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08/10/2011 13:52 CEST - Rassegna nazionale

Pennetta epica abbatte il muro Wozniacki (Martucci). Impresa Pennetta, batte la Wozniacki (Corriere dello Sport)

8-10-2011

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Pennetta epica abbatte il muro Wozniacki (Vincenzo Martucci, Gazzetta dello Sport 8-10-2011)

La vediamo sorridere da tanto. Ma l'abbiamo anche vista livida di rabbia con gli occhi rossi di pianto, vuoi per la malattia (il tifo) che l'ha stoppata da neo-pro, vuoi per il grande amore che l'ha delusa, vuoi per qualche clamorosa occasione mancata. Stavolta, a Pechino, dopo i quarti strappati coi denti — 3-6 6-0 7-6 alla campionessa in carica dopo 2 ore e una quarto —, abbiamo visto Flavia Pennetta felice: non solo ha battuto la numero 1 del mondo (seconda impresa personale, dopo quella di 3 anni fa con Jankovic, sesta nel tennis donne azzurro), non solo ha sfatato il tabù contro chi l'aveva bocciata 5 volte su 5, non solo c'è riuscita in un torneo importante come Pechino (uno dei 4 «Premier Mandatory», inferiori solo agli Slam, per premi e partecipazione, infatti ha già guadagnato circa 126mila euro in singolare e 99.300 in doppio), ma ce l'ha fatta dopo una dura battaglia, giocando a tratti benissimo (spesso lucidamente e sempre offensiva), reagendo alla paura (6 doppi falli cruciali e il punteggio che si rovesciava), rialzandosi sempre sui pedali come uno scalatore impavido per sparare un altro sprint. Fino a stroncare la regina dei difensori, Caroline Wozniacki, una tigre travestita da delicata bambolina bionda. Che s'inchina: «Sul 6-5 30-0 dovevo chiudere il match. Ma Flavia ha giocato grandi punti e io ho fatto delle scelte sbagliate. Sapevo che poi sarebbe stata dura».

Flavia, come descrive i primi due set e mezzo? «Nel primo, ho sbagliato troppo e ho servito male, nel secondo, ho cominciato a servire meglio e a seguire di più il gioco a rete, e lei è andata in confusione. Fino al 6-0 4-1 stavo dominando con un gioco molto solido». E poi che cos'è successo? «Mi sono un po' fermata con le gambe e sono tornata a fare a pallate e con lei così non si vince. Infatti ho perso 5 dei successivi 6 giochi, e lei sul 6-5 ha servito per il match ed è arrivata a due punti dalla vittoria». Dritto, rovescio, servizio: all'improvviso ha ritrovato tutti i colpi.

Come ha fatto a sprintare ancora? «La forza per lottare la trovi dentro di te, ho cercato sopra-tutto di godermi il momento e di non perdere per paura». Sembrava distrutta, ma poi ha vinto anche il doppio: è in finale, si avvicina alla qualificazione al Masters. Quanto tempo ha avuto per recuperare? «Ho avuto un'ora e mezza, poi Gisela ed io abbiamo giocato molto molto bene. Certo, la stanchezza c'è, ma sento che posso recuperare. Fisicamente mi sento molto bene». Nella terza semifinale stagionale di singolare incrocia Agnieszka Radwanska: la più in forma del momento. «E' una delle più solide e vive, tatticamente, del circuito (…)

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Impresa Pennetta, batte la Wozniacki (Corriere dello Sport 8-10-2011)

Dai e dai... Flavia Pennetta è ormai un tipino tosto, anche nelle situazioni più scomode. E così, al sesto tentativo, è riuscita finalmente ad abbattere il 'muro', ovvero la danese Caroline Wozniacki, attuale numero 1 del mondo. Sì, proprio la sua bestia nera, contro la quale aveva un disastroso bilancio nei precedenti: cinque sconfitte su cinque (più una sesta per rinuncia), e tutte arrivate da quando la 'Woz' è approdata nella Top Ten.

L'impresa le è riuscita ieri nei quarti del ricco torneo di Pechino ( 4.500.000 dollari il montepremi complessivo, 775.500 per la vincitrice), dopo 2h15' di una partita intensissima decisa dal tie- break del terzo set, nel quale Flavia è stata perfetta e alla fine la Wozniacki si è arresa. Per la Pennetta si tratta del secondo successo in carriera su una numero 1: il primo era arrivato sempre sul cemento a Zurigo nel 2008 contro la serba Jelena Jankovic.

LA PARTITA - Perso il primo set per 6-3, Flavia è stata protagonista di un parziale pesantissimo di 10 game a 1 che l'ha portata a vincere il secondo a zero e trovarsi in vantaggio per 4- 1 nel terzo e decisivo. A quel punto c'è stata la riscossa della Wozniacki, risalita di brutto fino ad arrivare a due punti dalla vittoria sul 6- 5 30- 0 sul proprio servizio. Ma la Pennetta ha ottenuto un provvidenziale contro-break ed è poi stata esemplare nel tie- break, dove ha giocato costantemente sulle linee trovando dritti e rovesci millimetrici che hanno affossato una volta per tutte la danese chiudendo per 7- 2 e con addirittura30 punti conquistati nelle 33 discese a rete!

LE SUE PAROLE -Detto e fatto, quindi:«Se non vado a rete, non la batterò mai!» , le parole di Flavia alla vigilia di questo match. Nei giorni scorsi aveva invece aveva raccontato di sé e della Cina, dove ha giocato per la prima volta a Shanghai nel 2003. L'anno dopo ha debuttato nel torneo di Pechino, dove il risultato migliore fin qui era stato il terzo turno rag¬giunto nel 2009. «Ogni volta cerco di visitare almeno per un po' di tempo i luoghi più importanti, come la Città Proibita e la Grande Muraglia. E naturalmente trovo il modo di fare un po' di shopping» .

SEMIFINALE -Oggi in semifinale come avversaria avrà la polacca Agnieszka Radwanska: numero 12 del mondo e 11 del torneo, è in vantaggio 2- 1 nei precedenti (1-1 sul cemento) ed è stata già finalista a Pechino nel 2009. Ieri ha usufruito del ritiro della serba Ana Ivanovic ( problemi nella parte bassa della schiena) sbrigandosela do¬po un set e mezzo di partita.

CLASSIFICA -Arrivata in Cina da numero 26 del mondo, Flavia se ne andrà via almeno da n. 18. Invece con la prossima classifica Francesca Schiavone, qui eliminata al secondo turno, uscirà per la prima volta dalle Top Ten dal Roland Garros 2010 (…)

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