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20/10/2010 00:15 CEST - IL CASO

Hanno ucciso la Serie A?

TENNIS - L’incredibile situazione di Empire-Bassano, con alcuni match-sparatoria, giustifica la domanda. Era davvero necessario stravolgere i regolamenti? Nel frattempo, senza pubblicità, la FIT aveva ulteriormente cambiato le regole: hanno eliminato la Final Four (ci saranno solo le finali) e istituito un comma che consentirà al Consiglio Federale di cambiare sistematicamente le regole, anno dopo anno. Ancora incertezze sulla sede delle finali: si parla di Rovereto. Riccardo Bisti

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Nell’estate del 1992, due ragazzi di Pavia fecero irruzione in cima alle hit parade. Si facevano chiamare 883 e cantavano “Hanno ucciso l’uomo ragno / chi sia stato non si sa / forse quelli della mala o forse la pubblicità / hanno ucciso l’uomo ragno / non si sa neanche il perché / avrà fatto qualche sgarro a qualche industria di caffè”. Un testo nonsense per descrivere il cambiamento di una società senza più eroi, travolta dal consumismo. Ancora oggi, qualcuno si domanda se l’Uomo Ragno fosse morto per davvero oppure Max Pezzali e Mauro Repetto lo abbiano in qualche modo resuscitato. Tornando nel microcosmo del tennis, oggi l’interrogativo è: “Hanno ucciso la Serie A?”. Domanda legittima dopo quel che si è visto Domenica 17 Ottobre, in cui sono emersi tutti i difetti della formula approvata l’anno scorso dal Consiglio Federale, all’indomani del quarto scudetto consecutivo del Capri Sports Academy. Fino al 2008 le rose potevano essere composte da dieci giocatori. Lo scorso anno vennero ridotte a sei, quest’anno si è improvvisamente scesi a quattro (tre per il femminile). Ufficialmente per dare linfa ai vivai, secondo molti per ostacolare il Capri, club inviso alla FIT tanto da subire pesanti sanzioni pecuniarie per alcuni scritti usciti sul sito della società nei primi mesi del 2009. Qualunque fosse lo scopo, il Capri è veramente scomparso dalla scena, lasciando il campionato privo di quasi tutti i migliori giocatori. Per rendere l’idea, alla Serie A1 maschile è iscritto un solo top 100 (Robin Haase, tesserato per la Società Canottieri Casale).

Il Caso Empire
Con una formula a quattro singolari e due doppi, una rosa ridotta a quattro giocatori è rischiosissima. Basta un raffreddore, un leggero malanno o un torcicollo (come accaduto ad Alberto Giraudo nel match Le Rocce – Sarnico) e la sfida è segnata. “Tutela dei vivai”, si dice. Non capiamo cosa c’entri la Serie A con i vivai: è come obbligare le squadre di calcio a una rosa di 11 elementi più la Primavera. Per i vivai c’è un pullulare di campionati giovanili, le serie inferiori, i raduni, i centri estivi, il centro di Tirrenia…Con questa norma, la Serie A ha perso interesse e credibilità. Il simbolo di questo degrado (o vogliamo chiamarla morte?) si è vissuto a Roma, presso il circolo Empire. Arrivavano i vicecampioni in carica del Bassano, forti di Crugnola, Aldi e Torresi (Paolo Lorenzi era ancora impegnato in Paraguay per il challenger di Asuncion): ad accoglierli c’erano Lorenzo Montegiorgi (classifica 2.6), Alessandro Gorgerino (2.8), Riccardo Paffi (3.3) e Alberto Francobianchi (3.3). Gli incolpevoli ragazzi hanno raccolto 13 game in otto set contro i singolaristi del Bassano, che pure ha schierato un 3.2 (Francesco Salviato) come quarto singolarista. Questi risultati, degni di un Filippine-Myanmar di Coppa Davis, sono stati una delusione per tutti, a partire dai vincitori, costretti a una trasferta priva di valore tecnico. Ma la delusione ha anche i volti dell’Empire, team che da anni resiste in A1 grazie alla passione dei suoi dirigenti e che oggi si trova in grande difficoltà. Il quartetto titolare dei romani comprenderebbe Riccardo Ghedin, Marco Mirnegg, Massimo Capone e Diego Veronelli. Una squadra di tutto rispetto. Peccato che l’austriaco (n. 423 ATP) soffra di problemi al gomito e starà fuori per almeno un mese, praticamente per tutto il campionato. Con soli tre giocatori, all’Empire devono avere fatto due conti: “Chi ce lo fa fare di spendere troppi soldi per partite quasi certamente perse?”. E allora hanno mandato in campo i ragazzi, risparmiando sugli onerosi gettoni di presenza dei professionisti. Il girone a 6 squadre garantisce ugualmente la possibilità di giocarsi un play-out salvezza anche in caso di zero punti, dunque perché spendere inutilmente? Pur rinunciando alle partite del campionato, L'Empire potrà ugualmente giocarsi il tutto per tutto ai play-out. I romani agiscono all’interno dei regolamenti e fanno bene, anche perché gli stessi regolamenti li hanno danneggiati nel 2007 e nel 2009. Tre anni fa, spendendo fior di quattrini, spedirono l’Aniene in A2 al termine di un drammatico play-out. Il club presieduto da Giovanni Malagò venne però ripescato e negli ultimi due anni è sempre giunto ai play-off. Stessa musica nel 2009: salvo ai play-off, l’Empire ha assistito al ripescaggio del Castellazzo Tennis Club. Normale che dopo due beffe del genere si pensi soprattutto a se stessi.

