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19/08/2010 23:04 CEST - WTA Montreal

Penna e Schiavone agli ottavi

Flavia supera con un doppio 6-3 la russa Alisa Kleybanova in un'ora e un quarto di gioco. Ora se la vedrà con la Wozniacki. Francesca, costretta al terzo set, elimina 6-4 6-7 6-2 Ekaterina Makarova e ad attenderla c'è Dinara Safina. Nella nottata italiana si salva Kim Clijsters che recupera uno svantaggio di 46 14 e supera in tre set la Mattek 46 64 63. Da Montreal, Elisa Piva

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Prova di forza di Flavia Pennetta, che con un doppio 63 elimina Alisa Kleybanova. Un match che l'azzurra ha sempre avuto in mano, nonostante il contro break concesso a metà del secondo set. Flavia riusciva a far muovere la Kleybanova, ne conteneva le (poche) accelerazioni e manteneva profondo il palleggio. Al quinto gioco Flavia è stata brava ad approfittare di un calo al servizio della russa, entrando con la risposta e strappandole il servizio. Dopo un lungo gioco sul 4-3 (10 punti giocati), la Pennetta riesce a tenere il servizio annullando anche una palla break con una buona seconda. Il game di risposta successivo è perfetto, e la brindisina si prende il primo set dopo un rovescio a campo aperto spedito fuori dalla Kleybanova sul secondo set point.

Il secondo parziale si apre con una palla break in favore della russa, ma Flavia è brava a ribaltare l'inerzia dello scambio, esce dal braccio di ferro di rovescio ingaggiato dall'avversaria, e la costringe all'errore. Al quarto gioco arriva l'azzurra sente che è il momento di spingere sull'acceleratore e chiudere il match. Dopo un game ai vantaggi, al secondo tentativo di break, va a segno.
La Kleybanova allora tenta il tutto fuori tutto: con una serie di risposte aggressive riesce a strappare per la prima volta il servizio a Flavia. Il game successivo è va in scena lo show del rovescio lungolinea della Penna: due bellissimi scambi conclusi con quel colpo, le regalano nuovamente il vantaggio di un break, che mantiene fino alla fine.

Ora per Flavia ci sarà il remake degli ottavi del Roland Garros con Caroline Wozniacki, che ha superato con un doppio 75 Patty Schnyder. La danese però non è apparsa al meglio, e per l'azzurra le chance di rivincita sono ottime.

Mentre sul campo 5 Flavia completava l'opera in un'ora e un quarto, sul campo 9 Francesca Schiavone lottava con Ekaterina Makarova. Ci sono voluti ben tre set di vera battaglia (tanti giochi finiti ai vantaggi) ma alla fine è arrivata una vittoria che ci voleva. “Ho lottato con tutte le armi che avevo - commenta Francesca -, d'altronde in questo momento l'importante è riuscire a portare a casa le partite con le qualità che ho, la lotta e il tennis viene di conseguenza”.

Un primo set di sostanziale equilibrio, in cui solo un calo al decimo gioco della Makarova ha permesso alla Schiavone di aggiudicarselo. “Sono riuscita a contenerla al meglio senza esagerare – racconta sul primo set -, ho giocato bene nei momenti importanti. Poi lei si è tirata indietro quando ha servito sul 4-5 e io ne ho approfittato”.

Nel secondo set invece l'equilibrio si è rotto al settimo gioco, quando la Makarova è riuscita a strappare per la prima volta il servizio a Francesca. Ma il contro break è arrivato immediatamente. Sul 5-6 la Leonessa, nel frattempo tornata con l'atteggiamento propositivo e aggressivo di qualche mese fa, si porta sullo 0-30 ma non ne approfitta. Con qualche errore non forzato di troppo ed è costretta al tie-break. “Secondo me non dovevamo nemmeno andarci al tie-break, poi una volta che siamo arrivate lì lei aveva più confidenza – dice la Schiavone -, lei ha fatto due punti fantastici e io non sono riuscita a servire al meglio. Non aveva tanta pressione e in un tie-break il servizio è fondamentale”.

