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17/01/2011 21:15 CEST - INTERVISTE

Roger Federer (17 Gennaio)

Roger Federer. Traduzione a cura di Salvatore De Simone

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Q: Questo è stato uno dei tuoi migliori inizi in un torneo di un Grande Slam?
Fed: Non lo so. Sinceramente, al momento non ricordo tutti i miei primi
turni. Ma credo di aver giocato un grande match. Ho provato a giocare dall'inizio in modo offensivo e
vedere dove questo mi portava. Non c' ho lavorato sopra.Sono stato abile a metterlo sotto
pressione, a farlo giocare indietro. Penso che lui non abbia giocato male. C'è del talento in lui, e
quindi sono veramnete contento di averlo messo subito sotto pressione. Ho fatto un ottimo lavoro e
ne sono molto felice.

Q: Come stanno le gemelle?
FED: Le gemelle stanno bene. Grazie per la domanda.


Q: Dimostrano già in questa fase di avere una buona coordinazione?
FED: Non lo so. Domandamelo tra qualche anno quando saranno un pò più grandi.
Adesso, sai, loro non usano molto le racchette. Sono ancora un pò troppo
piccole.

Q: Non sai ancora il nome del tuo prossimo avversario. Potrebbe essere Gilles
simon.Lui è uno dei pochi con cui hai un record negativo. Questo influisce sulla tua
preparazione?
FED: No, non influicsce sulla preparazione. Forse, penso un pò a quello che
non ha funzionato contro di lui in passato. Naturalmente, Paul e Severin mi hanno dato qualche
consiglio su come giocare contro di lui. Mentalmente cerco di ricordare le cose buone che ho
fatto, anche perchè in entrambi i match che abbiamo giocato contro, c' erano anche altre cose. Non
voglio trovare scusanti, ma al masters venivo da un infortunio alla schiena.
Ma, guarda, lui ha giocato bene. Credo che sia arrivato in finale a Madrid, dopo aver battuto Rafa. Ha
sconfitto i più forti. Se lo ha fatto una volta, può farlo di nuovo, come ha fatto con me. Se gioco contro
Simon, sarà per me un secondo turno insidioso. E lo sarà anche se gioco contro l'altro tennista, perchè anche lui
è molto bravo.

Q: Dopo la partita hai parlato con Paul. Hai detto che è una brava persona e che lo conosci
bene. Puoi dirci qualcosa di cui pensi lui ti abbia aiutato? Cosa hai trovato di particolare in lui?
FED: Non mi viene in mente niente di particolare. Con Tony roche, ad esempio, avevo in mente
di provare a migliorare il mio gioco di volo. Sono ancora molto riconoscente a Tony del grande lavoro
che abbiamo fatto insieme. Sai, lui mi ha molto motivato negli allenamenti, mi ha dato consigli tutto
il tempo. Con Paul, ad essere sincero, non so cosa dovevo aspettarmi. Abbiamo fatto molte conversazioni. Si è ad un livello più a tutto tondo, faccio attenzione quando mi dà dei consigli che non ho mai ricevuto. Stiamo lavorando
bene. Sono felice di come si è integrato nel gruppo. Va bene anche con Severin. I risultati lo dimostrano. Quindi sono veramente soddisfatto.

Q: Ritornando ai matches con Simon, ti ricordi di più le sconfitte o le vittorie?
FED: Beh, di solito ricordo di più le sconfitte, perchè non sono così tante come le vittorie(sorride).
E’ un buon-cattivo segno, dipende da come la guardi (risata): ma le sconfitte me le ricordo più facilmente perché non ne subisco tante, come dicevo prima. Quindi posso dirvi più facilmente cosa è successo in quelle partite. Anche perchè quando perdi cerchi di analizzare il match perduto e pensi a cosa avresti potuto fare di meglio per evitare di subire quella sconfitta. E magari ti resta impresso per un po’. Ecco perché ricordo i due match con Simon piuttosto bene, per essere onesto.

Q: Ti ricordi l'ultima volta in cui non hai giocato alla Rod Laver Arena?
FED: è successo un pò di tempo fa, questo è sicuro. Perchè qui ci sono la sessione di giorno e quella di sera. Come agli Us Open. A Wimbledon e a Parigi non c'è quella serale, e quindi qualche volta gioco al Lenglen o al Campo 1. Mi trovo bene qui sul centrale, ma va bene anche se mi mettono al Margaret o al Hisense. Non è una cosa molto importante.
 

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