Piove sul bagnato
Serie A vuol dire (o meglio, dovrebbe voler dire) eccellenza. Le regole attuali non portano verso l’eccellenza, ed anzi spingono verso uno spaventoso abbassamento di livello e mettono a rischio la regolarità del campionato. Il caso dell’Empire non è il solo: l’infortunio di Alberto Giraudo ha costretto il Sarnico a giocarsi un importante doppio con il giovane Ayrton Marini, che si chiama come Senna ma è un Under 16 classificato 3.4. Ovviamente hanno perso, e chissà che il punto perso a Mascali (sede dei match interni del CT Le Rocce) non possa essere decisivo per le sorti del club bergamasco. Per non parlare dei doppi a risultato acquisito, dove talvolta i club si mettono d’accordo e se li spartiscono, in barba a qualsiasi principio sportivo. Ma vi pare serio che ci siano numerosi incontri di doppio che terminano per ritiro dopo pochi game? Le cose non vanno meglio in campo femminile, il cui campionato inizierà il 31 Ottobre. Se da una parte c’è Francesca Schiavone, dall’altra c’è il TC Time Out che ha di fatto rinunciato a giocarsela: il team fiorentino, infatti, schiera Maria Letizia Zavagli (2.5), Giulia Mastellone (2.6) Benedetta Magni (2.6) e addirittura una 4.1, Arianna Sassi. 

Rovereto per la Final Four?
C’è poi il problema-regolamento. Il Consiglio Federale degli scorsi 10-11 Settembre, senza che venisse pubblicato nulla sul sito federale, ha introdotto ulteriori modifiche. A parte l’istituzione del comma 3 dell’articolo 30 del Regolamento dei Campionati a squadre (“Per le sole divisioni della Serie A1, il Consiglio federale può annualmente deliberare norme specifiche anche in deroga alle previsioni del presente regolamento”), è stata modificata la formula del Campionato 2010: niente più Final Four (inizialmente prevista nel ponte dell’Immacolata, dal 5 all’8 Dicembre), ma soltanto una due giorni con finale femminile e finale maschile, in sede ancora da stabilire, nel weekend dell’11-12 Dicembre. Dopo le due fortunate edizioni di Bra, dunque, non sarà più la città piemontese ad ospitare le fasi finali. D’altra parte i fratelli Puci lo avevano detto: “Con l’abbassamento del livello non siamo più interessati a organizzare le finali”. Oggi, a campionato abbondantemente iniziato, la FIT non ha evidentemente ancora trovato una sede, anche se qualche spiffero parla di Rovereto e del palazzetto del tennis inaugurato qualche anno fa in località Baldresca grazie anche all’impegno dell’energico Bepi Zenato, presidente del Circolo Tennis Rovereto. Vedremo se queste indiscrezioni troveranno conferma. Ciò che lascia perplessi, in tutta questa storia, è l’atteggiamento della FIT. Da una parte il campionato è sempre meno competitivo, interessante ed avvincente proprio in virtù delle scelte del Consiglio Federale. Dall’altra, gli viene dedicato parecchio spazio sul sito federale, tanto da avere avuto in più occasioni l’apertura. Con effetti talvolta grotteschi, con il povero Marco Crugnola del Bassano che è stato costretto a dire, in merito al match-farsa contro l’Empire: “Per noi è stato un compito fin troppo agevole e l’aver risolto i singoli incontri senza problemi, ci ha consentito di dosare le energie in vista dei prossimi impegni”. Anche alla luce di questo, ci domandiamo ancora: la Serie A è morta? o meglio: hanno ucciso la Serie A?

