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29/01/2011 22:00 CEST - AUSTRALIAN OPEN

Kim Clijsters (29 Gennaio)

Kim Clijsters (29 Gennaio). Trad. di Giulia Vai

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Q. tornerai a difendere il titolo l’anno prossimo?
KIM CLIJSTERS: Sì, spero di sì.

Q. Qualche lacrima alla fine della partita. Quanto è stato emozionante vincere il tuo quarto titolo dello Slam?
KIM CLIJSTERS: Sono tutti emozionanti. Penso che quello che mi ha sopraffatta sia stata l’intensità fino all’ultimo colpo e che poi d’improvviso fosse finita. È stato un grande sollievo. Un po’ anche perché sono stata capace di cambiare la situazione, lo rende così speciale.
Q. Come hai fatto?
KIM CLIJSTERS: nel primo set lei ha fatto tutto meglio di me: I suoi colpi erano più profondi e più pesanti, ha servito meglio e ha risposto meglio. Penso che lei abbia giocato la sua miglior partita contro di me.
Ho provato a pensare dopo il primo set: cosa posso fare di diverso per rompere il suo ritmo e farla pensare un po’ di più?
Ho cercato di mischiare le carte, tagliare la palla, colpirla più alta sopra la rete affinché la costringesse a fare qualche errore non forzato.
Ho visto che iniziava a fare un po’ più di fatica.

Q. C’è qualcosa che hai preso dalla partita contro di lei a Sidney e che hai usato a tuo vantaggio oggi?
KIM CLIJSTERS: Non che mi ricordi. Ho subito visto che era migliorata nei colpi da fondo, anche sul diritto; il suo rovescio è sempre stato più solido e le permette di aprirsi il campo.
Forse il diritto nel match di stasera, rispetto al passato e a Sidney, è la cosa più migliorata.

Q. Raramente ti abbiamo visto così carica anche emotivamente durante un match. Questo ha valore superiore rispetto agli altri?
KIM CLIJSTERS: Non penso superiore. Forse perché è stata una partita così intensa e perché non penso di aver giocato altre finali vinte di questa intensità. Forse la prima al Roland Garros è stata molto intensa.

Q. Ho letto che questo potrebbe essere il tuo ultimo anno a tempo pieno. Poi vuoi tornare e giocare le Olimpiadi l’anno prossimo. Poi che vorresti avere un altro figlio nel 2013 e tornare nel 2015.

KIM CLIJSTERS: Quello non l’ho mai detto. Penso che questa sarà probabilmente l’ultima stagione a tempo pieno. E mi piacerebbe provare a giocare fino alle Olimpiadi, non le ho mai giocate. Sono tra un anno e mezzo. Poi vedremo dopo questo.
Quando ho ripreso avevo in mente le Olimpiadi (come obbiettivo). Non mi sarei mai aspettata che le cose sarebbero andate bene così velocemente. Pensavo che mi ci sarebbe voluto più tempo ad abituarmi alla routine con la mia famiglia. Comunque le prime due (anche tre) sono giuste, ma l’altra, di tornare, no (ride).

Q. Come spieghi a tua figlia le vittorie? Capisce quello che hai fatto?
KIM CLIJSTERS: No. Per lei non fa differenza. È sempre molto eccitata. Quando ha visto il trofeo ha detto: Per chi è? E poi L’hai vinto? E io Sì.
Lei sa che gioco a tennis, ma è tutto. Ovviamente vede quando sono delusa e le spiego perché ho perso.

Q. Li Na ha detto che sembrava di giocare in Belgio stasera.
KIM CLIJSTERS: Davvero?

Q. Per il sostegno dei fan. Lo sentivi?
KIM CLIJSTERS: No, cioè c’era molto tifo sugli spalti ma penso fosse equamente diviso. Penso ci fossero molti cinesi e asiatici che volevano condividere questo momento con lei. Li ho sentiti. È bello vedere anche la loro cultura in questo sport, perché per tanti anni è stata America o Europa. È bello vedere che l’Asia e la Cina in particolare stanno ottenendo riconoscimenti in questo sport.

