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14/09/2010 15:18 CEST - Us Open

Nadal: i progressi al servizio

I maggiori progressi Rafa li ha fatti nel servizio dove riesce ad ottenere percentuali mostruose soprattutto grazie alla grandissima concentrazione. Lo aiuta essere mancino perché da sinistra si servono i punti più importanti. Rino Tommasi

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Pioggia o sole, cemento erba o terra battuta, Rafael Nadal ha chiuso la stagione da incontrastato numero uno. A disposizione dei suoi rivali rimangono ancora qualche Masters 1000 ed il Masters di Londra ma i numeri ed i risultati accumulati dal fenomeno spagnolo nella stagione gli assicurano un primato che il computer si limita a sottoscrivere ed a sottolineare. .Quest’anno Nadal ha bucato soltanto l’Australian Open dove è stato sconfitto da Andy Murray in una partita che ha dovuto abbandonare. Il suo bilancio stagionale è stato di 59 vittorie e di sole 7 sconfitte. Lo hanno battuto soltanto Davydenko a Doha, Murray all’Australian Open ed a Toronto, Ljubicic ad Indian Wells, Roddick a Miami, Lopez al Queen’s e Baghdatis a Cincinnati Ha giocato 13 tornei. ne ha vinti 7.

A Flushing Meadows ha perso soltanto un set e prima di cedere un servizio lo ha tenuto per ben 61 volte. Credo che i maggiori progressi Nadal li abbia compiuti proprio nel servizio dove riesce ad ottenere percentuali mostruose soprattutto grazie alla concentrazione. Lo aiuta essere mancino perché da sinistra si servono i punti più importanti. Per il resto il torneo ha offerto risultati piuttosto regolari. Ha deluso Murray che pure vantava qui una finale ed aveva iniziato bene la stagione andando in finale anche a Melbourne.

Come sempre ci hanno salvato le donne anche se la Schiavone non ha potuto ripetere l’impresa del Roland Garros. E’ uscita a testa alta da un difficile incontro con Venus Williams. Nei tornei dello Slam hanno fatto meglio di lei soltanto le Williams e la Zvonareva, che ha messo a segno due finali rivelando comunque limiti di personalità. In crisi di fiducia Flavia Pennetta che ha perso più di dieci posti in classifica. Un disastro invece i risultati dei nostri giocatori mortificati da tre sconfitte al primo turno e da sole tre presenze. Con queste premesse non è facile essere ottimisti alla vigilia di un difficile incontro di Coppa Davis contro la Svezia a proposito del quale credo che abbia fatto bene la nostra Federazione a non assecondare i capricci di Andreas Seppi che ha probabilmente capito troppo tardi di avere sbagliato quando all’inizio della stagione si era dichiarato indisponibile per la Davis.

Rino Tommasi

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker