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01/05/2011 20:22 CEST - WTA Barcellona

Il poker di Roberta Vinci

TENNIS - Terzo successo consecutivo a Barcellona per le nostre ragazze. La Vinci bissa il successo del 2009 e supera in tre sets la possente giocatrice ceka Hradecka con il punteggio di 4-6 6-2 6-2 in un'ora e quarantuno minuti. Per lei è il quarto titolo WTA in carriera. All'Estoril vince la Medina Garrigues che surclassa la Barrois (6-1 6-2). Stefano Tarantino

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Ad una settimana di distanza dal trionfo di Alberta Brianti nel torneo di Fes in Marocco, le nostre ragazze replicano immediatamente grazie a Robertina Vinci, che dopo un inizio di 2011 alquanto altalenante raccoglie al termine di una fantastica settimana la sua seconda vittoria al torneo di Barcellona (quarto titolo nel circuito). Se consideriamo che la stessa giocatrice l'anno scorso era stata battuta in finale sempre in questo torneo dall'altra azzurra Francesca Schiavone, dobbiamo pensare che la Vinci si trovi meglio in Spagna che in qualsiasi altra parte del mondo.

La prova di Roberta è stata fantastica ed è da sottolineare per tutta una serie di motivi.

Innanzitutto perchè dall'altra parte della rete c' era una Lucie Hradecka che da un po' di tempo a questa parte sta esprimendo il suo miglior tennis (25 vittorie e 7 sconfitte in questo 2011, anche se molte nelle qualificazioni dei vari tornei disputati) .

Molto dimagrita rispetto all'anno scorso (quando chi scrive l'aveva ammirata nello scontro di Fed Cup contro le nostre ragazze), la giocatrice ceka sfodera con più scioltezza i suoi colpi potenti ed oltretutto se in giornata (come accaduto oggi nel primo set) piazza dei servizi a velocità non inferiori ai 190 orari che difficilmente le sue avversarie riescono a fronteggiare.

Inoltre la Hradecka era arrivata all'atto finale del torneo di Barcellona senza perdere nemmeno un set e travolgendo per strada giocatrici come l'argentina Dulko e la nostra Errani che forse non saranno il massimo della prestanza fisica ma che di solito sono dure a mollare.

C'è poi da considerare che la Vinci aveva giocato ieri il match più duro di tutto il torneo battendo solo al terzo set la giovane giocatrice spagnola Pous Tio che l'aveva impegnata per oltre due ore e quarantacinque minuti.

Insomma la finale di oggi non sarebbe stata sicuramente una passeggiata di salute, ma la fantasia, la caparbietà, l'enorme varietà di colpi di Roberta alla fine hanno letteralmente smontato la macchina da guerra della sua avversaria che è stata costretta ad alzare bandiera bianca.

Il primo set è stato molto equilibrato e stranamente (per un match femminile) dominato dai servizi. Il leit motiv del match era presto identificato, mentre la Hardecka non appena aveva la possibilità cercava di chiudere con le sue improvvise e potenti accelerazioni (la ceca tira sia diritto che rovescio bimani), la Vinci cercava di farla muovere per il campo, di risponderle molto profondo, di arrotarle i colpi.

Roberta era soprattutto brava ,quando non entrava la prima, a tirare con la seconda dei kick molto angolati sui quali la sua avversaria faceva molta fatica a colpire la palla, mandandola il più delle volte in rete.

Tutto regolare sino al 3-2, poi nel sesto gioco con al servizio la Vinci si arrivava ai vantaggi, ma Roberta con un gran lob e con un servizio vincente teneva la battuta.

Nel game seguente la sua avversaria concedeva la prima palla break del match (brava la Vinci a venirsi a prendere il punto a rete), ma riusciva ad annullarla grazie ad un gratuito di diritto dell'italiana e con un servizio vincente andava poi sul 4-3.

Il game cruciale era il decimo, quando sul 30 pari la Hradecka tirava due sassate incredibili con le quali portava a casa il primo set.
Al cambio di campo Roberta chiamava il suo coach al quale confessava la sua grande difficoltà nella risposta e soprattutto nel fronteggiare le bordate della sua avversaria (soprattutto di diritto). Coach Cino le diceva di stare tranquilla, di non aspettare troppo l'errore dell'avversaria, di venire avanti quando possibile e soprattutto di essere molto aggressiva sulla seconda della Hradecka, altrimenti la sua avversaria avrebbe continuato ad avere molta fiducia nel servizio sapendo di non rischiare nel caso non fosse entrata la prima.

Potenza del messaggio,la Hradecka parte al servizio nel secondo set e va 40-15. Poi commette due clamorosi doppi falli consecutivi, sembra scoraggiarsi (di cosa non si capisce visto che aveva appena vinto il primo set) e sui due punti successivi commette un gratuito di rovescio e subisce la prima (finalmente) risposta aggressiva di diritto incrociato dell'azzurra.

