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24/11/2010 01:02 CEST - ATP WORLD TOUR FINALS

Soderling tiene vivo il Gruppo B

TENNIS - Nonostante una prova altalenante ma sorretta da ottime percentuali alla battuta, Robin Soderling ha superato David Ferrer con un doppio 7-5. E' un risultato che assicura l’interesse per entrambi gli incontri dell’ultima giornata. Rimane accesa una speranza anche per lo spagnolo. Visto il Federer di oggi, tuttavia, nè lui nè lo svedese sembrano avere troppe speranze. Roberto Paterlini

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sodo4
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Nonostante la lentezza, ormai narrata in termini mitologici, del manto della O2 Arena, e nonostante David Ferrer avesse vinto, su campi più rapidi, due degli ultimi tre confronti diretti - peraltro recentissimi, a Pechino e Valencia, perdendo tuttavia a Shanghai - Robin Soderling era giustamente considerato il favorito nell’incontro di chiusura della terza giornata alle ATP Finals di Londra. Dopo che domenica sia lo spagnolo che lo svedese avevano raccolto appena pochi game contro i più titolati Federer e Murray, il match tra il numero 4 e il numero 7 del mondo già si presentava come uno spareggio salvezza, per decidere chi dei due avrebbe continuato a nutrire delle ragionevoli speranze di qualificazione alle semifinali, e chi si sarebbe dovuto rassegnare all’invitabile ruolo di “vaso di coccio” del girone. Ha vinto Soderling in un’ora e 41 minuti e due set, concretizzando così quell’unica opzione che, dopo la mattanza di oggi pomeriggio, non avrebbe permesso a Roger Federer di sentirsi già sicuro del passaggio di turno - anche se l’ipotesi di una sua eliminazione pare abbastanza remota: richiederebbe la contemporanea sconfitta dello svizzero in due set contro Soderling, la vittoria 2-0 di Murray contro Ferrer, e un computo di game peggiore rispetto a quello di svedese e scozzese - ferma restando la quasi sicura esclusione dai giochi di Ferrer (dovrebbe battere Murray due set a zero e sperare in una vittoria di Federer altrettanto netta, per giocarsi tutto nella differenza game), finalista di questo torneo nel 2007.

Soderling ha vinto in due set, dicevamo, eppure la sua prova non è parsa del tutto convincente, macchiata da quegli stessi errori nello scambio da fondo campo (43, a fronte di 30 vincenti) e dalla medesima, scarsa continuità che gli erano stati fatali con Murray, ma che contro Ferrer, ancor meno centrato e più falloso di lui (25 errori e appena 14 vincenti), sono risultati quasi ininfluenti. In un settore del gioco, la prova dello svedese è stata però molto buona: il servizio, con 12 ace, il 69% di prime palle in campo, una realizzazione dell’80% (55% sulla seconda), e macchiata da un solo break subito, nel suo peggior turno di battuta, proprio quando Robin stava servendo per il match sul 5-3 del secondo set.  Il primo parziale è stato molto equilibrato, anche se la differenza di punti (41 a 33) permette di rileggere il risultato finale (7-5, con break all’ultimo game) nell’ottica di una più netta superiorità di Soderling, che ha concesso appena 4 punti in 6 turni di battuta, e avrebbe già potuto strappare il servizio al suo avversario nel sesto game, sul 3-2. Nel secondo set, primo break per il 4-2 dello Svedese, contro-break di sul 3-5Ferrer, che ha tuttavia ancora ceduto al 12° game, complici almeno un paio di errori non forzati.

Come detto, la vittoria di Soderling evita il verificarsi di quelle spiacevoli degenerazioni che spesso sono implicite nella formula a round robin - giocatori già qualificati che scelgono l’avversario di semifinale se necessario perdendo volutamente, o altri totalmente fuori dai giochi e per nulla motivati - anche se, più realisticamente, e considerate le prove di questi giorni dei 4 giocatori coinvolti, pare poco verosimile che Murray possa perdere da Ferrer o Soderling impensierire Federer, e che saranno quindi lo svizzero e lo scozzese a qualificarsi per le semifinali, rispettivamente primo e secondo del loro girone.

LE STATISTICHE

Roberto Paterlini

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker