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04/11/2011 13:38 CEST - DOPPIO...GIOCO

Brough-Osborne: dolci assassine

TENNIS – La nostra retrospettiva storica dal sapore “doppistico” si occupa oggi di due grandi signore del tennis, Louise Brough e Margaret Osborne duPont, dotate di una classe cristallina e di un’eleganza spumeggiante sia dentro che fuori dal campo ; storia di un tennis dalle gonne plissettate, dai vestiti candidi e dalla signorilità ed eleganza come bandiera…Daniele Camoni

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Qualche settimana fa, scrivendo un articolo dedicato a Martina Navratilova e Pam Shriver, mi sono casualmente accorto come l’eccezionale record di 20 Slam detenuto dalle due tenniste americane (e destinato a rimanere tale, a meno che qualcuno non scopra che il doppio merita di essere giocato anche nel ventunesimo secolo…) vanti origini assai ben più remote, vincolate ad un’epoca dove il tennis era ancora sinonimo di sport da privilegiati, di nicchia, quasi un’attività da signorotti borghesi benestanti e signore aristocratiche…Molto probabilmente i nomi di Louise Brough Clapp e Margaret Osborne duPont non vi diranno assolutamente niente (a meno che non siate dei fanatici scatenati di albi d’oro, statistiche o, più in generale, storia del tennis, come il sottoscritto): ebbene, con questo umile articolo il sottoscritto si propone di raccontare un momento fondamentale nella storia ultracentenaria del tennis moderno, fornendo a tutti i lettori i ritratti di due campionesse capaci di combinare armoniosamente sui campi istinto vincente, stile, eleganza ed una classe innata…

Nata nel 1918, Margaret Evelyne Osborne (coniugata con William duPont, imprenditore, banchiere e figura di spicco nel mondo dell’ippica) non è stata, a livello di singolare, certamente un esempio di precocità (fattore che invece contrassegnerà una sua illustre connazionale, l’indimenticata Maureen Connolly, autrice del primo Calendar Year Grand Slam, nel 1953), come dimostrato dal fatto che vinse il suo primo torneo del Grande Slam in singolare alla tarda età di 28 anni (Roland Garros ’46, contro Pauline Betz Addie) : ciononostante, il suo palmarès da singolarista conta ben 6 Grandi Slam (2 Roland Garros, 1 Wimbledon e 3 US Open) e altre quattro finali perse (tre delle quali contro l’amica Louise Brough). Tra questi Slam spicca soprattutto lo US Championships del 1948, caratterizzato dalla più lunga finale, in termini di giochi, mai disputata in tale torneo (4-6/6-4/15-13, sempre su Louise Brough). Come diverse connazionali (ed anche giocatrici europee), la candida Margaret non partecipò mai agli Australian Championships in nessuna modalità, adducendo una motivazione alquanto singolare : “They didn't start to invite people down there and pay their expenses until I got married, and that was wintertime and Will's vacation time, and I just never got to go. He threatened to divorce me if I went to Australia, so I never went. He had that respiratory trouble, and he wanted me to come to California with him. He thought I should be with him. That was that” (“Non iniziarono ad invitare gente ed a pagare loro le spese fino a quando io non mi sposai, e poi in quel periodo era inverno e rappresentava pure gli istanti di vacanza di William, così non sentivo il bisogno di andarci. Mi minacciò con il divorzio se fossi andata in Australia, così non ci andai mai. Egli aveva poi un problema respiratorio, e voleva che andassi in California con lui. Pensai che dovevo stargli accanto. Questo è tutto”). Dopo aver inaugurato il suo palmarès di doppio assieme alla connazionale Sarah Palfrey Cooke (11 Slam in doppio, 2 Wimbledon e 9 US Championships) agli US Championships del 1941, Margaret Osborne duPont troverà una totale alchimia affianco a Louise Brough Clapp, in coppia con la quale mieterà record dopo record, consegnando alla storia risultati che saranno solo parzialmente eguagliati…