SERIE A1 2010, GIRONE 1 - PRIMA GIORNATA

SSD EMPIRE - SOCIETA' TENNIS BASSANO 0-6
Marco Crugnola (Bassano) b. Lorenzo Montegiorgi 6-1 6-0
Francesco Aldi (Bassano) b. Alessandro Gorgerino 6-0 6-0
Federico Torresi (Bassano) b. Riccardo Paffi 6-3 6-2
Francesco Salviato (Bassano) b. Alberto Francobianchi 6-4 6-3
Crugnola / Moretto (Bassano) b. Montegiorgi / Cavallo 6-1 6-0
Torresi / Zitarosa (Bassano) b. Francobianchi / Disposto 6-1 6-0

CIRCOLO TENNIS LE ROCCE - TENNIS CLUB SARNICO 4-2
Marco Pedrini (Sarnico) b. Manuel Jorquera 6-2 6-3
Giacomo Pirozzi (Le Rocce) b. Alberto Giraudo 6-2 3-2 rit.
Gabriel Trujillo Soler (Le Rocce) b. Joseph Sirianni 6-1 6-4
Dennis Van Scheppingen (Sarnico) b. Andreas Vinciguerra 7-6 6-4
Vinciguerra / Trujillo Soler (Le Rocce) b. Sirianni / Van Scheppingen 6-4 7-6
Pirozzi / Jorquera (Le Rocce) b. Pedrini / Marini 6-4 6-4

SOCIETA' CANOTTIERI CASALE - POLISPORTIVA ANZIO 5-1
Stefano Ianni (Casale) b.Francesco Piccari 7-6(7) 4-6 6-1
Antonio Pastorino (Casale) b. Alessandro Piccari 7-6(4) 6-2
Marco Bella (Casale) b. Damiano Di Ienno 6-4 6-2
Adam Chadaj (Casale) b. Edoardo Zecchinelli (4.1) 6-1 6-0
Ianni / Chadaj (Casale) b. Di Ienno / Zecchinelli 3-0 rit.
Piccari / Piccari (Anzio) b. Bella / Pastorino 3-0 rit.

CLASSIFICA

Società Tennis Bassano 3 (6-0)
Società Canottieri Casale 3 (5-1)
Circolo Tennis Le Rocce 3 (4-2)
Tennis Club Sarnico 0 (2-4)
Polisportiva Comunale Anzio 0 (1-5)
SSD Empire - Roma 0 (0-6)

SERIE A1 2010, GIRONE 2 - SECONDA GIORNATA

GEOVILLAGE OLBIA - TENNIS CLUB CAGLIARI 4-2
Tomas Tenconi (Olbia) b. Giorgio Galimberti 7-6 6-1
Massimo Dell'Acqua (Olbia) b. Roberto Montis 6-0 6-0
Monedero (Olbia) b. Nicola Comune 6-2 6-0
Simone Muresu (Olbia) b. Alessandro Mocci 2-6 6-0 6-3
Galimberti / Mocci (Cagliari) b. Monedero / Cucciari 6-2 7-6
Montis / Comune (Cagliari) b. Muresu / Morelli 6-1 6-3

TENNIS CLUB PARIOLI - CASTELLAZZO TENNIS CLUB 3-3
Alberto Brizzi (Castellazzo) b. Simone Vagnozzi 6-3 3-6 6-2
Thomas Fabbiano (Parioli) b. Luca Vanni 6-4 3-6 6-3
Farrukh Dustov (Parioli) b. Daniele Bracciali 6-4 4-6 6-3
Stefano Valenti (Parioli) b. Matteo Colla 6-2 6-2
Tombolini / Bracciali (Castellazzo) b. Dustov / Vagnozzi 6-1 6-7(4) 10-8
Brizzi / Vanni (Castellazzo) b. Fabbiano / Valenti 7-6(5) 6-2

TENNIS CLUB UDINESE - CIRCOLO TENNIS ROVERETO 4-2
Giacomo Oradini (Rovereto) b. Mauro Commisso 6-3 6-2
Enrico Iannuzzi (Udine) b. Davide Scala 7-5 6-3
Matteo Viola (Udine) b. Matteo Trevisan 7-6(4) 6-7(8) 6-1
Giulio Di Meo (Udine) b. Thomas Holzer 6-3 6-7(3) 7-6(4)
Trevisan / Oradini (Rovereto) b. Iannuzzi / Viola 3-6 7-5 10-7
Commisso / Di Meo (Udine) b. Scala / Holzer 6-3 6-4

Riposa CANOTTIERI ANIENE

CLASSIFICA

Castellazzo Tennis Club 4 (8-4) 2 match giocati
Circolo Canottieri Aniene 3 (4-2) 1 match giocato
Circolo Tennis Rovereto 3 (7-5) 2 match giocati
Tennis Club Udinese 3 (5-7) 2 match giocati
Geovillage Olbia 3 (5-7) 2 match giocati
Tennis Club Parioli 1 (3-3) 1 match giocato
Tennis Club Cagliari 0 (4-8) 2 match giocati

Riccardo Bisti

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21 Ottobre 2001

Lindsay Davenport vince i titoli di singolare e doppio del torneo di Zurigo battendo Jelena Dokic 6-3, 6-1 nel singolo e, in coppia con Lisa Raymond, battendo la coppia Testud/Vinci con il punteggio di 6-3, 2-6, 6-2.

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker