Italiano English Français
HOMEPAGE > > Ekaterina passa col verde

19/06/2010 17:33 CEST - WTA EASTBOURNE

Ekaterina passa col verde

La Makarova, appena numero 100 ad inizio settimana, diventa la prima qualificata di sempre ad imporsi ad Eastbourne: in finale battuta 7-6 6-4 un'Azarenka con qualche problema al ginocchio.
Cosa le riserverà il futuro? Samuele Delpozzi

| | condividi

E lieto fine fu.
Ekaterina Makarova, umile numero 100 dell'ultima classifica stilata, conclude una settimana trionfale sul tappeto verde smeraldo di Eastbourne portandosi a casa il primo titolo della carriera. Un'impresa ancor più eccezionale se si pensa che la russa era partita dalle qualificazioni – prima atleta capace di tanto, nella storia del torneo – per poi eliminare (senza cedere un solo set!) Pennetta, Petrova, Kuznetsova, Stosur ed Azarenka: oltre all'australiana, attuale numero 7, tutte ex top-10 che al momento navigano tra l'undicesima e la ventesima posizione.
Com'è stato possibile un simile exploit, a maggior ragione da parte di una giocatrice con un mediocre record stagionale di 8 vittorie e 14 sconfitte? Innanzitutto la superficie: l'erba sembra fatta apposta per valorizzare il tennis della moscovita, una mancina dal servizio temibile, colpi molto piatti ed una buona sensibilità di mano nei pressi della rete. Poi, la location: ad Eastbourne la Makarova si era sempre trovata molto bene, quartofinalista nel 2008 e 2009, sempre partendo dalle qualificazioni e con altri scalpi importanti in saccoccia (Mauresmo, Zvonareva...). Ora il suo bilancio nel torneo costiero recita un impressionante 18-2.

Quest'oggi ha comunque dovuto lottare per un'ora e 50 minuti contro una Victoria Azarenka (sua antica rivale fin dalle competizioni under 12 e 14) dalle giunture doloranti ma mai doma. L'inizio non è dei più confortanti per la bielorussa: smarrisce immediatamente il servizio, si ritrova sotto 0-3 in un attimo e, dato più preoccupante, si tocca ripetutamente il ginocchio sinistro che pare limitarla non poco negli spostamenti. Qualche game più tardi, in battuta sul 2-5, Vika scivola indietro 0-30 con due errori da fondocampo e sembra sul punto di gettare la spugna... e invece arriva il colpo di scena: tiene il servizio, recupera il break e sul 5-5 ha addirittura due palle per andare in battuta a chiudere il set, ma le sciupa con un paio di diritti lungolinea messi in corridoio. L'inevitabile tie-break vede la Makarova allungare subito sul 5-1 e quindi 6-3, ma proprio sul primo set point il gioco viene interrotto causa invasione... di gabbiani! Alla ripresa la Azarenka annulla le prime due palle set, ma alla terza si arrende con un diritto steccacciato. 7 a 5 per la russa, 45 a 43 il computo totale dei punti, in ben 66 minuti di gioco.
Al contrario del precedente, il secondo parziale si apre all'insegna dell'equilibrio, spezzato nel quinto game dal break della Makarova: decisivi un doppio fallo ed un errore di diritto della bielorussa. La Azarenka avrebbe immediatamente l'opportunità di pareggiare, ma sul 2-3 non concretizza ben 4 break point (di cui 3 consecutivi)... piccolo "giallo" sul 15-40, quando Ekaterina chiude un rovescio nei pressi della rete, dando l'impressione di invadere con la racchetta la metà campo avversaria. Il replay sembra confermare, Victoria chiede lumi all'arbitro, ma secondo Lynn Welch è tutto regolare. La Makarova si porta infine sul 4-2 crocifiggendo la rivale con il servizio ad uscire da sinistra, sul lato del ginocchio malandato. Nell'ottavo game la ventenne di Minsk ha due ulteriori chances d'aggancio, ma la russa annulla ancora grazie a due winners, uno direttamente in battuta e l'altro di rovescio. È l'ultimo sussulto dell'incontro, gli ultimi due giochi seguono placidamente le indicazioni del servizio e la moscovita può alzare le braccia al cielo per la prima, rocambolesca vittoria della carriera.

Quali prospettive per la neo-vincitrice, da ora in avanti? Il tennis esibito ad Eastbourne vale molto più della 100° posizione, e probabilmente anche di quel numero 35 raggiunto l'anno scorso dopo una brillante campagna su terra battuta, durante la quale raggiunse due finali consecutive (Fes ed Estoril). Se manterrà la forma sul suo terreno preferito, occhio a lei già da Wimbledon, dove esordirà lunedì contro l'ungherese Agnes Szavay.
Principale incognita, manco a dirlo, la testa: Ekaterina è la classica russa almodovariana – perennemente sull'orlo di una crisi di nervi. Non è raro infatti vederla in lacrime (o quasi) persino tra un punto e l'altro, sul solco tracciato dalla Zvonareva che fu. Oggi però questa fresca ventiduenne – vagamente somigliante a Steffi Graf nei tratti del viso e, soprattutto, di profilo – ha mostrato grande tenuta nervosa nel neutralizzare ben 9 palle break su 10, molto spesso grazie a soluzioni brillanti. Difficilmente si avvicinerà ai traguardi raggiunti dalla leggendaria "sosia" tedesca – 7 volte regina di Wimbledon – ma probabilmente si accontenterebbe anche di molto meno. Che potrebbe non essere poco, comunque.

Samuele Delpozzi

comments powered by Disqus
TV Tennis
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Wimbledon è alle porte: Preview!

Quote del giorno

"Si, lo ammetto: i vini francesi sono migliori di quelli italiani!"

Francesca Schiavone scherza con Amélie Mauresmo che l'aveva invitata a rivelare, in diretta tv, la supremazia dei prodotti vinicoli d'oltralpe.

France 2, 02/06/2010

Accadde oggi...

20 Giugno 1987

Helena Sukova recupera uno svantaggio di 0-5 nel primo set prima di sconfiggere Martina Navratilova 7-6, 6-3 nella finale del torneo di Eastbourne, interrompendo la striscia record di 69 incontri vinti consecutivamente dala Navratilova sull’erba inglese.

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker