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06/02/2011 11:02 CEST - TENNIS E ALTRO

Fuga di cervelli, allenatori all’estero

TENNIS – Dopo la collaborazione tra Pistolesi e Soderling, un'altra giocatrice di vertice(oggi precipitata al numero 117 della classifica Wta) Dinara Safina ha deciso di affidarsi ad un coach italiano. Davide Sanguinetti, allievo proprio di Pistolesi, avrà il compito di riportare la russa ai massimi livelli del circuito mondiale. Una tradizione, quella degli allenatori italiani all'estero, che affonda le sue radici in molti altri sport. Giacomo Fazio

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Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, è da anni fermamente convinto che i coach italiani siano il fiore all'occhiello dello sport italiano. E se in una disciplina come il tennis, che soprattutto al maschile non ci regala grandi soddisfazioni, due campioni del calibro di Robin Soderling e Dinara Safina si affidano ad una guida italiana, allora questo è proprio vero. Un made in Italy fatto di moduli e modelli tattici da esportazione. E' lunga la lista degli allenatori che lasciano l'Italia e cercano fortuna e risultati fuori dai confini. Una tradizione che comincia soprattutto dal calcio.
 

Il mitico Giovanni Trapattoni resta l’uomo che ha vinto in più paesi del mondo, esportando i suoi fischi e le sue scaramanzie. Col passaggio al Bayern Monaco nell’estate del ’94, fu lui ad inaugurare la nuova moda dei tecnici italiani all’estero. Con i bavaresi vinse il Meisterschale nella stagione 1996-97. Nel 2004-05, il Trap fa festa anche in Portogallo dove regala al Benfica uno scudetto atteso 11 anni. Non finisce qui, c’è gloria anche in Austria: nel 2007 il tecnico di Cusano Milanino conquista lo scudetto col Salisburgo eguagliando il record di Hernst Happel che aveva vinto il campionato da allenatore in quattro paesi diversi. Fabio Capello, attuale ct della nazionale inglese ha allenato per due anni il Real Madrid vincendo la Liga nel 97 e a distanza di 10 anni nel 2007; Carlo Ancelotti con il Chelsea ha realizzato nella stagione passata uno storico double conquistando FA Cup e Premier League; Luciano Spalletti con lo Zenit di San Pietroburgo ha vinto sia il campionato che la Coppa di Russia. Della colonia degli italiani all'estero hanno fatto parte anche Alberto Bigon, Gigi Maifredi, Walter Zenga, Franco Scoglio,Beppe Dossena, Arrigo Sacchi, Alberto Malesani e Francesco Guidolin.
 

Il siciliano Ettore Messina ha fatto proseliti nel basket: oggi in forza al Real Madrid, è stato il coach del Cska Mosca dal 2005 al 2009, dando il la a una fuga di cervelli di notevoli proporzioni. Messina, in una delle patrie della pallacanestro, ha vinto due coppe nazionali, ha conquistato l'oro in Eurolega ed è stato premiato per due volte come miglior allenatore. E proprio a Mosca lavora un altro vincente dello sport italiano, Daniele Bagnoli attuale ct della Russia, potenza del volley mondiale. Nella penisola iberica, Sergio Scariolo da ct della Spagna ha vinto un Europeo di basket nel 2009 in Polonia e il suo contratto durerà fino alle Olimpiadi di Londra. Nella pallanuoto Alessandro Campagna, oggi alla guida del settebello, ha seguito la Grecia dal 2003 al 2008.
 

Nella pallavolo si ricordano Marco Bonitta allenatore della Polonia dopo essere stato campione del mondo nel 2002 con la nazionale femminile italiana e Andrea Anastasi, ex ct azzurro che nel 2007 vinse gli Europei con la Spagna. Anche in sport meno noti al grande pubblico è molto nutrita la truppa dei ct italiani di molte nazionali del tiro a volo: l'oro di Atene nello skeet, Andrea Benelli è il tecnico di Cipro. Marcello Dradi dopo aver guidato l'India è ora il ct della Gran Bretagna che si prepara a Londra 2012.
 

Ma se molti di questi coach erano già affermati in Italia prima di passare in nazionali o club blasonati all’estero, non è questo il caso di Davide Sanguinetti. Lo spezzino, 38enne ex giocatore capace di raggiungere i quarti di finale a Wimbledon nel 1998 e arrivato fino al numero 42 del mondo, sarà il nuovo allenatore della russa Dinara Safina. La moscovita, ex n. 1 del Ranking WTA ma precipitata fino alla 117a posizione, terminato il suo rapporto di collaborazione con l'argentino Etlis, ha deciso di puntare sul tennista italiano per tentare la scalata alla classifica mondiale. Per Dinara Safina, al vertice del ranking per 25 settimane nel 2009, il cambio di guida tecnica arriva al termine di un 2010 difficile dal punto di vista dei risultati e degli infortuni. A Sanguinetti, già coach dell’americano Spadea e del giapponese Go Soeda, il compito tutt’altro che semplice di riportare la tennista russa al livello che più le compete.
 

La scelta di Davide Sanguinetti fa eco ad un’altra clamorosa (perché inaspettata) collaborazione tra Claudio Pistolesi e Robin Soderling. Il tecnico romano è stato nella sua lunga carriera il coach proprio di Davide Sanguinetti ma ha seguito anche Anna Smashnova, Ai Sugyama, Monica Seles, Takao Suzuki, Michael Berrer e Simone Bolelli. Sotto la guida di Claudio, tutti hanno raggiunto la loro migliore classifica. Era dai tempi di Riccardo Piatti che un italiano non ricopriva un ruolo così ambizioso e i frutti del lavoro di Pistolesi si sono visti fin dalle prime uscite nel 2011: primo titolo in Australia per lo svedese a Brisbane e ottavi di finale a Melbourne per la prima volta in carriera.
 

Se molti allenatori trovano all’estero terreno fertile nel quale investire le proprie conoscenze acquisite in tanti anni di esperienza sul campo, questo dato dovrebbe se non altro allarmare il nostro Paese che rischia di rimanere indietro nel progresso non solo sportivo ma culturale, tecnologico ed economico futuro.
 

Giacomo Fazio

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