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25/01/2011 13:29 CEST - Australian Open

"Siate pronti per un nuovo viaggio"

TENNIS - Francesca Schiavone risponde alle domande dei giornalisti italiani. "Non ero stanca. Alle 4 ore ci avete pensato solo voi. Ho più energie di quel che penso. Se dovessi correre 5 chilometri adesso lo farei." E riguardo alla partita: "Non avrei dovuto farla andare 5 a 2." Wozniacki: "Mi interessa solo chi vince, non chi fa più punti vincenti."

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Schiavone parla della partita appena persa con Wozniacki:

"Sul tre a uno ho sbagliato qualche palla di troppo. Lei ha spinto un po' di più ma io ho sentito un calo. Desidero comunque rivederla questa partita. Energie? Ne avevo. Che magari pensi che non ne hai ma non è vero. Nel terzo set le energie sono tornate. Parliamo di tre o quattro colpi. Ma sono attimi."

Francesca ci ha creduto fino alla fine:
"Quando ho recuperato da 5-2 salvando match point ci ho pensato che potevo recuperare."

E da credito alla sua avversaria nonostante sappia che avrebbe potuto fare qualcosa di più:
"Non ho servito benissimo ma lei è una giocatrice di risposta quindi la percentuale di punti da costruire è maggiore. Però io devo stare lì e non farmi scappare il punto."

Ubaldo le chiede della stanchezza:
"Alla stanchezza delle 4 ore e passa non ci ho pensato. L'ansia da stanchezza l'avevate solo voi. Ho pensato che non dovevo lasciarla andare via 5 a 2, perchè di energia ne ho sempre di più di quello che penso. E questo è un fatto bellissimo. Le energie le avevo tutte. Ne ho ancora e se devo andare a correre 5 chilometri lo faccio."

Allora cosa è successo sul 3 a 1 del secondo set?
"Nel secondo set è stata un po' lei ed un po' io a calare. La mia forza è di spezzarle il ritmo e se non lo faccio lei sale. L'unico momento in cui ho pensato qualcosa di un po' più brutto è stato 'non farti andare 5 a 2'. Che se siamo 4 a 3 costa anche a lei e chissà."

Alla domanda di Ubaldo sul suo livello di gioco, se sia lo slam che ha giocato meglio, a parte il Roland Garros vinto:
"Non so se è il mio slam più importante, a parte il Rolad Garros. Io ho un bellissimo ricordo dell'ultimo US Open. Oggi io mi sento più cresciuta e più forte ma ho ricordi buonissimi di altri quarti di finale."

"Le viene chiesto della possibilità di introdurre il 3 su 5 per le donne:
"No. Non siamo comparabili con gli uomini. C'è troppa differenza."

E se tornassi a casa adesso cosa diresti a chi ti ha visto?
"Se tornassi a casa adesso chiederei a tutti di non chiedermi di tennis. Ma state pronti per un nuovo viaggio."

Caroline Wozniacki è sorridente per lo scampato pericolo. Entra in conferenza stampa accompagnata dall'enorme canguro gonfiabile giallo regalatole da un giornalista e scherza sull'opportunità di improvvisare con lui un incontro di boxe.

"Sono pronta a combattere solo nel caso mi attacchi lui per primo. Per questo ho i guantoni."

Ubaldo le chiede cosa ha pensato quando si è trovata sotto 6-3 3-1:
"Era difficile, lei stava giocando bene e io non riuscivo a trovare il giusto ritmo. Facevo anche troppi errori sui punti importanti. Ho solo pensato a prendere una palla alla volta e non arrendermi."

Sempre Ubaldo le chiede dei punti vincenti.
"Francesca ha fatto 41 vincenti e tu 14, lei 46 errori e tu 15. Sei n.1 del mondo ma sono gli altri a prendere di più l'iniziativa. Non ti pare strano?"
"Mi interessa solo chi vince la partita. Mi pare di esser stata io, quindi direi che va bene. Se la mia avversaria fa 100 vincenti allora complimenti a lei, ma se vinco io è la cosa più importante."

Christopher Clarey del New York Times le chiede.
"Parlaci un po' del piacere di giocare in difesa e del piacere che provi quando fai un gran recupero rispetto a un gran vincente."
"Bè, credo siano importanti entrambi. Corro bene e leggo il gioco piuttosto bene quindi se ne ho l'occasione faccio un passo avanti. E per questo i miei avversari sentono che devono giocare vicino alle righe e rischiare di più e magari commettono qualche errore, prechè sentono la pressione.
Ma il mio obiettivo è vincere. Se devo correre dietro alle palle posso farlo. Se devo prendere rischi posso farlo. E posso ancora migliorare."

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