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01/03/2011 11:48 CEST - VERSO LA COPPA DAVIS

Il debutto del Kazakistan

TENNIS- Dopo Serbia-India e Svezia-Russia, analizziamo due tra gli scontri più attesi: l’Argentina, opposta alla Romania, darà il via all’ennesima scalata nel tentativo di vincere la prima agognata insalatiera, mentre il Kazakistan degli “oriundi” farà il suo esordio nel World Group contro la Repubblica Ceca priva di Radek Stepanek. Claudio Maglieri

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Dite quello che volete, ma la Coppa Davis (per quanto bistrattata e, secondo alcuni, vetusta) è sempre una competizione ricca di fascino. Tutti la criticano, tutti scrivono fiumi di inchiostro sul perché sia un torneo da cambiare, tutti propongono nuove idee per rendere più appetibile il torneo, ma alla fine lei resta sempre al suo posto e continua ad avere un forte impatto su giocatori e pubblico. Nel weekend prenderanno ufficialmente il via gli incontri di primo turno del World Group: si tratta della prima tagliola per stabilire chi potrà continuare a sognare il titolo e succedere così alla Serbia (vincitrice tra il tripudio della folla nel 2010).

La parte "medio-alta" del tabellone propone Argentina-Romania e Repubblica Ceca-Kazakhstan: le vincenti dei due confronti si daranno battaglia nei quarti di finale, per poi sfidare potenzialmente, in semifinale, proprio la Serbia campionessa in carica.

ARGENTINA-ROMANIA (head to head 1-0 Argentina)
1981 quarti di finale: Argentina-Romania 3-2

A distanza di trent’anni le due formazioni tornano a darsi battaglia: nel 1981 l’Argentina di Clerc e Vilas superò la Romania nei quarti, riuscì poi ad arrampicarsi fino alla finale ma gli Stati Uniti di McEnroe e Tanner si rivelarono troppo forti e per l'albiceleste maturò un doloroso ko. Nel corso degli anni i sudamericani ci hanno provato ancora: nel 2006 e nel 2008 la squadra ha raggiunto di nuovo la finale ma prima la Russia e poi la Spagna hanno ricacciato in gola l’urlo di gioia dei tifosi argentini. L’insalatiera rappresenta per questo popolo una sorta di ossessione sportiva: gli argentini ci tengono da matti a conquistare il loro primo titolo nella coppa a squadra più prestigiosa del tennis ed in questo 2011 ci proveranno ancora a rompere il sortilegio. L’avversario del primo turno non sembra un ostacolo insormontabile: la Romania schiera una formazione di buoni giocatori, ma manca l’atleta di punta, colui in grado di rendere più incerta la sfida. Sulla carta l’Argentina parte decisamente favorita: innanzitutto potrà giocare davanti ai propri tifosi (il Parque Roca di Buenos Aires sa trasformarsi in una bolgia come pochi altri stadi), inoltre la squadra pare indubbiamente più competitiva di quella rumena. Il capitano Tito Vazquez non ha convocato Juan Martin Del Potro (reduce dal successo di Delray Beach) ma il team da lui scelto offre comunque molte garanzie: di David Nalbandian sappiamo praticamente tutto (il tennista poi si esalta tantissimo in Coppa Davis), Juan Monaco e Juan Ignacio Chela sono due ottimi singolaristi su cui si può fare affidamento (a loro si aggiunge Eduardo Schwank, che certamente verrà schierato in doppio). Monaco e Chela, inoltre, si trovano a meraviglia sulla terra rossa (la superficie su cui si disputerà l’incontro). Per farla breve, è difficile ipotizzare un ko dei sudamericani, in Coppa Davis tuttavia non si può mai dare nulla per scontato e la Romania è comunque formata da vecchie volpi del circuito: Victor Hanescu è un giocatore solido, Victor Crivoi ed Adrian Ungur sono entrambi tennisti da prendere con le molle mentre Horia Tecau è invece uno specialista del doppio e con Hanescu forma una buona coppia (i due hanno vinto da pochi giorni il titolo ad Acapulco). Bisognerà poi verificare le condizioni fisiche di Nalbandian: l’ex numero 3 al mondo potrebbe incontrare qualche difficoltà nel caso in cui i suoi match si dovessero allungare. Altro fattore da prendere in considerazione: nell’unico scontro tra i due numeri uno Nalbandian e Hanescu (ottavi Roland Garros 2005, quando la <Nalba> era al top) fu proprio il rumeno ad imporsi, con una grande affermazione in cinque set. In conclusione, l’Argentina non dovrebbe avere problemi ma la Romania non parte sconfitta in partenza.