Ma sarebbe troppo facile pensare che il match stia girando ed infatti arriva subito il controbreak. Roberta cerca di essere aggressiva e di venire a rete, ma commette un gratuito di diritto, viene passata di rovescio su una discesa a rete e con un doppio fallo cede il turno all'avversaria.

Nel quinto gioco però la Hradecka fa dei disastri incredibili, due gran risposte di Roberta e due gratuiti danno il break a zero all'azzurra che inizia a prendere fiducia.

Infatti la Vinci tiene tranquillamente il game seguente, inizia ad usare sistematicamente anche la palla corta, muove con una certa facilità la sua avversaria che barcolla e che cede nuovamente la battuta con l'ennesimo gratuito. Roberta non si fa pregare e al cambio di campo dopo che la sua avversaria ha chiesto l'aiuto del coach, con gran sicurezza tiene il servizio e porta a casa il secondo set con il punteggio di 6-2.

La Vinci chiama di nuovo il suo coach, che le ripete di star tranquilla, di non aver timore dei colpi della sua avversaria, perché è vero che sono molto potenti ma è anche vero che la Hradecka sta iniziando a sbagliare l'impossibile e che in difesa non sa proprio giocare. Quindi Roberta deve utilizzare sempre la stessa tattica, molte variazioni, rovescio in back quando possibile, discese a rete e aggressività sulla seconda di servizio dell'avversaria.

La Vinci ora la lezione l'ha imparata, Hradecka al servizio, due gratuiti della ceca, gran risposta di diritto di Roberta, altro gratuito della sua avversaria e subito break.

La tarantina ormai è in palla, scambio estenuante da fondo campo e l'azzurra si inventa una palla corta di rovescio vincente. Con un servizio vincente si va sul 2-0, poi con la ceca al servizio altro game combattutissimo. Con un doppio fallo dell'avversaria ed un'altra gran palla corta Roberta ha una prima occasione per andare 3-0, ma la Hardecka si vuole giocare il tutto per tutto e con una grande accelerazione di diritto annulla l'opportunità.

Altra accelerazione vincente e palla dell'1-2, ma con un gratuito della ceca si torna in parità e sull'ennesima palla corta di Roberta la Hradecka goffamente si incarta e manda la palla (sulla quale sembrava essere arrivata abbastanza comoda) in rete. Poi gran diritto di Roberta e con il doppio break di vantaggio (3-0) si veleggia verso la vittoria.

La Hardecka prova una reazione e dal 4-0 si riporta sotto 4-2, ma Roberta, che giustamente ha rifiatato, ritorna a giocare come sa, ancora break per il 5-2 ed all'ottavo gioco nonostante parta da 0-30 ed annulli poi una palla break, alla prima occasione chiude il match e porta a casa il quarto titolo della sua carriera.

Contentissima a fine gara Roberta ringraziava il pubblico locale, ormai affezionato alla nostra giocatrice: “Parlo in italiano tanto è lo stesso, mi trovo sempre molto bene in questo torneo e mi riesce sempre di giocare al meglio. Ormai sono di casa, ci rivediamo sicuramente l'anno prossimo”.

Due parole infine sulla Hradecka. La giocatrice ceka sembra ora a posto fisicamente è sulla terra battuta può rappresentare una mina vagante, le resta da lavorare sugli spostamenti, soprattutto quelli laterali e deve soprattutto imparare ad essere più costante mentalmente. Scoraggiarsi alle prime difficoltà o intoppi (come accaduto dalla metà del secondo set in poi) non le farà fare molta strada, ma il potenziale per fare bene c'è.

All'Estoril invece facile vittoria della spagnola Medina Garrigues sulla tedesca Barrois.

Entrambe le giocatrici erano arrivate in finale senza nemmeno perdere un set, ma mentre per la Garrigues era la sedicesima partecipazione ad una finale WTA (nove le vittorie), per la tedesca oramai ventinovenne si trattava appena della seconda finale (solo una finale l'anno scorso a Strasburgo).

Insomma sembrava la volta buona per la Barrois, oltretutto reduce dal buon quarto di finale al torneo della scorsa settimana di Stoccarda.

Niente da fare, la tedesca si è sciolta come neve al sole, 6-1 il primo set per la spagnola, subito avanti di un break anche nel secondo set. La Barrois rientrava in partita sul 2-3, poi però la pioggia causava un'interruzione del gioco.

Al rientro in campo la Medina Garrigues si faceva trovare più pronta, tre giochi di fila e decima vittoria nel circuito. Punteggio finale 6-1 6-2 in appena 55 minuti di gioco effettivi.
 

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Stefano Tarantino

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