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23/10/2010 23:02 CEST - IL GOSSIP

Maria Sharapova ha detto si

TENNIS - La bella Masha e il cestista Sasha Vujacic fanno sul serio: si sono ufficialmente fidanzati, presto arriverà il matrimonio. La carriera della Sharapova è a un bivio: tornerà a concentrarsi sul tennis dopo i tanti problemi fisici (infortunio alla spalla su tutti) oppure si dedicherà alla famiglia? La casistica della sue colleghe lascia aperte entrambe le strade. Angelo Cucaro.

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E’ passato un anno dalla loro prima apparizione in pubblico. Era il Novembre 2009, quando l’ambitissima Maria Sharapova e Sasha Vujacic, guardia dei Los Angeles Lakers con un passato in Italia, furono “paparazzati” al concerto di Los Angeles degli U2. Da allora sono stati fotografati altre volte, a Los Angeles ma anche in Italia, a Udine (la città dove Sasha ha giocato prima di approdare alla corte di Phil Jackson) per partecipare al matrimonio di un amico del cestista sloveno. Martedì scorso Sasha ha deciso di sbottonarsi e mettere mano al portafoglio: un diamante che gli americani definiscono “ginormous” (un mix tra gigante ed enorme), un momento importante (l’anniversario del loro primo incontro), una proposta di matrimonio old-style, e  la siberiana, freddissima sul campo da gioco, questa volta si è dovuta sciogliere come neve al sole e non ha potuto dire che “si, lo voglio!”. “A me piace essere un gentiluomo, siamo davvero felici per questa decisione, ma ancora non è stata fissata la data del matrimonio”. Con queste parole, Vujacic si è espresso in un’intervista fatta a caldo giovedì sera. Però c’è già chi mormora che il periodo giusto potrebbe essere giugno, la stagione NBA alle spalle e la possibilità di giocare Wimbledon per Maria. A soli 23 anni, una carriera cominciata giovanissima (aveva appena 17 anni quando vinse il suo primo titolo del Grand Slam a Wimbledon) e tanti problemi fisici che non le hanno permesso di giocare al massimo le ultime stagioni del circuito WTA, arriva questa impensabile novità per una ragazza della sua età in un’epoca in cui parlare di matrimonio prima dei 30 sembra pura fantasia. Domanda: sarà più difficile tornare competitiva dopo l’infortunio alla spalla oppure dopo un matrimonio? Per ipotizzare quali possano essere i possibili scenari per la “nuova” Sharapova, ricordiamo le esperienze di alcune ragazze che hanno deciso di sposarsi o avere figli nel pieno della propria carriera sportiva, in particolare nel tennis.

Chi molla e chi torna più forte
Viene subito in mente il nome della ceca Vaidisova, a soli 20 anni, se si prova a digitare il suo nome su Wikipedia si legge: “Nicole Vaidišová (Norimberga, 23 aprile 1989) è una ex tennista ceca.” La bella Nicole ha preso questa decisione dopo una lunga serie di sconfitte (è stata top 10, ma era uscita addirittura dalle prime 200), guardacaso dopo essersi sposata con Radek Stepanek. Il tennista ceco (che in passato ha avuto una liason con Martina Hingis) non sembra il tipo che pretenda una moglie casa e chiesa. Per alcune donne, probabilmente, arrivare al matrimonio è ancora più importante che costruirsi una carriera. Normale che dopo il fatidico “si” ci sia un calo di motivazioni. Cosi sembra essere per Nicole Vaidisova, cosi non è stato per Kim Clijsters ad esempio. Tanti anni di fidanzamento col collega Lleyton Hewitt, tante vittorie. Poi si lasciano, cambia partner e Kim decide di avere un figlio. Stop, il tennis passa in secondo piano e anche lei abbandona l’attività senza tralasciare segnali di un eventuale rientro, diventa mamma ma dopo un po’ qualcosa la convince a tornare a giocare, che sia la passione per lo sport o per “il conto in banca” non si sa, ma il suo livello di gioco rimane lo stesso pre-ritiro. Vincendo lo Us Open 2009, Kim Clijsters è stata la prima mamma a vincere un torneo del Grand Slam dai tempi di Evonne Goolagong. La premiazione di quel torneo (poi ripetuta quest’anno) è stata una delle immagini più belle degli ultimi anni.

Il bivio di Masha
Altre tenniste hanno abbandonato per la famiglia, per la voglia di avere figli. C’è chi l’ha fatto nel mezzo della propria carriera, l’austriaca Bammer ha giocato il suo miglior tennis proprio dopo il rientro post-parto. Altre ci hanno provato a fine carriera, ad esempio Lindsay Davenport ha provato a rientrare dopo essere diventata mamma: si è costruita una buona classifica, ha anche vinto qualche torneo. Steffi Graf invece non ha avuto fretta, un po’ per la dittatura paterna, un po’ perché probabilmente il tennis per lei era la cosa più importante ed il ritiro è arrivato a 30 anni. Due anni dopo si è sposata con Andre Agassi, hanno messo su famiglia e oggi sono felici e contenti come nelle favole, peraltro senza disdegnare qualche apparizione pubblica, anche in ambito tennistico. I casi appena citati dicono che la carriera di Maria Sharapova è giunta a un bivio: dedicarsi alla famiglia, magari pensare alla maternità, oppure continuare a lottare sul campo da tennis? Sbarcata negli Stati Uniti ancora bambina, insieme a papà Yuri e con poche centinaia di dollari in tasca, è diventata una regina dello star system tennistico. Tre prove del Grande Slam (Wimbledon 2004, Us Open 2006, Australian Open 2008), il numero 1 del ranking WTA e tante partnership pubblicitarie. La sua favola si è bruscamente interrotta nel 2008, quando un fastidioso infortunio alla spalla destra l’ha tenuta lontana dai campi per nove mesi. E’ tornata, si è mostrata competitiva in più occasioni e si è portata a ridosso delle top 10. Ma la vera Masha, quella che stritolava le avversarie con il carisma ancora prima che con il tennis, non si è più vista. Forse si è resa conto di poter tornare ai livelli di un tempo, allora ha allentato la presa e si è gettata tra le braccia di Sasha. Vedremo se il matrimonio le darà nuovo slancio per una carriera che si è un po’ arenata (in fondo è ancora giovane e certe qualità, come la gran voglia di vincere, non si perdono mai) oppure se deciderà di percorrere altre strade, magari imitando la sua illustre connazionale, quella Anna Kournikova che è diventata multimiliardaria grazie alla sua avvenenza e non certo grazie alle doti tennistiche, sebbene sia entrata tra le top 10 e abbia giocato una semifinale a Wimbledon. Il rischio è concreto: i fans del tennis femminile sperano che non sia così: una Masha al 100% sarebbe oro colato per un tennis femminile in crisi di personalità, ed in procinto di ospitare il Masters meno affascinante di sempre (Schiavone permettendo, obviously).

Angelo Cucaro

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker