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26/06/2011 23:37 CEST - Wimbledon

Delusione Schiavone

TENNIS - Perché la sua sconfitta brucia più di quella della Pennetta. Un servizio deficitario. Ma sono stati i nervi a tradire Francesca, mancata contro una Paszek piuttosto modesta. Bene invece Flavia, vicina agli ottavi contro un'ottima Bartoli. Federer, Nadal, Gasquet e Berdych non hanno perso un set. Così anche cinque ragazze. Da Wimbledon, Ubaldo Scanagatta

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WIMBLEDON - E’ triste, molto triste, non sforare nella seconda settimana di uno Slam. Di 12 rappresentanti italiani non ce l’ha fatta nessuno, mentre 19 Paesi almeno un giocatore o una giocatrice negli ottavi ce l’hanno portato. Francia e Russia ne hanno quattro.

Triste soprattutto quando si pensa a come hanno perso le due “punte” del nostro team, Flavia Pennetta e Francesca Schiavone, in quel campo n.12 che è già stato prontamente ribattezzato “Il Cimitero delle Italiane, “Italians Graveyard”, sulla falsariga del vecchio “court n.2” che era diventato “the Champions Graveyard” dopo tante sconfitte dei favoriti, Nastase con Lejus, Connors con Curren, Sampras con Bastl, McEnroe con uno dei gemelli Gullikson, e tanti altri (a voi lettori il compito di ricordarne alcuni…qui si parrà vostra nobilitate!).

Su quello stesso maledetto campo 12 aveva perso anche un anno fa Flavia dalla Zakopalova.

Per non rattristarvi troppo vi confermo che Flavia Pennetta si consolerà andando in Argentina al matrimonio di Gisela Dulko _ si sposa il con il calciatore del Real Madrid (ed ex Boca Junior) Fernando Gago _ e che il 3 dicembre le due sorelle Williams, se staranno bene, giocheranno al Forum di Assago-Milano contro Flavia e Francesca una finale apparentemente “finta” di Fed Cup, ma forse più vera delle due precedenti.

Oggi le sconfitte azzurre bruciano perché sono arrivate nel modo più crudele. Flavia Pennetta ha perduto 9-7 al terzo con la Bartoli (n.9 del mondo) dopo essere stata tre volte a due punti dal match sul 5-3 per lei nel set decisivo. Francesca Schiavone è stata sconfitta 11-9 al terzo dalla Paszek (n.80) cedendo gli ultimi tre turni di servizio, due quando serviva per il match che se vittorioso l’avrebbe portata in ottavi contro la russa Ksenia Pervak n.89…Che clamorosa occasione perduta per conquistare per la seconda volta i quarti nei Championships!

Francesca è stata una volta a due punti dalla vittoria, sull’8-7 (subito dopo il cambio palle, che di solito dovrebbe favorire chi batte…altrimenti perché mai i giocatori sceglierebbero sempre la palla più nuova quando ne prendono tre e anche quattro in mano prima di battere?), ma ha mancato occasioni a ripetizione fin da venerdì sera quando era stata avanti 6-3 con la palla-game del 5-2. Oggi è stata lei ad annullare due palle del 5-2, ma una volta raggiunta la Paszek sul 4 pari avrebbe potuto strapparle il servizio e invece si è fatta sfuggire quelle opportunità in modo ingenuo, quasi fosse una tennista inesperta e non una giocatrice di 31 anni.

La differenza tra le due partite perse, al di là dello stesso campo maledetto in cui hanno perduto e il risultato molto simile, al di là del fatto che entrambe le avversarie hanno il papà come coach _ che abbia ragione papà Giorgi quando ha detto che non ha trovato nessun coahc decente e allora tanto vale che lo faccia io? _ è che Flavia ha giocato benissimo, come non le capitava da tempo, e Francesca malissimo…come non le capitava da tempo.

“La mia peggior partite in uno Slam dal millenovecento e…..” ha trovato modo di sorridere amaro Francesca senza averne alcuna voglia, ma dopo che si era sbloccata un po’, alla settima o ottava domanda.

La prima, che le ho fatto io e non ricordo neppure qual è, è stata preceduta da un lungo silenzio. Nessuno si sentiva di rompere il ghiaccio. La maschera di Francesca, da funerale, avrebbe intimidito chiunque.

L’audio della sua conferenza stampa vi consentirà di captarne l’atmosfera. Non c’è dubbio che _ anche se due anni fa lei ha raggiunto qui i quarti _ l’erba disinnesca diverse delle sue armi predilette: i topponi (o frulloni come li chiama lei) di dritto non rimbalzano alti come sulla terra rossa o sul cemento. E gli slices di rovescio sono efficaci quando sono lungolinea, ma non tanto in cross (dove lei preferisce tirarli).

Avrebbe dovuto giocare più palle corte, ma oggi la sua mano non era sensibile come in altri giorni. A rete ha quasi sempre fatto il punto, ma è difficile venirci spesso quando il servizio non ti sorregge.

Probabilmente Francesca si è innervosita quando si è resa conto che il servizio proprio non l’assisteva. Metteva una sola prima su due, esattamente il 50 per cento e sulla seconda, debolissima e quasi sempre sul rovescio della Paszek ha fatto appena un punto su tre. “Sull’erba se servi male non vai avanti…”.

Ben dieci volte la Paszek è riuscita a strapparle il servizio su 15 turni di battuta! L’austriaca ha conquistato 20 pallebreak, un’esagerazione che la dice lunga su come ha servito Francesca al d là dei 3 aces mal bilanciati dai 10 doppi falli.

