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Indian Wells

Finale Jankovic-Wozniacki

La serba raggiunge la prima finale stagionale battendo 62 64 la Stosur,prossima top 10. Nel "derby delle amiche" la Wozniacki lascia cinque game alla Radwanska. Mastroluca

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Sarà Jankovic-Wozniacki la finale del tabellone femminile di Indian Wells. La serba, che non era mai arrivata ai quarti nel 2010 prima di questo torneo, è alla ricerca del primo titolo WTA in sette mesi dopo aver eliminato Samantha Stosur (62 64) che, seppur certa di entrare nelle top-10 da lunedì per la prima volta in carriera, paga una prestazione opaca in cui ha faticato fin troppo a trovare il giusto timing. Non sappiamo se, come promesso, le avrà pagato la cena, come da promessa; quel che è certo è Caroline Wozniacki, che esce da un periodo di piccolo appannamento, ha ritrovato gioco e competitività contro la sua grande amica Agnieska Radwanska, cui ha lasciato appena cinque game. Il 6-2 6-3 finale certifica un successo aperto da un break dopo mezz'ora di gioco; da lì la Wozniacki non si è più guardata indietro.

Jankovic b. Stosur 62 64
Parte meglio l'australiana, con sei punti di fila, ma si spegne presto. Già nel terzo game si ritrova ad annullare una palla break, con la Jankovic che inizia a martellare sul rovescio dell'avversaria, che perde il controllo e regala la palla break: si salva, però, attaccandosi al servizio. Il match gira nel quinto gioco, un game maratona da 24 punti con la Stosur che si incarta in una serie di errori e doppi falli; la Jankovic vede svanire tre palle break, la prima stringendo troppo un rovescio in cross, le altre annullate col servizio dall'australiana. Ma alla quarta il break arriva: l'australiana perde la misura di un rovescio slice e virtualmente esce dal set. Nel quinto game arriva anche il secondo break di fila. Decisivi i due doppi falli nel gioco, il primo per andare 0-40, il secondo che regala il break: in mezzo, un vincente di dritto incrociato disperato. A questo punto del match alla Jankovic basta aspettare l'errore dell'australiana, che concede molto sia negli scambi che con i colpi di inizio gioco. La serie di cinque giochi di fila porta la Jankovic a chiudere il primo set 6-2 con un turno di servizio deciso ai vantaggi e completato da un dritto incrociato in avanzamento.

La Stosur a questo punto avrebbe dovuto, da un lato ridurre gli errori gratuiti, ne registra 36 a fine match, e dall'altro cercare di sparigliare i propri piani di gioco, cercare di porre all'avversaria problemi nuovi rispetto a quelli, scontati, già affrontati e risolti nel primo set. Ma il break d'abbrivio non aiuta, il linguaggio del corpo racconta di un'aura di negatività crescente. Per un'atleta abituata a lottare, nella vita come nello sport, la resa è comunque lontana. Lo spirito, l'orgoglio, e un po' di rilassatezza da parte della serba, la portano a controbrekkare subito grazie a un rovescio di routine affossato a rete dalla Jankovic. Ancora una volta, comunque, l'australiana cade nel momento chiave, dimostrando oggi di non avere abbastanza armi per aprire crepe decisive nella fiducia e nel gioco della serba. E' ancora un sanguinoso doppio fallo a spingere la serba al break del 3-2. Adesso Jelena vede il cartello dell'ultimo chilometro e non si guarda più indietro.

L'australiana, troppo fragile nei punti importanti, cade vittima del suo stesso nervosismo nutrito di frustrazione, e cede 62 64 con la Jankovic, mai arrivata ai quarti quest'anno prima di Indian Wells, che conquista una finale meritata sigillando il successo con l'ennesimo servizio vincente.

Wozniacki Radwanska 62 63
“Chi vincerà dovrà pagare la cena? Benissimo, allora spero di essere io a pagare”. E' un'abitudine per Agnieska Radwanska e Caroline Wozniacki quella di uscire insieme a mangiare, anche dopo le partite in cui si sono affrontate in campo. “Parliamo di abbigliamento, moda, make up, smalto per le unghie…anche di ragazzi, certo”. E' probabile che Caroline abbia mantenuto la promessa dopo la bella vittoria di ieri. La testa di serie numero due ha chiuso in un'ora e 38, quando Agnieska ha tirato largo l'ultimo dritto del match e subito il quinto break dell'incontro.

La Wozniacki, che potrebbe raggiungere il career-high alla posizione numero due del ranking da lunedì, è la prima a brekkare, nel terzo gioco, dopo 30' di partita, proseguendo una serie che la porterà a vincere cinque giochi di fila. Entrambe coprono bene il campo, si muovono bene, ma la Wozniacki sembra vedere meglio il gioco e riesce ad anticipare i colpi quel tanto che basta per prendere un significativo vantaggio iniziale. La Radwanska, reduce dal successo sulla Dementieva, appare più lenta negli spostamenti e nel quinto gioco si ritrova 30-40 sul suo servizio. Annulla alla grande la prima palla break imponendosi nello scambio, facendo muovere l'avversaria sulla difensiva e chiudendo con una palla corta. Ma alla seconda occasione scentra un dritto non impossibile e la Wozniacki vola 4-1. La diciannovenne di Odense non dà ritmo all'avversaria e chiude agevolmente il set 6-2 grazie a un dritto incrociato stretto semplicemente imprendibile.

Nel secondo la Radwanska, almeno all'inizio, riesce a salire di livello negli scambi. Entrambe cercano sempre di attaccare, di prendere l'iniziativa, ma la Wozniacki ha un'arma in più, l'efficacia del servizio, decisamente balbettante per la polacca. Servizio che, unito a un paio di errori di rovescio della diciannovenne di Cracovia, salvano la polacca nel primo momento di difficoltà al servizio: va sotto 15-40 nel quarto gioco ma riemerge con quattro punti di fila. Il quinto game è la sintesi della partita: gioco lunghissimo, da 18 punti, in cui la Radwanska dimostra di avere degli ottimi fondamentali, che però appaiono e scompaiono nel contesto di un match “patchwork”, poco lineare, in cui gli alti e i bassi sono ugualmente intensi (ma 24 errori in un set e mezzo sono troppi per chiunque). La Wozniacki è invece un eterno movimento; la polacca le annulla tre palle break nel game, ma il martellamento continua e alla fine chi la dura la vince e la Radwanska va fuori giri di rovescio.

Quando tutto sembra finito, la Radwanska ha uno spunto d'orgoglio e controbrekka subito, con la danese che sbaglia due rovesci di fila negli ultimi due punti del game. Ma è un fuoco fatuo. Un errore di dritto sul 40 pari regala alla polacca una palla break che trasforma subito con un passante incrociato di dritto. La partita finisce qui. La Wozniacki aspetta solo gli errori della polacca, che in vantaggio 40-15 nell'ultimo game si lascia scivolare fuori dal match fino all'ultimo, decisivo errore gratuito.
 

Alessandro Mastroluca