17/04/2011 13:29 CEST - FLASH

Murray in dubbio per Barcellona

Lo scozzese Andy Murray dopo l'ottima prestazione nel Master 1000 di Monte-Carlo, sconfitto solo al terzo dal sei volte vincitore del torneo Rafa Nadal, potrebbe esser costretto a dare forfait al torneo di Barcellona al via domani. La causa potrebbe essere l'infortunio al gomito che lo ha condizionato nel terzo e decisivo set della semifinale contro Rafa e che l'ha costretto a richiedere l'intervento del fisioterapista sul risultato di 3-0 in favore del maiorchino. "Sicuramente farò una risonanza magnetica, forse domani (oggi)," ha detto Murray. "A volte ho come l'impressione che un pezzo di osso si stacchi. Sembra peggio di quello che in realtà è. Ogni volta che lo piego, sento come un clic. È solo che lo sento contuso e per questo ho dovuto farmi un paio di infiltrazioni. È stato bello perché sono riuscito a giocare, ma mi sarebbe piaciuto finire il match giocando un po' meglio." Il numero 4 del mondo aveva iniziato ad accusare i primi sintomi dell'infortunio, già nel precedente match contro Frederico Gil. "Ieri all'inizio del secondo set ho sentito qualcosa, ma sono riuscito a giocare lo stesso," ha detto. "Questa mattina stavo palleggiando, in fase di riscaldamento andava bene. Poi sono andato a colpire qualche servizio, e non ho potuto servire." Murray è del parere che l'infortunio abbia in parte contribuito alla sua sconfitta con Nadal. "Quando si subisce un infortunio, a volte è difficile concentrarsi. Contro uno come lui, è necessario giocare ogni singolo punto, concentrato dalla prima all'ultima palla. Non si possono buttar via i game, sperando di aggrapparsi al proprio servizio. Bisogna mettergli pressione su ogni singolo punto." Il due volte finalista dell'Australian Open guarda, comunque, all'aspetto positivo della sconfitta. "Ho pensato di aver giocato una buona partita, ma penso di poter giocare meglio. È bello sapere di essere stato in grado di giocare ad un livello simile al suo sulla terra battuta. Per vincere contro di lui, bisogna giocare ad un livello simile per tre ore mezza, quattro ore. Le partite che lui ha perso sulla terra negli ultimi anni sono state normalmente partite lunghe. C'è un motivo se lui è il miglior giocatore del mondo."

Stefano Pentagallo