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29/06/2011 23:37 CEST - STORIE ITALIANE

Genova da Federer...ai lucchetti!

TENNIS – Incredibile vicenda al Centro Tecnico di Valletta Cambiaso, già sede di Italia-Svizzera di Davis. La FIT vuole dismettere il Centro diretto da Leonardo Caperchi (ex coach di Gaudenzi e Fognini), che secondo i responsabili del Centro funzionava ottimamente. Dopo un mese di trattative, la decisione shock: cambiate le serrature al club e niente più lezioni dalle 12 alle 20! Riccardo Bisti

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Nel settembre del 2009 fu la sede di Italia-Svizzera di Coppa Davis. Oggi Valletta Cambiaso è un luogo fantasma dove ben 247 ragazzi non possono più allenarsi. Se pensate che sia la solita faccenda locale e state per chiudere la pagina, beh, non fatelo. Perché questa vicenda, oltre ad avere implicazioni su scala nazionale, è paradigmatica. E' successa a Genova, ma non si può escludere che possa succedere anche altrove. Noi proviamo a raccontarvela. Il Centro Tecnico di Valletta Cambiaso si trova a Genova, in località Albaro. E’ immerso nel verde, a due passi dal lungomare. Ed ospita uno dei pochissimi stadi permanenti di tennis che ci sono in Italia. Una bella arena in grado di accogliere circa 3.000 spettatori e che in settembre è teatro di un bel challenger da 85.000 euro di montepremi, uno dei più ricchi d’Italia. Un torneo che l’anno scorso vide quattro italiani in semifinale (Fognini, Starace, Seppi, Bolelli) e che vide il trionfo – il secondo – proprio di Fognini, che sui campi di Valletta è transitato da ragazzo. Un torneo con uno sponsor di prestigio come AON e che quest’anno si avvarrà, alla direzione, di un professionista coi fiocchi come Giorgio Tarantola. Ma questa è un’altra storia.

I Centri Tecnici Periferici
Quella che vi raccontiamo, invece, è meno edificante. Una storia che lunedì 27 giugno ha avuto un epilogo incredibile: Secondo il racconto del Secolo XIX di oggi, gli operai si sono presentati a Valletta, su ordine della FIT, e hanno cambiato le serrature dell’impianto. Dalle 12 alle 20, a Valletta non si gioca più. Vale la pena fare un passo indietro. Valletta Cambiaso è (era?) uno dei 23 Centri Tecnici Periferici scelti lo scorso anno dalla FIT per dare il via a un processo di decentramento del Settore Tecnico: l'obiettivo è non far gravare tutto su Tirrenia e dare la possibilità ai ragazzi di crescere senza essere sradicati dal proprio ambiente. Il programma prevede(va?), con cadenza settimanale (o bisettimanale), delle speciali sessioni di allenamento alla presenza dei tecnici federali di macroarea, i quali verificavano costantemente i progressi dei ragazzi. Come è giusto che sia, per entrare a far parte di questa elite, i Centri dovevano rispettare determinati requisiti sul piano delle strutture. Genova, ovviamente, è (era?) tra i club di punta. Non solo per le strutture (con i nostri occhi abbiamo visto migliorie e restrutturazioni), ma per la presenza di un coach di livello internazionale come Leonardo Caperchi. Si, proprio quello che ha seguito Andrea Gaudenzi negli ultimi anni di carriera e che ha contribuito alla crescita di Fabio Fognini e Gianluca Naso, seguiti dai 14 ai 20 anni di età. Abbandonate temporaneamente le ambizioni di coach internazionale, Caperchi progetta(va?) di creare dei buoni giocatori dopo averli presi da ragazzini.

