ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > L'olio finito del perfetto RoboNole.

24/11/2011 10:40 CEST - Foot London Fault

L'olio finito del perfetto RoboNole

TENNIS - Il numero uno del mondo non ha più lo smalto di inizio stagione. I suoi meccanismi perfetti non filano più lisci come qualche mese prima. Ma davvero conta così tanto nel tennis di oggi una forma perfetta per poter dare il cento per cento e non incorrere dunque in figure non esattamente all'altezza delle aspettative? E' bastato un calo di condizione e Djokovic sembra lontano parente del cannibale dei mesi scorsi. Da Londra, Luigi Ansaloni

| | condividi

Queste sono cose che fanno veramente incavolare. Cioè, passiamo tutto l'anno a dire che Djokovic è imbattibile, Djokovic è un robot, Djokovic non si può fermare ("Nessuno può fermare RoboNole") e così via, e poi che succede? Un calo di forma e le sconfitte arrivano come nulla. Siamo saliti a 5, di cui 2 (e un ritiro) dopo lo Us Open. Quella contro Ferrer, poi, è pesante: 6-3 6-1 alle Atp World Finals. Mica pizzi e fighi.  Ahhhh, diranno i tifosi più accaniti del serbo: siete (chi?) come dei bambini, lo aspettavate al varco per potervi sfogare di un anno di frustrazioni, vergogna! Cambiate mestiere! Novak regna, Novak domina, viva Novak! Li sento letteralmente gridare, sbraitare, sbavare quasi contro il monitor (vero Andreatennis? Vero Antoine) e contro il povero idiota di turno (io) che oso parlar non tanto bene dell'eroe slavo.

Alla fine qui non si parla male di nessuno, piuttosto si vuole (si vorrebbe) fare una semplice considerazione molto serena sulla situazione attuale non tanto di Djokovic quanto del tennis in generale. E' banale dire che la condizione fisica conta incredibilmente tanto. Scontato, davvero. Banale anche dire che mente e corpo vanno insieme, dunque se uno delle due componenti manca, ti saluto e grazie. Djokovic non sta bene, si vede: ha problemi alla spalla, forse anche alla schiena, non è certo al 100% della forma, il serbo.

Quello che mi stupisce, però, è questo: basta davvero così poco per passare dall'essere una macchina imbattibile sparapalle, un drago spietato, un dittatore del circuito, all'essere impallinato prima da Nishikori (bravo quanto volete ma con tutto il rispetto...) e poi dall'essere UMILIATO da un Ferrer qualsiasi (che sarà il numero 5 del mondo, sarà pure bello e in forma, però...)? Basta un semplice infortunio, un calo di forma, un alito di vento e puff, sei bello che impanato dal primo che passa? Anche Nadal è stato bastonato, ma in quel caso si trattava di Federer. Ci può stare, eccome.

Quindi, cari lettori, la domanda nasce spontanea: il tennis, in questo tennis (scusate il gioco di parole), quanto conta in realtà? Mi viene da dire: poco. Qualcun'altro forse dirà niente. Altri diranno che saper giocare conta tanto, conta tutto, eccome, e che puoi correre quanto vuoi ma se non sai giocare, non c'è niente da fare. Probabile che la verità stia nel mezzo. Vi lascio dunque dicendo: andiamo alla ricerca del braccio perduto? (E non pensate male: Nessuno sta dicendo che Djokovic non abbia talento e bla bla bla...)

Luigi Ansaloni

comments powered by Disqus
Partnership

 

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis

Quote del giorno

"Noah ha detto una stupidaggine, non dovrebbe avere tutto questo spazio sui giornali. E' un bambino, e quello che dicono i bambini può fare male"

Rafael Nadal

La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi 2010

Copertine di magazine e giornali

Ubi TV

Caroline Wozniacki tra bambini, cricket e trucco