12/10/2010 11:46 CEST - WTA PECHINO

Doppietta orientale per la Wozniacki

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Anche a Pechino, seppur con un giorno di ritardo, si è reiterato il leit-motiv degli ultimi 2 mesi di tennis femminile: Wozniacki contro Zvonareva. Le due infatti si erano già affrontate in finale nel ricco torneo di Montreal per poi ritrovarsi in semifinale all'US Open, chiudendo il bilancio con una vittoria per parte. Quella di oggi poteva quindi considerarsi una sorta di spareggio – per quanto una semifinale Slam sia senz'altro più importante di una finale in qualsiasi altro tipo di evento – ed al contrario degli ultimi precedenti non ha deluso le attese, regalando agli appassionati cinesi oltre 2 ore di buon tennis.

Passando alla cronaca, la Wozniacki ha subito sulla racchetta la palla del 2-0, ma è la Zvonareva ad affondare il primo colpo nel game successivo, strappando il servizio all'avversaria e consolidando il break per il 3-1. Durante il cambio campo arriva papà Wozniacki in soccorso di Caroline: il conciliabolo familiare sortisce i suoi effetti, poichè la neo numero 1 mondiale non sbaglia più un colpo e infila cinque giochi consecutivi che le consegnano il parziale. La russa perde anche il punto inaugurale del secondo set e si teme il crollo verticale, remake del loro match di Montreal (6-3 6-2) ma anche delle finali di Wimbledon e US Open, cedute quasi senza lottare. La moscovita ha però altri piani: insiste maggiormente con il rovescio lungolinea, suo marchio di fabbrica, e grazie ad un perfetto mix tra precisione ed aggressività viene a rete a prendersi il 4-1. Questa volta la nuova riunione in casa Wozniacki non ha alcun potere destabilizzante sulla psiche della Zvonareva, che con grande disinvoltura amministra il break di vantaggio fino al 6-3 finale. Il set decisivo vede nuovamente contrapposti i rispettivi punti di forza, l'atletismo e la forza mentale di Caroline contro la maggior completezza e sensibilità di mano di Vera. Al contrario dei precedenti parziali, ora è la danese a scattare meglio dai blocchi, subito avanti 3-0. La russa non molla, sia nel quinto che nel settimo game si porta avanti 0-30 in ribattuta, ma non riesce mai a concretizzare il controbreak. Alla fine, dopo 2 ore e 4 minuti di battaglia senza esclusione di colpi, è la Wozniacki a chiudere il conto con una volée di diritto a campo aperto, al termine dell'ennesimo scambio interminabile.

La trasferta asiatica è stata trionfale per Caroline, già incoronata regina la settimana scorsa a Tokyo: per lei è la quinta vittoria negli ultimi 7 tornei disputati, la sesta stagionale e dodicesima in carriera. Quello di Pechino è anche il terzo sigillo in tornei di prima fascia, dopo Montreal ed il torneo giapponese. Con la vittoria odierna, la danese mette anche una seria ipoteca sul numero 1 di fine anno, potendo ora vantare oltre 1000 punti di vantaggio nella Race sulla prima inseguitrice, proprio la Zvonareva. Le assenze prolungate di Serena e Clijsters – nel caso dell'americana, l'appuntamento dovrebbe slittare direttamente al 2011 – completano il quadro. Pur nella miglior annata della carriera (con tanto di best ranking al numero 3), la Zvonareva deve contabilizzare un'altra sconfitta in una finale importante, dopo Wimbledon, US Open e Canadian Open (più Charleston, seppur retrocesso). L'unico centro pieno della stagione rimane il piccolo torneo thailandese di Pattaya City, probabilmente un po' poco se rapportato a quanto mostrato finora. Le disavventure delle rivali di cui sopra le aprono però la concreta possibilità di chiudere l'anno al secondo posto. A Gennaio non ci avrebbe scommesso neanche lei.

Samuele Delpozzi