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15/08/2011 00:29 CEST - L'analisi

Tutti impreparati tranne Novak

TENNIS - La prima vera tappa della stagione sul cemento nord-americano ha evidenziato la difficoltà dei top-players a trovare la miglior forma e i risultati dopo lo stop. Unica eccezione il serbo, che pare non voglia fermarsi in quella che sta diventando una delle migliori stagioni di sempre. Italiani sfortunati ma devono migliorare la classifica. Serena Williams quando vuole domina. Rino Tommasi

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Le due tappe dell’estate americana hanno fornito indicazioni contraddittorie nei due settori (maschile e femminile) del grande tennis.
Gli uomini hanno denunciato, con la sola eccezione di Novak Djokovic una generale difficoltà a ritrovare la migliore condizione dopo la sosta che tradizionalmente segue il torneo di Wimbledon.

Di fronte ad una grande regolarità di risultati nella prima parte della stagione il torneo di Montreal ha registrato una serie di mezze sorprese nel senso che i favoriti se la sono cavata abbastanza bene nei primi turni anche se non è mancata la sorpresa più clamorosa sotto forma della sconfitta subita da Rafael Nadal di fronte al croato Ivan Dodig.


Clamorosa nella sostanza perché nella carriera di Nadal sonno state rarissime le sconfitte contro giocatori di secondo piano e nella forma perché Nadal ha dominato il match per un set e mezzo ed avrebbe comunque potuto chiuderlo quando ha condotto per 5 a 3 nel terzo. Per il resto l’allineamento ai quarti di finale è stato piuttosto regolare, includendo in questa considerazione la sconfitta di Federer contro Tsonga se si ricorda che il francese aveva ottenuto lo stesso risultato a Wimbledon. Peccato che Tsonga si sia infortunato in semifinale anche se Djokovic non sembrava disposto a fare concessioni.
Non credo che le farà nemmeno in finale anche se Fish ha dimostrato una forma eccellente durante tutta l’estate.
Gulbis e Berdych non riescono a trovare continuità. Ogni tanto hanno momenti di grande tennis ma poi inciampano contro avversari che dovrebbero essere alla loro portata.
I nostri hanno avuto sorteggi molto severi a Montreal ma se non riescono a migliorare la loro classifica e ad entrare tra le teste di serie sarà difficile trovarli tra i protagonisti. Seppi ha collezionato in 13 tornei 4 sconfitte al orimo turno, 7 al secondo e due quarti di finale in tornei minori, Fognini ci aveva illusi al Roland Garros dove aveva raggiunto i quarti poi lo ha fermato un infortunio e la ripresa non è stata agevole (ha perso contro Giraldo e Stebe). Ineccepibile la scelta di Starace che ha preferito il comodo palcoscenico di San Marino. Purtroppo ha dovuto fare la stessa cosa Bolelli, che non ha la classifica per entrare nei tabelloni importanti e nemmeno l’umiltà di Cipolla per tentare le qualificazioni.
Le imprese di Roberta Vinci compensano la crisi di risultati di Flavia Pennetta ed il ritardo di condizione di Francesca Schiavone. Se non ci aiutano le donne siamo messi male.
Mentre il tennis femminile stenta a trovare una vera numero uno c’è la sensazione che se appena le torna un po’ di voglia Serena Williams può ancora essere la la più forte.

Rino Tommasi

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