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05/02/2011 17:20 CEST - TORNEI ATP

Fabio e Potito
cuore azzurro

TENNIS - Grande giornata per il nostro tennis maschile: Fognini e Starace approdano alle semifinali del torneo di Santiago battendo, entrambi al tie-break del terzo set, rispettivamente Bellucci e Zeballos. Possiamo sognare una storica finale tutta tricolore. A Zagabria cade il bicampione uscente Cilic, sconfitto da Mayer, e Gasquet si ritira contro Berrer. A Johannesburg la sorpresa è la wild card van der Merwe. Mauro Cappiello

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Fognini se la ride - Foto di Monique Filippella
Fognini se la ride - Foto di Monique Filippella

A distanza di quasi sette mesi dall’ultima volta abbiamo di nuovo due italiani in semifinale in uno stesso torneo. Fabio Fognini e Potito Starace approdano tra gli ultimi quattro a Santiago al termine di due partite combattutissime. Ci sono volute più di cinque ore di battaglia compresse in poco più di due ore e mezzo dagli organizzatori che hanno programmato i due match in contemporanea sul campo centrale (Fognini) e sul campo 14 (Starace). Due incontri diversissimi, ma ugualmente in bilico fino all’ultimo. All’inizio sembrava che solo il campano dovesse riuscire a portare a casa la partita, poi, a un certo punto, Fognini pareva esser riuscito a raddrizzare le sorti del suo match, mentre si complicavano quelle di Starace, dopo un primo set in cui aveva sprecato di tutto. Con Potito costretto ad annullare due palle break all’inizio del terzo e Fognini che si faceva rimontare da 4-0 sempre nel set decisivo, sembrava che questa giornata dovesse tramutarsi nell’ennesima occasione sprecata.

Invece alla fine entrambi sono riusciti a vincere e due nostri rappresentanti arrivano alle semifinali di un torneo come a Umago dello scorso anno. Allora c’era stato Seppi a far compagnia a Starace, che meritatamente si conferma il numero uno del nostro tennis maschile.

Ma oggi la vera impresa è quella di Fabio Fognini. Non era facile, infatti, superare quel Thomaz Bellucci che a Santiago era campione uscente e che sulla terra battuta vale certo di più del suo attuale numero 31 in classifica. Ancor di più non era facile, dopo quel primo set disastroso, in cui il ligure non era riuscito a tenere nemmeno una volta il servizio e appariva sovrastato dall’avversario mentalmente ancor prima che nel gioco. Invece, dopo il doppio fallo che ha consegnato al brasiliano una prima frazione a senso unico, Fabio ha rimesso in moto il suo tennis e piano piano ha preso il controllo dei suoi colpi e della partita. Un parziale di 10 giochi a due, costellato da alcune splendide accelerazioni di rovescio lungolinea e da begli schemi servizio-dritto, lo ha portato al comando. Ma quando il tennista di Arma di Taggia era in testa per 4-0 nel terzo set, improvvisamente, sono riemerse le incertezze, è riaffiorato il nervosismo.

Al termine di un game molto combattuto Fognini perde uno dei due break di vantaggio, cedendo il servizio con un doppio fallo. Bellucci recupera anche il secondo break, grazie anche a uno straordinario recupero di rovescio su un drop shot del ligure. Sul 4-5, l’azzurro va sotto 0-30 e si ritrova a due punti dalla sconfitta, ma riesce ad arrampicarsi sul 5-5. E, una volta giunto al tie-break decisivo, lo gioca con una personalità quasi sorprendente, chiudendolo per 7 punti a zero.

Contemporaneamente, a poche decine di metri di distanza, Potito lottava per raggiungere il compagno di Davis in semifinale. L’argentino Zeballos era un avversario forse meno temibile di Nalbandian, ma non certo da sottovalutare. Starace è emerso vincitore da una partita che aveva rischiato di compromettere sprecando moltissime opportunità in un primo set durato più di un’ora e il cui esito era sembrato decisivo. Il campano aveva sciupato tre palle break consecutive sul 3-3 e una sul 5-5 a fronte delle due salvate sul 4-3 per l’avversario. Nel tie-break era stato per tre volte avanti di un mini-break e aveva avuto anche tre set point, prima di cedere appena l’avversario era riuscito a mettere la testa avanti nel punteggio.