Q. Prima del tuo ritorno spesso non eri la favorita degli Slam. Negli ultimi due eri favorita e hai vinto. Puoi dirci che cosa significa giocare con questo pronostico?
KIM CLIJSTERS: Negli ultimi anni, essere la numero 1 o top 3 sapevo di essere tra le giocatrici che potevano vincere.
Quando ero più giovane, mi facevo sopraffare. La pressione e i nervi mi impedivano di fare quello che mi ero prefissata. Penso che ora essendo più vecchia, riesca meglio a gestire tutto questo.
So quanto è difficile rimanere in forma per due settimane, e stare concentrata senza avere quelle cattive giornate tipo quella che ho avuta l’anno scorso qui.
Q. stasera quando hai giocato palle alte, hai fatto il punto otto volte su otto. Perché non l’hai fatto dall’inizio? Non ci avevi pensato o eri in qualche modo un po’ tesa?
KIM CLIJSTERS: Be’ a differenza di Sidney, lei stasera ha giocato benissimo, però a me sembrava di colpire bene e di muovermi bene, Solo che i miei colpi non le facevano male. Quindi ho cercato di cambiare un poco; sono comunque contenta di essere stata in grado di cambiare la tattica oggi. L’avevo già battuta varie volte, a Sidney, agli US Open in partite tirate, mai così tanto.

Q. Cos’è successo ai tuoi denti in aeroporto?
KIM CLIJSTERS: Al mio dente? È venuto via. Stavo mangiando un cracker di riso, non molto duro di solito, forse era un chicco non cotto bene e l’ho sputato fuori, così. Sono corsa da un dentista.

Q. Ci dirai il nome del dentista misterioso?
KIM CLIJSTERS: Non me lo ricordo. Sta da qualche parte vicino a Chapel Street.

Q. in tutto ci sono stati 13 break. Cosa pensi che sia successo al tuo servizio?
KIM CLIJSTERS: Penso che ci siano ragazze che rispondono meglio. Senti la pressione di dover servire bene. E penso che spesso – è una delle mie debolezze - non finisco bene il movimento del servizio. Perché so che lei risponde bene e quindi sto già pensando al colpo successivo: so che è un errore. Comunque sono stata in grado di migliorare il servizio, mettere dentro qualche prima e lei con qualche errore gratuito ha aumentato la mia fiducia nel servizio nel secondo e nel terzo set.
Q. Come ti senti le gambe?
KIM CLIJSTERS: Ho fatto un bagno ghiacciato per cercare di far andare via tutta la tensione che si è creata sulle gambe e le anche. Ora mi sento bene. Domani mattina mi sentirò meglio.

Q. Pensi che Li Na colpisca la palla forte quanto Serena Williams al suo meglio?
KIM CLIJSTERS: Penso che Serena colpisca i vincenti più forte, sia in risposta, che con il servizio, che anche dal nulla.
Ma su un livello di solidità, penso (Li) sia una delle giocatrici che colpisce palle molto pesanti.

Q. Quanto è importante vincere Roland Garros e Wimbledon? Giochi solo per gli Slam o anche per altri tornei? Solo per il gusto della competizione, o ti piacerebbe vincere questi due altri Slam?
KIM CLIJSTERS: Ovviamente mi piacerebbe. Ma non ci ho pensato. È un po’ presto. Sono stata concentrata su questi due mesi per essere pronta per l’estate australiana e ora ho solo bisogno di staccare un po’.
Mi piacerebbe moltissimo vincere i French Open, ma ora sono contenta di avet vinto questo. Ci penserò dopo la Fed Cup, con il mio team e rivedremo il programma dell’anno.
Q. Cosa significa vincere finalmente uno Slam fuori da New York?
KIM CLIJSTERS: E’ bello. Se potessi vincere anche un altro US Open sarebbe altrettanto bello. Ora mi voglio godere questa vittoria, in Australia. Un paese che mi ha sempre ben accolta e che io ho molto amato. Per qualche anno in fila sono arrivata così vicino a vincere, è bello riuscirci.
Q. Hai fatto un bellissimo discorso di premiazione. Ci hai pensato molto o ti è venuto così?
KIM CLIJSTERS: No, è venuto così.

Q. La Kim Australiana è così?
KIM CLIJSTERS: Sì, mi sono dimenticata di ringraziare il mio dottore. Mi dispiace perché mi ha aiutato molto. Ho avuto molti problemi con i piedi e le vesciche. Vorrei averlo ringraziato. Ma niente è preparato.

Q. Ti vestirai di verde in tutti gli Slam dell’anno?
KIM CLIJSTERS: No, ci sono altri completi in programma. Ma questi faranno ritornare in mente ad alcuni ex giocatori della Fila.
 

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