Coppa Davis

Seppi: "Costretto ad andare a Castellaneta"

Andreas Seppi sarà presente contro la Bielorussia a Castellaneta Marina. Ovviamente non è una scelta spontanea. A SkySport24 ha infatti dichiarato: "Sono obbligato a rispondere alla convocazione". A breve l'approfondimento

Ieri: Barazzutti parlerà a Seppi a Castellaneta Ubaldo Scanagatta

 

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[UPDATE]: Andreas Seppi ha confermato a SkySport24 che sarà a Castellaneta Marina per l'incontro di Davis contro la Bielorussia. L'altoatesino risponde così alla convocazione di Barazzutti, ma nell'intervista dice: "Sono costretto a farlo.". Seguirà approfondimento

Ieri: Barazzutti, "parlerò a Seppi a Castellaneta", di Ubaldo Scanagatta

Come si poteva leggere tra le righe dell'intervista di Vincenzo Martucci ad Andreas Seppi, aumentano le possibilità di vedere l'altoatesino difendere i colori azzurri dal 5 al 7 marzo in Puglia. "Sono ben contento se Andreas verrà a Castellaneta, perché in questa maniera potremmo parlare, risolvere, chiarire i suoi problemi nell'ambito della squadra. Soprattutto chiarirli a quattr'occhi". Sono le parole di capitan Barazzutti che se da un lato cercano di smorzare la tensione, dall'altra fanno intendere che la Federazione non cederà.

Seppi aveva scritto una lettera al presidente Binaghi sperando di poter evitare la "troppa responsabilità" che la manifestazione porta con sè "Facevo molta fatica ad esprimermi al meglio". Parole che la Federazione non ha ritenuto sufficienti per accettarne l'autoesclusione. 

Barazzutti alla fine si è trovato a dover convocare il nostro giocatore più rappresentativo e spiega la decisione cosi': "Io faccio il capitano -conclude Barazzutti - e faccio le mie valutazioni. Adesso la cosa più importante è chiarire le cose e cercare di risolvere i problemi, soprattutto a quattr'occhi".

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Dice Barazzutti....:

"Sono ben contento se Andreas verrà a Castellaneta, perché in questa maniera potremmo parlare, risolvere, chiarire i suoi problemi nell'ambito della squadra. Soprattutto chiarirli a quattr'occhi".

Ma perchè non ci ha parlato prima? E' una vita che c'è questo problema...

E' l'invito che il capitano azzurro di Coppa Davis Corrado Barazzutti indirizza al n. 1 azzurro Andreas Seppi, che ha manifestato l'intenzione di rinunciare per un anno a giocare in Coppa Davis, a cominciare dal prossimo incontro contro la Bielorussia, in programma dal 5 al 7 marzo in Puglia.

Ma che senso ha mettere in campo un giocatore che non se la sente?

Seppi ha scritto anche una lettera al presidente della Fit Angelo Binaghi e allo stesso Barazzutti spiegando di sentire nell'ultimo periodo "troppa responsabilità". "Facevo molta fatica ad esprimermi al meglio. Di conseguenza, devo
concentrarmi soprattutto sui tornei del circuito Atp", scriveva. Un concetto ribadito anche in un'intervista apparsa oggi sulla Gazzetta dello Sport, in cui Seppi parla apertamente di un suo "disagio". 

A Cagliari Seppi non volle giocare e presentò un certificato medico. Rifarà la stessa cosa a Castellaneta? E se la facesse, anche se sarebbe una presa in giro, la Federtennis sarebbe disarmata....

Una scelta però, la sua, che la Federazione ha già bocciato, come fu due anni fa per Simone Bolelli. "Qualora il capitano Barazzutti ritenesse di doverti convocare in Nazionale, sarai tenuto a rispondere alla sua chiamata", la risposta di Binaghi, secondo il quale "la maglia azzurra non è nella disponibilità di nessun atleta italiano ma rappresenta un valore assoluto che prescinde anche dagli interessi individuali di chi viene chiamato a vestirla". Di fronte alla  convocazione di Barazzutti a questo punto l'altoatesino non sembra avere molta scelta, a meno che non voglia incorrere in una squalifica.

Di fatto è come se fosse....sotto capestro.O mangi la minestra o... Di nuovo: ma che senso ha, quando nel resto del mondo i giocatori sono liberi di giocare in Davis oppure no (difatti non la giocano questo primo turno Federer, Murray, Davydenko, Roddick, Blake, Ljubicic, e tanti altri...)?

"Io faccio il capitano - conclude Barazzutti - e faccio le mie valutazioni. Adesso la cosa più importante è chiarire le cose e cercare di risolvere i problemi, soprattutto - ribadisco - a quattr'occhi".

Che...capitano coraggioso.

Ubaldo Scanagatta

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