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15/08/2011 01:01 CEST - LONDRA 2012

Da Roger a Serena
"la febbre dell'oro"

TENNIS - Federer e la Williams stanno già pianificando uno dei traguardi del 2012: la vittoria nei giochi olimpici londinesi. Lo svizzero vuole convincere la Hingis a giocare il doppio misto per tentare in un'incredibile tripletta sull'erba di Wimbledon. Serena giocherà in Fed Cup nel 2012 e pur non avendo disputato match nel quadriennio olimpico chiederà una deroga all'Itf. Giacomo Fazio

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E’ diventato uno degli argomenti del momento: in prossimità dei giochi olimpici il mondo del tennis si riscopre interessato alla competizione dei cinque anelli. La possibilità di partecipare ad un evento unico, per alcuni irrepetibile, affascina i tennisti che in questi giorni si stanno affrettando a cercare compagni o a comunicare alla propria federazione di voler partecipare a qualsiasi competizione pur di prendere parte alle Olimpiadi di Londra 2012. Serena Williams è solo l’ultima in ordine cronologico che ha manifestato la sua intenzione di competere per il team statunitense in Fed Cup, cosa che non fa dal 2007. La regola vuole che le giocatrici/giocatori giochino in Fed Cup/Coppa Davis in almeno due anni nel quadriennio olimpico (cioè dal 2009 al 2012) ma l’ultima presenza nella nazionale statunitense risale a prima delle Olimpiadi cinesi.
 

La Williams e la US Tennis Association sperano che la federazione internazionale modifichi la regola e permetta a Serena di giocare, considerando anche il lungo infortunio che le ha impedito di giocare a tennis per quasi dodici mesi. In una dichiarazione post-match durante gli Open del Canada la più giovane delle sorelle di Compton ha espresso tutto il suo desiderio di tornare in nazionale: "voglio giocare per gli Stati Uniti nel 2012 e non vedo l’ora di aiutare il mio paese a ritornare nel Gruppo Mondiale." Gli Stati Uniti sfideranno la Bielorussia il 4-5 febbraio e la squadra vincitrice giocherà uno spareggio nel mese di aprile per passare nel World Group e competere per il titolo nel 2013. Ma cosa spinge la Williams a fare di tutto pur di partecipare ad una competizione che nel tennis viene considerata minore?

Nel palmares di Serena manca proprio la medaglia d’oro in singolare dopo aver vinto qualsiasi cosa sul circuito Wta: 13 Slam in singolo, 12 in doppio con Venus e 2 misti con Mirnyi, 2 Tour Championships e 1 Fed cup nel 1999. A dire il vero l’ex numero 1 del mondo vanta già due ori con la sorella a Pechino e Sydney ma a differenza di Venus non è riuscita ad acciuffare il metallo più prezioso in singolo. Sono quattro le americane che hanno vinto l’oro: Helen Wills nel 1924 a Parigi, Jennifer Capriati nel 1992 a Barcellona, Lindsay Davenport nel 1996 ad Atlanta e Venus Williams nel 2000 a Sydney. Un trofeo minore (forse) ma che permetterebbe di chiudere il cerchio di una carriera straordinaria ad una delle atlete più forti della storia del tennis.

La sensazione è che un eccezione venga fatta anche se l’ultima parola spetta all’ITF. Ma poi a quel punto come si comporterebbero con Martina Hingis o con tutti i giocatori/giocatrici che si trovano nella medesima situazione? La giustificazione sarà probabilmente l’infortunio dell’americana che ne ha limitato l’attività. Il caso della svizzera è ancora più complesso perché addirittura non ha classifica dopo il ritiro e la sospensione per l’uso di cocaina nel 2007. Federer pare stia facendo di tutto per convincere la connazionale a partecipare con lui. Anche il numero 3 del mondo come la Williams vuole aggiungere nella propria bacheca l’oro in singolare a Londra dopo la vittoria con Wawrinka a Pechino. L’obiettivo dello svizzero sarebbe ancora più ambizioso: tre ori nelle tre discipline sulla superficie che lo ha reso grande, l’erba di Wimbledon. Ed è per questo che vuole accanto a se Martina che in carriera si è aggiudicata 9 titoli negli Slam in doppio e che sta vincendo tutto in questa stagione con Lindsay Davenport nel torneo delle leggende. Roger non è convinto di Timea Bacsinszky né tanto meno della Voegele, a quel punto proverebbe a contattare la Schnyder.

La ricerca della gloria, per entrare a far parte dell’Olimpo nella gara dei cinque cerchi, sembra assediare questi due grandi campioni che probabilmente si sono ispirati al motto dei Giochi olimpici “Citius, altius, fortius”, ovvero "più veloce, più alto, più forte". In realtà dovrebbero basarsi su un altro detto, non ufficiale ma non meno importante, una famosa frase di Pierre De Coubertin: "l'importante non è vincere ma partecipare".
 

Giacomo Fazio

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Extrait tiré de: On This Day in Tennis History di Randy Walker

Ipse dixit

« Elle parle comme si elle été Serena Williams. Elle a le droit de dire ce qu'elle veut. Je ne suis pas vraiment concentré sur Bartoli. Elle n'est pas ma plus grande rivale ou quelqu'une que je regarde ou que je suis effrayé de rencontrer. Elle est juste une des joueuse du circuit, pas un grand nom, ou quelqu'une qui fait les grands résultats ou les affiches dans le tennis. »

Jelena Jankovic.
Marion Bartoli avait répondu au journaliste qui lui demandait qui elle aurait préféré rencontrer au match suivant: «Jankovic: je la bat toujours»

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