Se la Paszek avesse giocato in modo incredibile capirei, ma l’austriaca aveva una seconda palla ridicola, 60/65 miglia orarie spesso alta e corta, quindi attaccabilissima.

Talmente attaccabile che Francesca ha provato a giocarle anche una smorzate direttamente sulla risposta. Ma Francesca era nervosa, troppo nervosa: altrimenti non avrebbe detto sul 5 pari “Non ce la faccio più” _ quand’era in campo dal 2-3 e aveva quindi giocato 5 games appena _ non avrebbe gridato “Mi sono rotta i co….”, di lì a poco, e poi un “Tua sorella!!!” alla giudice di linea che le aveva chiamato il fallo di piede (che aveva fatto, perché ero sulla stessa linea e l’avevo visto anch’io).

Se non fosse stata eccessivamente nervosa non avrebbe perso, sul 9 a 8 per lei, 12 degli ultimi 14 punti senza che la sua avversaria facesse cose mirabolanti.

La testa, i nervi _ si sa _ sono più importanti dei colpi nel tennis _ e oggi Francesca non c’era con la testa.

Non ha quasi nulla da rimproverarsi invece Flavia, anche se un rigore (a porta vuota) di dritto sul 7 pari vantaggio pari _ dopo una pallabreak mancata_ a seguito del quale si è lasciata andare in ginocchio sull’erba, le è costato un game risultato poi decisivo, il penultimo. Avrebbe avuto anche la palla dell’8 pari, invano.

Ma la sua è stata una partita bellissima, incoraggiante davvero se si pensa che giocava con una tennista n.9 del mondo, ex finalista qui, semifinalista all’ultimo Roland Garros e vittoriosa a Eastbourne la settimana scorsa.

Era dall’Australia che non avevo più visto la “Penna” giocare così bene. E’ sulla buona strada, insomma, per tornare su.

Marion Bartoli ha detto: "Se anche avessi perso la partita non avrei pensato di aver giocato male, anzi è stato forse uno dei migliori match che ho giocato qui. Nemmeno a Wimbledon 2007 (quando giunse in finale; n.di UBS) credo di aver giocato così. Abbiamo giocato benissimo entrambe. Flavia è una tennista di talento e può giocare bene dappertutto: ricordo che giocò un match eccellente contro Maria Sharapova qui nel 2006...abbiamo giocato punti straordinari"

Si era visto ad un certo punto papà Bartoli prendere su borse e borsoni e abbandonare il campo n.12,ma non si era capito che era stata Marion a cacciarli via: "Ero così stanca ed esaustache dovevo esprimere le mie emozioni in qualche modo...non ce l'avevo con loro ...li ho visti dopo il match e hanno capito. Dovevo liberarmi dalla frustrazione per aver perso il primo set, avrei potuto rompere una racchetta ecco...Non faccio mai cose simili..loro hanno capito e se ne sono andati, non  ricordo esattamente cosa ho detto (ha alzato un dito, ho visto poi in un filmato; n.di UBS) dopo 3 ore e mezzo di partita...ma avrei potuto fare anche qualcos'altro stupido...Papà ha visto il resto della partita in tv e mi ha detto che non mi aveva mai visto giocare così bene a Wimbledon...e che era davvero orgoglioso di me. Sapete che quando sono rientrata negli spogliatoi mi sono dovuta sedere per 5 minuti perchè non vedevo più chiaro, mi si era appannata la vista...comunque con i miei genitori siamo una squadra, non sarebbe una buona soluzione cacciarli via ad ogni match..."

Ma, vicende italiane a parte, la giornata odierna va ricordata per la vittoria del giovane Tomic sull’indisposto Soiderling, del “vecchio” Malisse (qui semifimalista nel 2002, sconfitto da Nalbandian…quando gli si scoprirono i problemi cardiaci), per la facilità con cui Federer ha disposto di una sua antica “bestia nera”, Nalbandian, per la capacità di Nadal di fare sempre i punti importanti quando arriva il momento (7-6, 7-6,6-0 a Muller), nel ritorno ad alti livelli di Del Potro (anche se il “periodista” argentino più famoso Guillermo Salatino di cui potete ascoltare l’audio dice che è al settanta-ottanta per cento e che vede favorito Nadal nel match di ottavi più atteso insieme al Murray-Gasquet), nella discreta forma palesata contro il ritrovato Baghdatis da Djokovic (che comunque sull’erba pare un tantino al di sotto rispetto al Djokovic sul cemento) e fra le donne, nei progressi di Serena Williams, assai più convincente con la Kirilenko che non nei primi due turni.

Quattro uomini non hanno perso un set: Federer, Nadal, Berdych, Gasquet. Fra le donne hanno la fedina penale immacolata in cinque, Wozniacki, Sharapova, Petrova, Kvitova e Pironkova. Alla William Hill Federer stamani veniva pagato a due e mezzo, Nadal a 3, Djokovic a 4, Murray a 5, e Berdyck a 40! Le donne vedevano Sharapova a 3 come Serena e la Kvitova a 4, mentre Venus era a 6, la Wozniacki a 12.

Delle prime otto teste di serie la più alta a saltare è stata Soderling n.5 e poi la n.8 Roddick.

Delle prime otto donne sono saltate la n.2 Zvonareva, la n.3 Li Na, la n.6 Schiavone.,

42.866 spettatori oggi. 252.456 spettatori in totale nella prima settimana del torneo.

Ubaldo Scanagatta

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