ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Quante estati, quanti inverni

30/01/2011 22:34 CEST - Australian Open

Quante estati, quanti inverni

TENNIS - Murray e Djokovic si conoscono da sempre. Hanno giocato insieme la prima volta in un torneo under-12. Hanno preparato gli Australian Open insieme, a Perth, e Murray ha vinto a calcetto. Questa è la storia di una rivalità particolare, delle sette partite che i due hanno giocato a livello ATP, sempre e solo nei Masters 1000. Un puzzle nel quale è entrato anche un raccattapalle distratto... Alessandro Mastroluca

| | condividi
Murray e Djokovic
Murray e Djokovic

Sono amici, sono nati a una settimana di distanza l'uno dall'altro. E' un incrocio di destini la finale degli Australian Open. Murray e Djokovic hanno giocato spesso contro da junior, la prima volta in un torneo under-12 nel sudovest della Francia: vinse Murray 6-1 6-0. Lo scozzese ha anche vinto le ultime partite di calcetto, a Perth, dove Andy e Novak sono stati in vacanza per preparare gli Australian Open. Da pro si sono affrontati sempre e solo a livello Masters Series (almeno a livello ufficiale), ed è stato Djoko a vincere le prime quattro sfide. Murray, però, ha vinto le ultime tre. Si prospetta una finale "bollente" e non solo per l'atmosfera. Le previsioni preannunciano temperature che toccheranno i 40 gradi, anche di sera. Anche l'ultima volta, a Miami, Djokovic ha sofferto molto il caldo, ha respirato con fatica tanto da aver bisogno dell'intervento del trainer. Può sperare, comunque, che all'ultimo momento gli organizzatori decidano di chiudere il tetto e aprire l'aria condizionata, misura prevista in caso di caldo estremo.

Se Murray dovesse perdere, diventerebbe il primo dopo Goran Ivanisevic a perdere le prime tre finali Slam della sua carriera.

2006 ATP Masters Series Madrid Hard R16 Djokovic, Novak 1-6, 7-5, 6-3
Non basta un vantaggio di un set e di un break a Andy Murray, che perde la prima sfida da pro con l'amico Novak, elemento chiave nella vittoria della Serbia&Montenegro in Davis contro la Gran Bretagna. Murray, che al secondo turno ha eliminato Ljubicic, ha dichiarato poi di aver sofferto l'aver giocato 26 tornei in stagione e di aver ceduto soprattutto mentalmente alla distanza. La partita si chiude con un episodio un po' curioso. Dopo una risposta giudicata lunga di Murray i due si avvicinano a rete per la stretta di mano, ma un overrule dell'arbitro li rimanda indietro: il punto si rigioca. Ma un altro errore di Murray porta Djokovic alla vittoria.

Per la seconda volta, dopo la vittoria su Ljubicic, sugli spalti per vedere Murray c'è anche David Beckham, allora nel Real Madrid dei galacticos. "E' stato bello" ha commentato lo scozzese, "vedere che una delle più grandi icone dello sport sia così umile ed educato. Mi ha fatto bene anche vedere come uno come lui sia riuscito a reggere a tanta attenzione e a tante critiche quando probabilmente io non riuscirà a raggiungere nemmeno un decimo di quello che David ha conquistato in carriera".


2007 ATP Masters Series Indian Wells S Djokovic, Novak 6-2, 6-3
Djokovic, testa di seria n.12, approfitta di un Murray non in perfette condizioni per un infortunio all'anca sofferto nei quarti contro Haas, e si qualifica per la finale contro Rafa Nadal, la prima per il maiorchino dopo quella giocata a Wimbledon l'anno prima. "Dopo i primi due game" ha spiegato Murray, "ho capito che non riuscivo a muovermi bene, che soffrivo nei cambi di direzione, che avevo un po' paura negli spostamenti. Forse andare avanti a giocare in queste condizioni non è stato molto professionale da parte mia, forse avrei fatto meglio a ritirarmi".