Nata nel 1923, Althea Louise Brough (coniugata Clapp) fu una dei migliori allievi di Dick Skeen (tra i quali spiccano anche Jack Kramer e Pauline Betz, considerata allora dallo stesso Kramer come la miglior giocatrice di sempre, alle spalle di Helen Wills Moody), colui che insegnò alla piccola Louise i suoi primi colpi, tra i quali bisogna ricordare quello che all’epoca venne definito “American twist serve” (corrispondente ad un odierno servizio in kick), un colpo a quel tempo quasi rivoluzionario e particolarmente innovativo.A livello di singolare la Brough vanta ben 6 titoli del Grande Slam (1 Australian Championships, 4 Wimbledon e 1 US Championships), due dei quali (Wimbledon ’48 e Australian Championships del ’50) vinti contro Doris Hart, l’unica tennista nella storia, assieme a Martina Navratilova e Margaret Smith Court, capace di vincere tutti gli Slam in singolo, doppio e misto (realizzando quello che si definisce un “boxed set” di tornei del Grande Slam). Queste due vittorie di Margaret acquisiscono ancora maggior prestigio se consideriamo il fatto che Doris Hart è l’unica tennista della storia (la raggiungerà poi Margaret Smith Court) capace di vincere singolo, doppio e misto nello stesso Slam (la cosiddetta "triple crown"), nella medesima edizione ed in ben tre Major diversi…

Il dominio di queste due grandissime e leggendarie signore del tennis (entrambe verranno introdotte, nel 1967, nella Hall of Fame di Newport) si concretizzò soprattutto in doppio, modalità che le vide protagoniste quasi assolute, contrastate solo da Doris Hart e Shirley Fry Irvin (vincitrici di 11 Slam in coppia) : in circa un quindicennio di collaborazione (la loro prima vittoria Slam risale al 1942, l’ultima al 1957), le due ladies vinsero un totale di 20 Slam (record eguagliato solo dalla storica coppia Navratilova/Shriver), tra i quali spiccano ben 12 US Championships (di cui 9 consecutivi, tra il 1942 ed il 1950), 3 French Championships e 5 Wimbledon.
Facendo coppia fissa, Margaret e Louise persero solo 5 finali Slam su 25 disputate, 4 contro Doris Hart e Shirley Fry Irvin e una contro Doris Hart e Patricia Canning Todd ; agli Us Championships, inoltre, vinsero il torneo 12 volte in 14 partecipazioni, collezionando uno score di 58 vittorie e sole 2 sconfitte e perdendo soli 5 set in quattordici anni (all’epoca il challenge round, per il quale il vincitore dell’anno precedente giocava solo la finale, era già stato abolito, mentre in Coppa Davis permarrà fino al 1972).

L’eccellenza di queste due candide signore nella modalità è evidente anche nel fatto che, nei Major, Margaret Osborne duPont ha raggiunto la finale 27 volte su 34 partecipazioni (79 %), Louise Brough 28 volte in 32 partecipazioni (87,5 %) : se poi ci aggiungiamo che, a livello globale, Margaret vanta 37 Slam (6 in singolo, 21 in doppio e 10 in misto) e Louise 35 (6 in singolo, 21 in doppio e 7 in misto), risulta alquanto evidente come la grandezza di queste due eleganti dame sia assolutamente monumentale ; solo Margaret Smith Court con 62, Martina Navratilova con 59 e Billie Jean King con 39 possono vantare più allori nelle loro bacheche…
Questo articolo non vuole peccare di eccessivo passatismo, né tantomeno porsi come un’esaltazione assolutistica del tennis che gloriosamente fu negli anni Quaranta e Cinquanta, per giunta da parte di qualcuno che all’epoca non esisteva minimamente : per conoscere e capire le diverse sfaccettature che il tennis ha assunto negli ultimi anni, per comprenderne i cambiamenti, i diversi colpi, la diversa mentalità, credo sia però interessante ed utile andare a riaprire tutti quegli scrigni che sono rimasti chiusi per così tanto tempo, forse più per dimenticanza che per gelosia.

Le radici di questo meraviglioso sport, come accade per qualsiasi evento storico, hanno i loro pilastri in un passato più o meno recente, più o meno noto : ebbene, spetta a noi ricordare e riscoprire questi momenti primitivi, evitando di nominare spudoratamente campioni come Bill Tilden, Rod Laver o Jack Kramer solo per il gusto di smontare ragionamenti altrui o magnificare il proprio, fornendo fredde cifre che da sole non hanno alcun valore…“We can’t move forward if we don’t understand and appreciate our past” (“Non possiamo andare avanti se non capiamo ed apprezziamo il nostro passato” ; Billie Jean King)

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