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01/03/2011 17:51 CEST - WTA KUALA LUMPUR

Schiavone out con la Dokic

TENNIS - A Kuala Lumpur Francesca, testa di serie numero 1, spreca un'ottima occasione contro l'ex top-5: avanti un set ed un break, l'azzurra si disunisce dopo uno stop per pioggia e finisce per cedere 2-6 7-6 6-4, manifestando anche qualche fastidio alla caviglia destra. Esce anche la Brianti contro la Lertcheewakarn. Samuele Delpozzi

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Dopo la precoce sconfitta a Doha con la Peng, Francesca Schiavone si era detta bisognosa di riposo dopo la lunga trasferta australiana, ulteriormente appesantita dalla difficile appendice di Fed Cup di Hobart. Nonostante ciò, la milanese aveva deciso di accettare la wild card offertale dal torneo malese, un "International" da 220.000 dollari su cemento all'aperto, dove si presentava come prima favorita ed unica top-10 al via.
Il sorteggio le ha proposto la sempre enigmatica Jelena Dokic, ex numero 4 mondiale ancora capace di battere Safarova e Petrova back-to-back (a Parigi) così come di racimolare appena 4 games con la Pennetta (a Dubai). Un abbinamento non certo proibitivo, data l'incostanza dell'australiana, ma neppure dei più benevoli visto il campo di partecipazione non proprio stellare: ultima ammessa direttamente al main draw è stata infatti la Lertcheewakarn, appena 181° in classifica.

Venendo al match, l'azzurra si presentava con uno 0-2 sul groppone negli head-to-head, ma talmente datati (un decennio fa!) da essere catalogabili come preistoria. Da allora, l'acqua fluita sotto i ponti ha recato con sé l'esplosione parigina della Schiavo ed il parallelo declino di Jelena, talento cristallino rovinato dall'ennesimo padre padrone.
L'inizio sembra confermare l'abisso che attualmente separa le due in classifica (90 posti), con Francesca subito avanti di 2 break, 3-0 pesante. Arriva poi uno stop per pioggia che sembra donare sollievo alla Dokic – recuperato un break – ma la nostra numero 1 le strappa nuovamente il servizio nel nono gioco e chiude autorevolmente 6-2. Un ulteriore break di Francesca nel primo game del secondo sembra gettare le basi per un remake del match di Dubai con la Pennetta, dove l'australiana si era arresa con un duplice 6-2, ma un improvviso black out della nostra la riammette subito in partita. Da lì in avanti Jelena, seppur sempre in grave difficoltà al servizio (15 doppi falli alla fine), inizia a trovare fiducia nei suoi colpi piattissimi, che sempre più spesso sfrecciano all'interno delle righe. Sul 4-5, 30-40, la Schiavone annulla un set point al servizio e si rifugia al tie-break, che però si trasforma in un autentico recital della Dokic: un winner dopo l'altro, 7-1 e tutti a casa, anzi, al terzo.
Nella pausa tra un set e l'altro l'italiana si ferma per farsi medicare alla caviglia destra, abbondantemente fasciata dalla fisioterapista. Che non si tratti di un diversivo tattico lo dimostra ben presto la ridotta mobilità mostrata nel parziale decisivo... fatto che rende ancor più incomprensibile la scelta di giocare qui in Malesia. La Dokic in ogni caso ne approfitta a dovere, piazzando il break decisivo sul 2-2: l'ultimo sussulto della Schiavo arriva nel game seguente, quando si procura una palla del controbreak sul 30-40, ma sfumata l'occasione non resta che la resa per 6-4 al primo match point.

L'azzurra potrà ora ricaricare batterie e caviglia in vista dell'importante trasferta americana di Indian Wells e Miami, dove si assegneranno punti ben più pesanti di questi per la permanenza ai piani alti del ranking. La Dokic festeggia invece la prima vittoria contro una top-10 dopo oltre 7 anni: l'ultima era arrivata nell'ottobre 2003 a Zurigo, quando sconfisse in semifinale l'allora numero 1 del mondo Kim Clijsters. Altri tempi.

Piccolina anche l'italiana, le due giocatrici si scambiano subito il break ad inizio match. La thailandese assesta però il colpo decisivo nel quinto game, mantenendo il vantaggio fino al 6-4. Nel secondo è invece la parmense a scattare benissimo sul 3-0, si fa riavvicinare fino al 3-2 per poi infilare altri due break (6-2). La partenza a rilento nel terzo le costa probabilmente il match: scivolata sotto 0-3 pesante, Alberta recupera uno dei due break ma sull'1-3 subisce una controversa decisione arbitrale. Sul 30-30 infatti il rovescio incrociato dell'asiatica sembra finire largo, ma in assenza di chiamata il giudice di sedia non se la sente di decretare l'overrule: a nulla valgono le proteste dell'emiliana, che pur salvandosi sul primo break point deve comunque cedere la battuta. L'incontro di fatto finisce lì, con la Lertcheewakarn che si limita ad amministrare il vantaggio fino al 6-4 2-6 6-2 finale, siglato da un back lungo di risposta della Brianti sul terzo match point.
Peccato, era un'ottima opportunità per mettere fieno in cascina. Per l'Italia resta in gara la sola Maria Elena Camerin, sulla carta chiusa dal sorteggio contro la seconda favorita Marion Bartoli.

Risultati 1° turno:
Jelena Dokic (AUS) d. (1/WC) Francesca Schiavone (ITA) 26 76(1) 64
(5) Lucie Safarova (CZE) d. Zarina Diyas (KAZ) 75 61
(6) Ayumi Morita (JPN) d. Darya Kustova (BLR) 62 60
Zhang Shuai (CHN) d. Chang Kai-Chen (TPE) 64 67(3) 64
Noppawan Lertcheewakarn (THA) d. Alberta Brianti (ITA) 64 26 62
(WC) Urszula Radwanska (POL) d. Junri Namigata (JPN) 61 63

Samuele Delpozzi

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