Con questa vittoria Djokovic ha la matematica certezza di diventare il primo serbo ad entrare nella top 10. "Significa molto per il mio Paese" ha commentato Novak, "perché non abbiamo una grande tradizione tennistica".


2007 ATP Masters Series Miami Hard S Djokovic, Novak 6-1, 6-0
Stavolta Murray arriva più riposato che mai alla semifinale. Il suo quarto di finale contro Roddick è durato infatti solo otto giochi, perché l'americano si è ritirato per un infortunio al polso con lo scozzese avanti 5-3. La sua semifinale, però, dura solo 62 minuti, ed è la partita peggiore, per sua stessa ammissione, che abbia mai giocato. I due tengono i rispettivi turni di battuta nei primi due game, poi Murray va 0-40 sul servizio del serbo. Djoko però difende il servizio e infila una serie di undici giochi a zero con una serie di colpi e soluzioni centrate, precise e di grande effetto.

Novak poi vincerà il torneo, battendo in tre set Guillermo Canas.


2008 ATP Masters Series Monte Carlo Clay R16 Djokovic, Novak 6-0, 6-4
Quattro su quattro. Quarta vittoria di fila per Djokovic, che vince per la terza volta in due set (con un parziale di otto set di fila contro l'amico Andy). Djokovic è numero 3 del mondo e vincitore degli Australian Open; Murray è solo n.20 del ranking. E il primo set è un'eloquente dimostrazione della strada che lo scozzese deve fare per arrivare allo stesso livello del serbo, che ha fatto un enorme salto di qualità nei 12 mesi precedenti. Murray paga un atteggiamento troppo difensivo, mentre Djokovic sforna tutto il suo repertorio di attacchi e variazioni e dimostra di poter diventare un contender di primo livello per Nadal e Federer anche sul rosso.

Non è bastata la presenza di Alex Corretja per far alzare il livello di gioco di Murray, che ha vinto il primo game della sua partita dopo tre quarti d'ora. Djokovic, che brekka per la prima volta nel secondo game, durato 14 minuti, infila il secondo "bagel" di fila contro l'amico. Nel secondo Murray alza il livello di gioco, ma il 42% di prime palle è davvero troppo poco per mettere paura al terzo miglior giocatore del mondo.

La fortuna nemmeno lo aiuta. Nel penultimo gioco del match, protesta con il giudice di sedia perché il giudice di linea ha chiamato buona una palla di Djokovic che Murray ritiene fuori. Ma l'arbitro non può scendere a controllare perché...un raccattapalle correndo ha involontariamente cancellato il segno. E anche questo è un segno. Lo scozzese chiude con due doppi falli nell'ultimo gioco e lascia il torneo.


2008 ATP Masters Series Canada Hard Q Murray, Andy 6-3, 7-6(3)
Il primo successo da pro di Murray contro l'amico rivale è solo rimandata di qualche mese. "Mentalmente, è la più grande vittoria della mia carriera" commenta Murray. La chiave del match è la sua capacità difensiva, che riduce i vincenti del serbo e ne fa lievitare gli errori. Murray legge bene il gioco dell'avversario, contrariamente ai confronti precedenti, e gli basta un break nel secondo game per portare a casa il primo set. Il secondo si apre con due break di fila, Murray strappa nuovamente il servizio al campione degli Australian Open nel quinto game, grazie a due errori di gioco, e sul 4-2 servizio Djoko arriva a un punto da un potenzialmente letale doppio break. Ma la partita non pè ancora finita: Djoko tiene il servizio e brekka a zero. Il serbo spreca anche un set point e si arriva così al tiebreak: ma è un monologo scozzese. Murray allunga 6-1 e finisce per chiudere 7-3. "Contro i grandi campioni" analizza Murray, "devi sempre aspettarti che provino a rimontare, ed è quello che ha cercato di fare nel secondo set. Ma ho giocato bene, sentivo di avere una chance per vincere".


