Italiano English Français
HOMEPAGE > > Come ti nego Parigi

19/11/2010 18:09 CEST - Storie

Come ti nego Parigi

TENNIS - L'uomo che fece capire a Sampras che vincere al Roland Garros era impossibile, Ramon Delgado, lascia dopo quindici anni e ricorda, come fosse ieri, quel pomeriggio del 1998 quando rifilò tre set a zero al numero 1 del mondo a Parigi. Parla della sua carriera, parla con orgoglio della sfida ai cechi in Davis e racconta del giorno in cui lo ha reincontrato, giocando assieme nel campionato americano. Alessio Morra

| | condividi

A trentaquattro anni Ramon Delgado è vicino al ritiro, il paraguaiano pronto a lasciare dopo quindici anni sul circuito, il suo miglior risultato in carriera è la finale del torneo di Bogotà.
Dovesse uscire uno stringato comunicato probabilmente uscirebbe così.
Chi non conosce approfonditamente il tennis non considererebbe questa una grande notizia.
Una vita passata, in larga parte, nei tornei challenger, senza mollare mai, il 2010 è stata una buonissima annata, considerato che ha guadagnato oltre cinquanta posizioni rispetto al 2009, riuscendo, lui terraiolo DOC, anche a superare le qualificazioni a Wimbledon!

Ma chi conosce il tennis se sente parlare di Ramon Delgado immediatamente torna alla primavera del 1998.
Delgado in quel periodo dopo aver raggiunto i quarti ad Atlanta e Coral Springs, entra per la prima volta nei primi cento al mondo ed entra direttamente in tabellone al Roland Garros.

Moya vincitore a Montecarlo su Pioline, e Rios, vincitore a Roma, sono i favoriti per Parigi.
Sampras, numero 1 del mondo, cerca l’agognato successo al Roland Garros, ma il tabellone è duro, ci sono dalla sua parte Rios, Moya e pure Muster. Sampras esordisce sfidando l’amico Todd Martin e vince al contrario di Agassi sconfitto il giorno prima dal giovane Marat Safin, in cinque set. Nel match di secondo turno Sampras è nettamente favorito, contro il suo avversario, Ramon Delgado.
Il paraguaiano, con un nome che in Miami Vice sarebbe stato affibbiato ad un trafficante, è incredibilmente vincitore.
Finisce 7-6 6-3 6-4. Al calar della sera Parigi ha un enorme sorpresa. Sampras a casa, per mano di Delgado.
Ramon dopo due giorni riesce a battere anche l’armeno Sargis Sargsian, poi si arrende in ottavi all’ostico Mantilla, uno dei tre spagnoli in semifinali quell’anno a Parigi, l’intruso era Pioline.
Quella stagione è stata la migliore della sua carriera. Raggiunse le semifinali ad Indianapolis, uno dei due tornei che Rios giocò da numero uno, ed a Shanghai perdendo da Agassi ed Ivanisevic, poi arrivò in finale a Bogotà, batté anche Jim Courier prima di perdere da Zabaleta.
L’anno dopo è vicino all’ingresso nei primi cinquanta, poi un paio d’annate oneste chiuse nei cento, e tantissime stagioni prevalentemente giocate a livello challenger.

Un anno fa decise di ritirarsi, poi vinse il challenger di Asuncion e cambiò idea. Ora è arrivato l’annuncio quasi definitivo. In una splendida intervista Delgado racconta con orgoglio di quando sfidò, di fatto, da solo la Repubblica Ceca di Berdych e Stepanek, in Coppa Davis, nel playoff 2004, ma parla anche della difficoltà dei giocatori sudamericani che: “viaggiano nel tour sempre almeno per sei settimane consecutive a differenza degli europei che appena perdono, prendono l’aereo e dopo due ore sono a casa”.
Ricorda la crescita dei vari Kuerten, Lapentti, Rios, Coria e Nalbandian e guarda al futuro facendo i nomi di Facundo Arguello e Nicolas Pastor, sottolineando la supremazia argentina.

Ma soprattutto Ramon Delgado parla di Pete Sampras che nella sua autobiografia “A Champions Mind: Lessons from a life in tennis” dedica un capitolo a quel mitico match e scrive, o fa scrivere come dice sorridendo il paraguaiano, parlando di Delgado: “L’uomo che fece capire a Sampras che mai avrebbe vinto al Roland Garros”.

I ricordi di quel giorno sono nitidi nella memoria di Ramon: “Ricordo bene il suo saluto e ricordo che rimase negli spogliatoi per un’ora accovacciato con un asciugamano sulla testa”.

Delgado incontrò di nuovo il sette volte vincitore di Wimbledon. Era il 2005 o il 2006, questo Ramon non lo ricorda bene, a differenza di quel magico pomeriggio parigino.
Sampras e Ramon Delgado giocarono assieme nella World Tennis Team, il campionato interclub degli Stati Uniti. Giocavano per il Newport Beach, quel giorno Sampras era in una delle prime uscite, dopo il ritiro. Giocarono assieme in doppio, e vinsero. A fine match rammenta Delgado: “Mi presentò sua moglie Bridgette come compagno di squadra ed aggiunse, con lui ho perso al Roland Garros.”
Quella partita non la dimenticheranno mai né Sampras né Ramon Delgado.

Alessio Morra

comments powered by Disqus
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Tutti i vincitori del Masters

Quote del giorno

"Noi campioni dobbiamo giocare nei campi principali e nelle migliori condizioni. Altrimenti rischiamo di perdere dai mediocri".

Boris Becker

Accadde oggi...

    21 Novembre 1943

Billie Jean King, una delle icone del tennis e dello sport femminile, nasce a Long Beach. La King ha vinto 39 titoli dello Slam.

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker