio fatto di numerose sconfitte al primo o secondo turno, il bolognese ha inanellato una serie impressionante di risultati negativi. Le sei sconfitte al primo turno consecutive, iniziate da quella degli US Open, con cui ha chiuso la stagione sono il sintomo della crisi che lo ha portato indietro di ben 49 posizioni, fino alla 90° che occupa attualmente.
Voti Seppi 5, Bolelli 4


NB. Per il confronto, i dati si riferiscono alle classifiche del 17/11/2008 e del 30/11/2009

Daniele Vitelli

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