2008 ATP Masters Series Cincinnati Hard F Murray, Andy 7-6(4), 7-6(5)

Ci prende gusto, Murray, che una settimana dopo replica. L'occasione è ancora più importante, la vittoria significa primo Masters Series vinto in carriera. Murray, che aveva perso tre finali su tre contro top-10 in carriera prima di questa, diventa il primo britannico nell'albo d'oro del torneo di Cincinnati. La finale si gioca appena 18 ore dopo che Djokovic ha vinto la sua semifinale contro Rafa Nadal. Paga un po' di stanchezza, il caldo umido e il gioco di Murray fanno il resto. Lo scozzese varia molto il ritmo, soprattutto contro il dritto di Djoko, lo ubriaca di slice che lo costringono spesso all'errore. I servizi dominano nel primo set, ma i turni di Djoko sono più lunghi e lottati (14 punti nel quinto game). Il serbo subisce il gioco di Murray, che una volta conquistato un vantaggio di 5-1 nel tiebreak porta a casa il primo set. Nel secondo Djoko tenta di risalire e brekka nel terzo gioco. Ma è un'illusione: due doppi falli e due errori gratuiti riportano il punteggio in linea con la successione dei servizi. Murray nel finale dà il meglio, ma Djokovic non vuole proprio mollare e annulla quattro match point forzando anche il secondo set al tie. Per due volte Murray ha un minibreak di vantaggio in avvio, per due volte Djokovic lo riprende. Lo scozzese strappa gli applausi del pubblico vincendo il nono punto con un perfetto rovescio incrociato in contropiede. Djokovic annulla un altro match point col servizio sul 6-4 ma, alla quinta occasione, ancora con un rovescio vincente, Murray chiude e va ad abbracciare l'amico a rete.


2009 ATP World Tour Masters 1000 Miami Hard F Murray, Andy 6-2, 7-5
L'aria della Florida fa bene a Andy Murray, che vince il suo terzo titolo del 2009. E' in forma lo scozzese, che da Wimbledon 2008 ha registrato 57 vittorie e 7 sconfitte, il miglior record a livello ATP nel periodo, e festeggia il suo terzo Masters Series, l'undicesimo titolo ATP, in carriera. E' anche il primo britannico a trionfare a Miami, nell'edizione numero 25 del torneo. Murray, che ha una casa a Miami, inizia sciorinando la sua difesa e le sue variazioni con Djokovic incline all'errore. Andy conquista 16 dei primi 20 punti e allungando 4-0 prima di chiudere 6-2 dopo 33 minuti. Il secondo set sembra iniziare sulla stessa falsariga, perché brekka nel primo game del secondo set. Djokovic respira con fatica, chiama il trainer al cambio campo e la partita per un po' cambia. Djokovic sale di tono, Murray frena e sbaglia di più. In un amen Djoko è avanti 5-2 e, servendo sul 5-3, spreca due set point, l'ultimo con un doppio fallo. Il serbo finirà per perdere il servizio quando un suo dritto esce di tanto così, di un paio di pixel, come conferma l'Hawk-Eye. E' una questione, come diceva Dino Viola, di centimetri. Quelli che regalano il break a Murray, quelli che fanno pizzicare il nastro e ricadere la palla al di là della rete su uno dei colpi che dà allo scozzese il break a zero e la chance di servire per il match sul 6-5. Perderà solo un punto, e quando il dritto di Djoko esce lungo di molto Andy può festeggiare. "Oggi sono stato il peggior nemico di me stesso" commenta Djokovic.

Alessandro Mastroluca

comments powered by Disqus
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Ubaldo e Stefano Semeraro sulla finale maschile

Quote del giorno

"Credo che la Muraglia Cinese sia più famosa del...muro danese"

Na Li

Partnership

Sito segnalato da Freeonline.it - La guida alle risorse gratuite