Dopo una girandola di 5 break consecutivi (3-2 per l'azzurra), la campionessa del Roland Garros riesce finalmente a tenere la battuta. “Ho cominciato ad allungare le traiettorie – spiega -, ho giocato più pesante di dritto e ho variato di rovescio. Ma soprattutto ho preso le mie occasioni. Ho perso due volte il servizio perché non ho servito bene, poi invece sono andata di personalità e sono riuscita a far sì che il servizio fosse anche un'arma”. Da quel momento Francesca prende il sopravvento sul piano del gioco, strappa ancora una volta la battuta alla russa (nel terzo set non ha tenuto il servizio nemmeno una volta) e chiude 62.

E' stata dura metabolizzare il successo parigino, ma ora sul campo sembra essere tornata la Leonessa di sempre, quella che mostra tutte le sue emozioni e la sua voglia di lottare: esulta con veemenza dopo un punto importante o un gran scambio, e si arrabbia dopo un errore. “Una digestione lunga – scherza -, ma ora sto un pochino meglio. Voglio prendere positivamente sia quello che è stato che quello che arriva. Voglio pensare solo a quello che mi aspetta domani (la Safina, ndr) e i prossimi tornei, vivere al massimo ogni partita” conclude Francesca.

Domani ad attenderla un'altra reduce da una maratona, Dinara Safina. La russa sa perfettamente cosa l'aspetta: “Il prossimo match? Contro la campionessa del Roland Garros. Sarà dura, ogni match è duro specie se sei così in basso in classifica”. Per Dinara, che ha sconfitto in tre set la connazionale Petrova, l'obiettivo stagionale non sono le vittorie ma riuscire ad essere al 100% fisicamente. “La salute è la mia priorità, e divertirmi sul campo. Ma l'importante è rimanere sana dopo quello che mi è successo nell'ultimo anno” dice la russa in conferenza stampa.
Dinara è precipitata dal n°1 fino ad oltre la 70esima posizione, una salita lenta contro un crollo repentino. “La parte più difficile è questa, è difficilissimo arrivare in cima, vincere i tornei, ma si scivola in classifica molto più facilmente – conclude la Safina -. E' come andare in bicicletta, la salita è dura mentre in discesa vedi quanto vai veloce!”.

In serata Kim Clijsters se l'è vista davvero brutta, sotto 46 14 e 15-40 (dopo essere stata avanti 3-1 nel primo set) contro un'ottima Mattek, che per l'occasione è entrata in campo con la maglia dei Montreal Canadiens (la Juventus dell'hockey in Canada).
La belga però, iniziando a spingere e a prendere l'iniziativa, è riuscita a risalire la china e a conquistare il secondo set infilando 5 giochi consecutivi. Nel terzo set è ancora Kim ad andare avanti di un break (2-1 e servizio) e poi farsi riprendere, e recuperando dallo 0-40 al quinto gioco. Passato lo spavento, sul 3 pari la belga cambia marcia e si va a prendere il break a suon di vincenti. Questa volta però Kim non si fa scappare l'occasione, vuole chiudere il prima possibile e lo fa strappando nuovamente la battuta alla statunitense e chiudendo in risposta per 6 giochi a 3. Standing ovation per Kim, e gli organizzatori tirano un sospiro di sollievo.

Risultati secondo turno:
(2) Caroline Wozniacki (DEN) d. (LL) Patty Schnyder (SUI) 75 75
(4) Elena Dementieva (RUS) d. Klara Zakopalova (CZE) 62 64
(5) Kim Clijsters (BEL) d. Bethanie Mattek-Sands (USA) 46 64 63
(6) Francesca Schiavone (ITA) d. (Q) Ekaterina Makarova (RUS) 64 67(5) 62
(7) Agnieszka Radwanska (POL) d. (Q) Vania King (USA) 60 63
(10) Victoria Azarenka (BLR) d. Maria Kirilenko (RUS) 64 61
(11) Svetlana Kuznetsova (RUS) d. Timea Bacsinszky (SUI) 76(6) 64
Agnes Szavay (HUN) d. (13) Yanina Wickmayer (BEL) 67(5) 63 64
(15) Flavia Pennetta (ITA) d. Alisa Kleybanova (RUS) 63 63
(17) Marion Bartoli (FRA) d. (LL) Kimiko Date Krumm (JPN) w/o (left thigh quadriceps muscle strain)
Kaia Kanepi (EST) d. Sybille Bammer (AUT) 75 62
Dinara Safina (RUS) d. (18) Nadia Petrova (RUS) 75 46 64

Elisa Piva

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