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01/11/2011 14:27 CEST - IL RICONOSCIMENTO

Kuerten come Edberg ed Evert

TENNIS - L'ex campione brasiliano si aggiudica il Premio Sportività dell'International Club, di cui Ubaldo Scanagatta è segretario della sezione italiana. Gli IC non si pongono in contrasto con le varie associazioni tennistiche, ma hanno finalità sociali, di solidarietà, custodia delle tradizioni, avvicinamento e reciproca conoscenza delle varie generazioni di giocatori. Guga è stato premiato a Florianopolis davanti a  5.000 persone. Redazione

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Importante riconoscimento per Gustavo Kuerten. Il campione brasiliano si è aggiudicato il "Premio Sportività" dell'International Club, intitolato a Jean Borotra. Si tratta di un premio assegnato periodicamente a quei giocatori che nel corso della carriera hanno dimostrato un eccezionale standard comportamentale. Kuerten si aggiunge a un albo d'oro di cui fanno parte Stefan Edberg, Chris Evert, Todd Martin, Maria Ester Bueno, Pat Rafter e Kim Clijsters. Il processo di selezione prevede che una giuria di giornalisti selezioni i candidati, che poi devono essere approvati dai 38 International Club sparsi per il mondo. L'Award del 2011, come detto, è andato a Gustavo Kuerten. Il brasiliano ha vinto tre volte il Roland Garros (1997, 2000 e 2001), è stato numero 1 ATP per 43 settimane e vanta un ottimo bilancio in Coppa Davis (34 vittorie su 50 partecipazioni). Ma di lui ci si ricorda anche per la personalità allegra e vivace. Soprannominato "Guga", è ancora amatissimo in Brasile. Considerato un gentiluomo, ha già ricevuto diversi riconoscimenti: Giocatore dell'anno nel 2000, sportivo dell'anno in Brasile dal 1999 al 2001 e Giocatore più..."benefico" dell'ATP nel 2003. Quest'anno, tra l'altro, è stato premiato da Longines come riconoscimento per il suo impegno verso i bambini disagiati, soprattutto quelli che vivono nelle favelas. Kuerten è molto attivo tramite la sua fondazione benefica, l'"Instituto Guga Kuerten", da cui sono scaturiti programmi per aiutare i ragazzi attraverso lo sport e l'istruzione. Circa 32.000 persone hanno beneficiato delle iniziative di Guga.

Kuerten è stato premiato a Florianopolis, sua città natale, a seguito di un match di esibizione contro Carlos Moya. C'erano 5.000 persone, e a consegnarli il riconoscimento è stato Gustavo Herrero, membro del Consiglio Direttivo dell'International Club. L'esibizione contro Moya (peraltro pure lui socio dell'IC) è stato solo uno degli eventi della "Settimana Guga Kuerten", in cui si è giocata la "Guga Kuerten Cup", tornei riservati a ragazzi dagli 8 ai 18 anni, nonchè la "Guga Kuerten Wheelchair Cup", riservata agli atleti disabili. Nelle piazze e nei parcheggi della città, tra l'altro, sono stati organizzati corsi di minitennis per avvicinare al nostro sport chi non ha mai potuto permettersi di acquistare una racchetta.

Nella ristretta elite dei giornalisti incaricati di votare per nominare l'International Club (IC) Sportmanship, attribuito quest'anno a Guga Kuerten, c'è un solo italiano: il direttore di Ubitennis.com Ubaldo Scanagatta, il quale è anche segretario dell'International Club d'Italia _ uno dei 38 Paesi che fanno parte dell'International Club _ il cui presidente è l'ex tennista di prima categoria Marco Gilardelli, oggi stimato notaio milanese che a suo tempo ha scritto queste righe per Ubitennis.com

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Sono Marco Gilardelli, ex tennista e Presidente dell'International Club d'Italia.

Stimolato da Ubaldo Scanagatta, socio di questa associazione, utilizzo, per la presentazione di questo Club, parte del testo che Barry Weatherill, Presidente del Council mondiale del Club e Vice Presidente di Wimbledon ha inviato all'ATP qualche tempo fa.

GLI INTERNATIONAL CLUBS

Avete mai notato, soprattutto durante i tornei dello Slam, persone che indossano una cravatta grigia con righe rosa? Tutte le cravatte si assomigliano, ma le strisce sono differenti le une dalle altre. Coloro che indossano queste cravatte hanno, nella loro vita, giocato tennis a livello internazionale, e il numero e la configurazione delle righe rosa delle loro cravatte indicano la nazionalità di queste persone. Sono tutti membri di uno dei 38 International Clubs (I.C.), una associazione che riunisce giocatori internazionali sparsi nel mondo. Il primo I.C., quello di Gran Bretagna e' stato costituito nel 1924. Negli anni moltissimi grandi giocatori di livello mondiale hanno giocato in matches amichevoli tha IC: tra loro si possono ricordare, nel tempo, Tilden, Borotra, Fred Perry, Cochet, Sedgman, Seixas, Borg, Rosewall, Courier, Sampras. Moltissimi giocatori impegnati nel circuito ATP sono membri dei loro I.C. nazionali.

Per coloro che non fossero a conoscenza dell'esistenza di questo Club, ecco un po' di storia. L'I.C. deve la sua esistenza a Wallys Myers, un famosissimo giornalista di Tennis della sua epoca che, nel 1924, incoraggiato da Lord Balfour, Già Primo Ministro Britannico, riunì tutti i più forti giocatori Britannici dell'epoca, spiegando loro la sua visione dell'associazione con queste parole; "Costituendo un I.C. cerchiamo di cementare il nostro legame con tutti i giocatori internazionali, scambiandoci di tanto in tanto saluti ed opinioni, offrendo loro ospitalita' quando vengono nei nostri lidi. Mani che si stringono attraversando la rete significa anche mani che si stringono attraversando gli oceani." Il discorso di Myers ebbe molto successo perchè, a quei tempi, tutti i giocatori avevano sperimentato cosa volesse dire avere ospitalita' quando si era all'estero. L'I.C. non vuole usurpare nessuna prerogativa delle altre organizzazioni tennistiche, ma solo creare una associazione tra giocatori internazionali che, oltre all'intento sportivo (organizzazione di gare amichevoli tra i giocatori, siano essi ancora in attività o abbiano smesso l'attivita' stessa), abbia anche un intento di socialità, solidarietà, cameratismo, custodia delle tradizioni, avvicinamento e reciproca conoscenza delle varie generazioni di giocatori attraverso quanto sopra.

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Oggi gli I.C.s sono 38, sparsi per il mondo, e quello Italiano, fondato nel 1959, pur attraverso molte difficoltà in quanto in Italia manca un po' la cultura dello sport e della tradizione, si mantiene attivo partecipando ogni anno alle attivita' organizzate a livello mondiale.

Redazione

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