ARGENTINA - ROMANIA
Estadio Parque Roca - Buenos Aires - terra battuta

ARGENTINA
David Nalbandian
Juan Monaco
Juan Ignacio Chela
Eduardo Schwank
Capitano: Modesto "Tito" Vazquez

ROMANIA
Victor Hanescu
Adrian Ungur
Victor Crivoi
Horia Tecau
Capitano: Andrei Pavel

REPUBBLICA CECA-KAZAKHSTAN (first meeting)
Certamente è una delle sfide più difficili da pronosticare. Il Kazakistan ha fatto parlare molto di sé negli ultimi tempi: nessuno dei giocatori schierati dal capitano Yegor Shaldunov è realmente kazako, tutti hanno deciso di indossare i colori del paese caucasico a seguito dei lauti ingaggi offerti loro dalla locale federazione tennistica. Un po’ come si fa nel calciomercato, la federazione ha “comprato” la nazionalità di alcuni giocatori dell’ex Unione Sovietica ed ha allestito una formazione temibile, in grado di fare sgambetti piuttosto importanti: nei playoff dello scorso anno, il Kazakhstan ha dilaniato con un durissimo 5-0 la Svizzera (priva di Federer), cogliendo la sua prima storica promozione nel World Group.
Sarà la Repubblica Ceca a testare le reali potenzialità della matricola terribile Kazakhstan: la truppa di Jaroslav Navratil è reduce dalla finale del 2009 e la semifinale del 2010, per cui in teoria parte favorita in questo confronto. Un altro fattore a vantaggio della Repubblica Ceca è il luogo scelto per ospitare l’evento: si giocherà all’interno dell’infuocata CEZ Arena di Ostrava, su una superficie molto rapida. A voler dare un giudizio frettoloso, la strada del Kazakistan sembrerebbe già sbarrata, ma in realtà non è esattamente cosi: la Repubblica Ceca non potrà contare su Radek Stepanek (giocatore fondamentale sia in singolo che in doppio), per cui le sorti della nazionale boema dipenderanno dalle lune di Tomas Berdych. Il finalista di Wimbledon, a meno di clamorosi imprevisti, porterà a casa entrambi i due singolari, ma bisognerà vedere cosa succederà nei restanti tre incontri. Jan Hajek, il secondo singolarista, è un giocatore discreto e nulla più, Vesely è il numero 1 del mondo junior (ha appena vinto l'Australian Open sia in singolo che in doppio), ma è del tutto nuovo a certi livelli, mentre Lukas Dlouhy ormai gioca solamente i tornei di doppio. Dall’altra parte c’è invece il Kazakhstan degli “oriundi”, dove non manca un pizzico di Italia: il numero uno Andrey Golubev si allena ormai da anni a Bra, parla con accento piemontese per cui possiamo considerarlo uno dei nostri. Mikhail Kukushkin, nato in Russia, è un giocatore piuttosto lunatico, spesso in campo passa il tempo a lamentarsi, ma la sua tecnica è sopraffina e quando è in giornata può fare molto male. Discorso pressoché identico per il russo (pardon, kazako) Evgeny Korolev, tennista monocorde in grado tuttavia di giocare in modo esplosivo. Yuri Schukin, con ogni probabilità, verrà utilizzato solamente in doppio: in Italia il giocatore è conosciuto, dato che negli ultimi anni ha sempre preso parte a diversi nostri tornei challenger. Insomma, pare davvero complicato sbilanciarsi: l’assenza di Stepanek è un fattore determinante in questo confronto, senza di lui i padroni di casa dovranno sudare le proverbiali sette camicie. Il Kazakhstan ha tutte le carte in regola per continuare nella sua scalata ai vertici del tennis a squadre.

REPUBBLICA CECA - KAZAKISTAN
CEZ Arena, Ostrava - Novacrylic Ultracushion System, indoor

REPUBBLICA CECA
Tomas Berdych
Jan Hajek
Jiri Vesely
Lukas Dlouhy
Capitano: Jaroslav Navratil

KAZAKISTAN
Andrey Golubev
Mikhail Kukushkin
Yuri Schukin
Evgeny Korolev
Capitano: Yegor Shaldunov

Claudio Maglieri

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