Ma Potito, che non ha mai perso il servizio in tutta la partita, non si è dato per vinto. Ha strappato la battuta all’avversario alla sesta opportunità grazie a un doppio fallo, per andare a condurre 3-1. È stato quello l’unico break dell’incontro. L’italiano ha chiuso il secondo set con un ace. Poi, come detto, ha annullato due palle break sul 2-1 per l’argentino, nell’unico sussulto di un terzo set che si è chiuso al tie-break con Starace che è andato subito avanti 5-0 e non ha concesso stavolta a Zeballos la minima occasione.

Adesso non è vietato sognare una storica finale tutta nel segno del tricolore. Starace affronterà il colombiano Giraldo, che ha battuto Juan Ignacio Chela, ed è largamente favorito. Fognini invece avrà un compito più arduo: se la vedrà con Robredo, che è in un ottimo momento di forma, dopo l'ottavo a Melbourne, e ha liquidato nell'ultimo incontro della giornata Maximo Gonzalez, lasciandogli appena quattro game.

A Zagabria non ci sarà, a livello di semifinali, la ripetizione della finale dell’anno scorso. Il padrone di casa Marin Cilic, infatti, è inciampato nei quarti nell’ostico Florian Mayer, autore quest’anno di un ottimo inizio di stagione e già giustiziere di Davydenko al primo turno dell’Australian Open. Un break a inizio di partita è costato il primo set allo spilungone allievo di Bob Brett, mentre nella seconda partita Cilic, dopo aver recuperato il turno di battuta perso nel primo gioco, si è di nuovo incartato al servizio al terzo game e non è riuscito più ad agguantare l’avversario. A Zagabria Cilic era due volte campione uscente, ma, come già a Chennai, non è riuscito a confermarsi ancora. Ciò significa che per lui ci sarà un nuovo scivolone in classifica dopo quello di questa settimana, che lo ha fatto precipitare al numero 20 del mondo, in seguito al venir meno dei punti conquistati con la semifinale a Melbourne nel 2010.

L’altro finalista della passata edizione, Michael Berrer, invece, ha raggiunto senza problemi la semifinale, grazie al ritiro di Richard Gasquet per un problema alla spalla destra, quando il punteggio era sul 5-2 per il tedesco nel primo set. Dall’altra parte del tabellone, Garcia-Lopez, che ha battuto Bogomolov junior, aspetta Ivan Dodig, uscito vincitore dal derby croato con Ljubicic.

A Johannesburg, prima semifinale in carriera per la wild card sudafricana Izak van der Merwe, che, anche grazie all’aiuto di 11 ace, ha superato il tedesco Simon Greul in due set. Domani giocherà contro l’indiano Somdev Devvarman che è alla ricerca della seconda finale in carriera e oggi ha sconfitto in due ore e 26 minuti l’altra wild card Rik de Voest. Nella parte alta, la testa di serie numero 6 Adrian Mannarino ha battuto Frank Dancevic, che al primo turno aveva eliminato il campione uscente Feliciano Lopez, e affronterà in semifinale il sudafricano Kevin Anderson, vincitore in due rapidi set su Karol Beck.

Risultati:

Santiago – Quarti di finale:
(5) P. Starace b. H. Zeballos 67(9) 63 76(2)
(8) S. Giraldo b. (4) J. Chela 64 63
(7) F. Fognini b. (3) T. Bellucci 16 62 76
(6) T. Robredo b. M. Gonzalez 63 61

Zagabria – Quarti di finale:
(5) F. Mayer b. (1) M. Cilic 63 64
(8) M. Berrer b. (4) R. Gasquet 52 ritiro
(3) G. Garcia-Lopez b. A. Bogomolov Jr. 62 76(6)
I. Dodig b. (2) I. Ljubicic 64 64

Johannesburg – Quarti di finale:
(6) A. Mannarino b. F Dancevic 63 62
(4) K. Anderson b. K. Beck 63 61
S. Devvarman b. R. De Voest 36 76(5) 61
I. van der Merwe b. S. Greul 76(5) 62

Mauro Cappiello

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