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24/11/2010 09:57 CEST - ATP WORLD TOUR FINALS

Super Federer Murray all'angolo

TENNIS - Lo svizzero gioca una partita perfetta e rifila una grande delusione al pubblico di Londra. Sotto gli occhi di Maradona, Federer si impone per 6-4 6-2 su Andy Murray. Questo match alza notevolmente le sue azioni in un torneo che non vince dal 2007. I giochi non sono fatti ma quasi... a Roger basterà fare cinque game per raggiungere le semifinali e vincere un set per arrivare primo. Riccardo Nuziale

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Nei 77 minuti di gioco odierni, Roger Federer non si è limitato a vincere una partita, ma ha spazzato letteralmente via più di un dubbio e di un’incertezza che aleggiavano: sulle difficoltà che Murray aveva (ri)proposto nelle ultime sfide, soprattutto in quella inequivocabile di Shanghai, sulle condizioni della sua forma fisica e tennistica, apparse tutt’altro che ottimali nella sfida con Ferrer, sulla sua adattabilità a questa superficie, molto lenta ma comunque dal rimbalzo basso. Ha dato così tante risposte con una tale imponenza ed una tale velocità, da lasciare assolutamente basito chiunque. A partire dal padrone di casa Murray, che anche lo scorso anno subì una severa sconfitta dallo svizzero nella seconda partita del round robin, ma non così netta. Il Federer eccessivamente passivo, falloso e vagamente svogliato visto due giorni fa ha fatto spazio al Federer degli ultimi mesi, quello della nuova gestione Annacone: un giocatore che rifiuta mentalmente lo scambio troppo passivo da fondo campo e che alla prima occasione cerca sempre l’accelerazione, il cambio di ritmo, che disegna sempre uno schema tattico votato alla costruzione del punto. Murray è stato così sorpreso dalla partenza sprint dello svizzero che per larghi tratti del match si è mostrato impotente ed eccessivamente frettoloso nella conclusione del punto (cosa che l’ha portato ad un numero alto di gratuiti, 26).


Che non ci fosse partita, Federer l’ha fatto capire immediatamente: subito piedi ben dentro il campo sulla seconda dell’avversario e risposta aggressiva e palla break, annullata comunque da Murray con un servizio vincente. Allo scozzese non è andata così bene due game dopo, dove Federer ha breakkato a zero grazie anche ad un emozionante scontro a rete. Nel parziale entrambi i giocatori hanno servito pochissime prime, 48% Federer e 32 Murray, ma il rendimento è stato ben diverso: Federer è arrivato al momento di servire per il set con un solo punto perso in battuta, mentre la resa di Murray, che comunque per il resto del set non ha più sofferto nei propri turni, dice 67% con la prima e 63 con la seconda. Nel decimo game, comunque, Federer ha avuto un attimo di preoccupazione; un suo errore di dritto e un passante incrociato di Murray hanno portato quest’ultimo sullo 0-30, ma il Federer odierno non aveva davvero intenzione di “regalare” la minima sofferenza a sé stesso e ai suoi tifosi: servizio tenuto a 30 e primo set conquistato. Impressionanti i numeri di Federer, con 11 vincenti e 6 errori, 7 punti a rete su 9 (a fine partita 14 su 17), 3 ace e 0 doppi falli. Solo la già accennata percentuale di prime non pone a suo favore.


Murray, l’ipnotizzatore di gioco più grande del circuito, colui che meglio di chiunque altro riesce ad invischiare l’avversario nel suo gioco “subdolo”, talmente bravo nel confondere l’avversario che a volte (troppo spesso) si addormenta lui stesso, non sapeva che fare, travolto da un tir che, anziché frenare, nel secondo set ha accelerato: in un amen, nel gioco d’apertura, si era già 15-40, grazie anche ad un doppio fallo dello scozzese. Era ricominciato il supplizio per Murray, che però reagiva bene e infilava tre prime vincenti. Ma il Federer odierno, come abbiamo già ripetuto diverse volte, non era il Federer visto spesso in questo 2010, svogliato e sprecone e, dopo aver annullato diverse palle del game, si riportava a palla break e chiudeva il gioco con uno straordinario dritto inside out che spaccava la riga. Nella testa di chiunque, a quel punto, la domanda su un calo di concentrazione, su una delle sue famose pause che hanno rimesso in discussione più partite nel corso della carriera dello svizzero e in quest’ultimo anno in particolare, era certamente comprensibile e giustificabile. Forse lo stesso Murray pensava che una simile intensità dovesse giungere ad un termine, o quantomeno ad una pausa. La risposta di Federer? Servizio tenuto in 58 secondi ed ennesimo break nel terzo gioco, arrivato con uno splendido passante in back, che Murray, portatosi a rete, ha potuto solo veder sfilare alla propria destra. Ingiocabile.
Due scambi bellissimi e intensissimi vinti nel game successivo ed un quinto gioco recuperato da 15-40 hanno salvato parzialmente Murray dalla disfatta totale, mentre Federer, sempre più tiranno del campo, ha aspettato con calma i propri turni di servizio per chiudere in comodità.


Se ora Murray è praticamente obbligato a vincere dopodomani per sperare nella qualificazione, lo svizzero potrebbe trovare già stasera la certezza matematica per le semifinali: con una vittoria di Ferrer o un successo in tre set di Soderling, Federer avrebbe già il biglietto per sabato assicurato. Ma calcoli per il Federer ammirato oggi sono eresia pura.

Nell’attesa di vedere se lo svizzero riuscirà a mantenere a questo livello il proprio tennis per tutto il torneo, per oggi, lo si può proprio dire: just watch and learn, Andy…

LE STATISTICHE

Riccardo Nuziale

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker