ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Si rivedono USA e GB tra gli Junior

12/09/2011 17:45 CEST - US Open junior

Si rivedono USA e GB tra gli Junior

TENNIS - I titoli juniores degli US Open 2011 sono andati all'americana Grace Min (classe '94) tra le ragazze e al britannico Oliver Golding (classe '93) tra i ragazzi. Entrambi hanno battuto la prima testa di serie in finale per suggellare il loro successo. Oltre a Golding, che ha un passato da attore-bambino, la Gran Bretagna ha piazzato altri due giocatori in semifinale, Da New York, Vanni Gibertini

| | condividi

I tabelloni di singolare juniores dell’US Open 2011 hanno regalato qualche soddisfazione e qualche speranza per il futuro a due nazioni dalla solidissima tradizione tennistica che negli ultimi anni non avevano avuto risultati all’altezza dei fasti passati. Infatti dopo che l’albo d’oro dei tornei di singolare è stato costellato nelle ultime edizioni da giocatori di paesi che si potrebbero chiamare “tennisticamente” emergenti (Bulgaria, Lituania, Bahamas, Slovacchia e Bielorussia, solo per citarne alcune), quest’anno si è assistito nella prova femminile all’affermazione dell’americana di origine asiatica Grace Min, classe 1994, e nel torneo maschile alla vittoria del britannico Oliver Golding (classe, 1993 e testa di serie n.13), uscito vincitore dalla sfida finale con la testa di serie n.1, il suo amico e compagno di doppio Jiri Vesely della Repubblica Ceca.

A causa dei problemi meteorologici che hanno funestato l’edizione di quest’anno degli US Open, i partecipanti al torneo juniores hanno dovuto superare, oltre agli avversari, anche le difficoltà logistiche provocate dal maltempo. I primi turni infatti sono stati disputati in una struttura indoor piuttosto lontana da Flushing Meadow (il Westchester County’s South Shore Indoor Tennis Club, a circa 90 minuti di pullman da Manhattan) , e per recuperare i ritardi accumulati a causa della pioggia, i giocatori arrivati alle fasi finali hanno dovuto giocare anche sette partite in quattro giorni.

L’americana Min, accoppiata al primo turno con la seconda testa di serie, la russa Khromacheva, è riuscita ad avanzare di turno in turno senza cedere un solo set, concludendo la cavalcata trionfale contro la francese Caroline Garcia, n.1 del seeding, che molti ricorderanno aver fatto vedere i sorci verdi a Maria Sharapova al secondo turno dell’ultimo Roland Garros. “Oggi sono riuscita a muovermi molto bene – ha detto dopo la partita la neo campionessa Min, quasi senza tradire la minima emozione – lei colpisce la palla molto forte, per cui sapevo che avrei dovuto giocare bene in recupero. Tutto il torneo è stato molto duro, anche perché i campi indoor dove abbiamo giocato i turni preliminari erano decisamente più veloci di questi, e dovevamo giocare una partita dopo l’altra”. Nativa di Atlanta, in Georgia, si allena in Florida nella struttura della USTA, e non ha ancora deciso se dopo questa affermazione continuerà la carriera junior oppure di dedicherà solamente a migliorare il suo ranking professionistico che al momento la vede alla 540esima posizione della classifica WTA. “Per quest’anno ho un 75.000 dollari ad Albuquerque [nel New Mexico, USA] ed un 50.000 a Las Vegas, poi l’anno prossimo vedremo se fare i tornei junior o meno”.

A livello maschile la Gran Bretagna ha riconquistato il titolo juniores sette anni dopo Andy Murray con l’affermazione del 18enne Oliver Golding
, che ha vinto la concorrenza del connazionale George Morgan in semifinale e, come detto, della prima testa di serie Jiri Vesely, vincitore dell’Australian Open junior, che in semifinale aveva superato un altro inglese, Kyle Edmund.
Dotato di due potenti fondamentali da fondo, Golding si è dimostrato più solido e continuo nella parte finale del terzo set, quando dopo aver ottenuto il break decisivo al settimo game ha tenuto con grande autorità il servizio per conquistare la più importante vittoria della sua carriera. Durante la premiazione il giovane inglese ha voluto dedicare la sua affermazione al suo coach storico che ha perso la vita in un incidente stradale alla vigilia dell’ultimo torneo di Wimbledon, costringendolo così a cambiare il suo team tecnico e ad affidarsi alle cure dell’argention Horatio Rearte.

La storia di Oliver Golding è alquanto curiosa: nato nel ricco sobborgo londinese di Richmond, è diventato famoso come attore partecipando a spot pubblicitari, film e rappresentazioni teatrali fin dall’età di due anni, recitando a fianco di celebrità come Christopher Lee e Kiera Knightley. Ha iniziato a giocare a tennis solamente nel 2004, entrando quasi subito a far parte del programma della LTA (la Federazione Tennis inglese) per i giovani promettenti. Al contrario della Min, che non ha quasi esultato in campo per la sua vittoria, “Ollie” (come lo chiamano tutti nel circuito junior, anche lo staff dell’ITF) ha affrontato la sua prima conferenza stampa internazionale visibilmente emozionato e soddisfatto per il risultato ottenuto: “Sono senza parole! Ho lavorato tanto per un risultato come questo, è una sensazione incredibile”. La vittoria dell’US Open potrebbe ritardare di qualche mese il passaggio definitivo al “professionismo” (per usare una espressione americana, che poco si adatta ai giocatori europei per i quali il dilettantismo praticamente non esiste): “potrebbe esserci la possibilità di finire l’anno al n.1 della classifica junior ITF, per cui valuteremo nei prossimi giorni il da farsi. Per il momento, ho rinunciato al Future che dovevo giocare la settimana prossima a Nottingham ed andrò direttamente in Svezia per il torneo seguente. Devo abituarmi a giocare a livello senior, dove se ti distrai per qualche game tuo avversario approfitta sempre delle occasioni concesse, mentre tra gli junior c’è sempre tempo per recuperare”.
Il giocatore cui si ispira di più è Robin Soderling, forse per le grandi aperture dei colpi da fondocampo che assomigliano ai suoi, ma quello che ritiene essere di grande stimolo per lui è la sana rivalità che si sta venendo a creare tra i suoi coetanei inglesi (ed il suo amico Jiri Vesely) che si stanno ben comportando nel circuito junior: “Ogni volta che qualcuno di noi raggiunge un buon risultato, tutti gli altri vogliono far meglio, creando una sorta di effetto traino che porta tutti a migliorare sempre di più. Per quel che mi riguarda credo di aver già lavorato molto sul piano fisico nell’ultimo anno e di aver fatto molti progressi da questo punto di vista, progressi che ora hanno finalmente dato il loro frutto”.

Per quel che riguarda le altre competizioni juniores, nel torneo di doppio maschile la vittoria è andata ai tedeschi Robin Kern e Julian Lenz, mentre tra le ragazze il trofeo è andato alla coppia russo-olandese composta da Irina Khromacheva e Demi Schuurs.
 

Vanni Gibertini

comments powered by Disqus
Partnership

 

Sito segnalato da Freeonline.it - La guida alle risorse gratuite

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis

Quote del giorno

"Ho dato un pessimo consiglio alla Wozniacki: le ho detto di non controllare il cellulare del ragazzo. Può essere la causa di una separazione..."

Serena Williams

La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi 2010

Copertine di magazine e giornali

Ubi TV

Ubaldo Scanagatta e Rino Tommasi sulle finali degli Us Open