Dismissione e dimissioni
Il progetto Valletta sembrava andare a gonfie vele, anche con la collaborazione del Tecnico Federale Matteo Evani, che settimanalmente si recava in loco per lo svolgimento del programma Centri Periferici di cui parlavamo qualche riga fa. Tutto è cambiato quando a inizio aprile Angelo Binaghi, presidente FIT, ha indetto una riunione alla presenza di tutti i club della città. Nel corso della riunione, Binaghi ha informato che la FIT aveva intenzione di dismettere il Centro ma che auspicava un accordo tra i club della zona per dare continuità al progetto. I motivi del disimpegno federale non si conoscono. Da Genova ci assicurano che non si tratta di ragioni economiche, poiché il bilancio del Centro era in pareggio e dunque Valletta non costituiva una spesa per la FIT. Lo ha scritto lo stesso Ceppellini in un suo intervento sul sito "Spazio Tennis", affermando che fino ad agosto 2010 il Centro era gestito dal Comitato con bilanci "assolutamente trasparenti e mai in passivo". Ad ogni modo, la società “Janua Sport” ha preso atto delle richieste di Binaghi e ha varato un programma che prevedeva sostanzialmente tre punti:
1) Ulteriori interventi di restrutturazione dell’impianto.
2) Prosecuzione dell’indirizzo tecnico sotto la guida di Leonardo Caperchi.
3) Apertura ai circoli genovesi interessati ad aderire al progetto.
L’opzione sembrava accontentare tutti. Mancava solo l’approvazione presidenziale, che non è arrivata. Si è così scatenato un terremoto dirigenziale. Il Presidente del Comitato Regionale Ligure Roberto Figura ha presentato le sue dimissioni, seguito a ruota dai cinque consiglieri. Il Comitato Regionale, dunque, si è trovato improvvisamente allo sbando (la FIT ha nominato il commissario Antonio Mariani, già presidente del Comitato Lombardo, e il vicecommissario Franco Delbecchi) Ancor più clamorose le dimissioni di Federico Ceppellini, ex presidente del Comitato Ligure e Consigliere Nazionale FIT, di cui nemmeno la stessa FIT ha dato notizia. Consultando il sito federale, infatti, Ceppellini risulta ancora al suo posto. La ragione di questi gesti sarebbe spiegabile nel desiderio di avere certezze per il futuro di Valletta in vista della stagione 2011-2012.

L’ordine di chiudere
Certezze non ne sono arrivate, ed anzi c’è stato un estenuante tira e molla in cui le vittime sarebbero numerose. Lo staff guidato da Caperchi (circa 15 persone tra maestri e preparatori atletici), oggi terribilmente incerto sul futuro, ma soprattutto i 247 allievi del Centro Tecnico (tra cui alcuni di interesse nazionale: vale la pena ricordare che, con 18 elementi, la Liguria è la terza regione in Italia per numero di allievi di interesse nazionale, superata soltanto dalla Sicilia con 23 e dalla Lombardia con 20, regioni che però hanno un bacino umano ben superiore). Intimoriti dalla piega presa dalla situazione, i genitori degli allievi si sono costituiti in una sorta di comitato ed hanno inviato una lettera aperta ad alcuni organi di stampa in cui denunciavano la situazione. A parte tante discussioni, la situazione non si è evoluta se non per una voce di corridoio secondo cui ci sarebbe stato un colloquio tra Binaghi e Stefano Anzalone, Assessore allo Sport del Comune di Genova (il Comune è il proprietario della struttura e l'aveva data in concessione trentennale al Comitato Regionale alla cifra di 15.000 euro l’anno), in cui il Presidente FIT avrebbe comunicato che la Federazione stava tornando sui suoi passi e che avrebbe continuato a occuparsi di Valletta. E invece, su indicazione del Vice Commissario Franco Delbecchi (ex presidente del CRL), il quale, secondo quanto riportato dal Secolo XIX, ha soltanto “Eseguito gli ordini provenienti da Roma”, ieri sono state cambiate le serrature e a Valletta non si può più mettere piede. Costernato Caperchi, costernati i ragazzi e costernati i genitori. Una storia incredibile, piena di perché. Perché la Federazione non vuole più avere a che fare con un Centro che funzionava bene, con un Tecnico di livello e nella piena soddisfazione dei ragazzi e dei loro genitori? Perché alla FIT non va bene il progetto presentato da Janua Sport, a quanto pare condiviso dagli attori in ballo, Comune compreso? In attesa di trovare, o almeno provare a trovare qualche risposta a questi interrogativi, informiamo che Leonardo Caperchi e il suo Staff ha trovato provvisoriamente “rifugio” presso il Tennis Club Le Palme di Genova dove, almeno per il momento, il progetto tecnico va avanti. Ma non si sa fino a quando.

In merito alla vicenda, naturalmente, Ubitennis è pronto a pubblicare eventuali repliche e / o precisazioni da parte della Federazione Italiana Tennis.

Riccardo Bisti

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