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01/12/2011 10:05 CEST - CURIOSITA'

I dieci maggiori shock del tennis

TENNIS - Chi l'ha detto che sul campo da tennis si possa soltanto praticare "in pace" lo sport in racchetta e calzoncini? Ecco qua una lista di dieci eventi più o meno scioccanti che si sono verificati nella storia del tennis. Dall'accoltellamento della Seles nel 1993, al segno cancellato da Connors contro Barazzutti, passando per uccelli abbattutti e scenate più o meno leggendarie, ce n'è davvero per tutti i gusti. Nicola Gennai

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Il campo da tennis. Luogo dove scambiare due palle, farsi qualche risata con gli amici o, se si sale di livello, dove veder trionfare, gioire, festeggiare ma anche perdere, piangere e disperarsi il proprio giocatore preferito. Un rettangolo sacro, di larghezza variabile a seconda che vi si giochi un doppio o un singolare, ma in cui lo scopo è sempre quello di buttare la palla di là, non farla rimbalzare due volte e cercare di sbagliare il meno possibile, che tu sia Federer o il ragionier Filini.
Ebbene, nella storia del tennis, in quei 23,77 metri di lunghezza per 10,97 metri di larghezza validi in tutto il mondo, ne sono accadute di cose strane. A volte drammatiche. Certe volte addirittura tragiche. Altre ancora comiche, stupide, frutto della follia degli interpreti del gioco in pantaloncini e racchetta. Il sito Bleacher Report ha provato a stilare un elenco dei 10 eventi più scioccanti nella storia del tennis. Noi di Ubitennis ringraziamo per lo spunto e ve le proponiamo con alcune scelte differenti, restringengo il campo a quelle avvenute direttamente sul campo.

1) L’accoltellamento a Monica Seles  http://www.youtube.com/watch?v=vl-2uVhNLJI

Il primo posto non poteva che spettare a uno degli eventi non solo più scioccanti, violenti e sconvolgenti mai accaduti su un campo da tennis, ma che riuscì (molto probabilmente) anche ad incidere sulla storia di questo sport. Correva l’anno 1993 e si giocava il torneo di Amburgo, quando, durante un cambio di cambio nel match di quarti di finale tra Monica Seles e Magdalena Maleeva, uno squilibrato di nome Günther Parche, fanatico di Steffi Graf, riuscì non si sa come ad eludere i controlli di sicurezza e a colpire con un coltello da cucina la schiena della Seles, infliggendole una ferita profonda 5cm. La giocatrice non riportò danni fisici gravissimi (anche se comunque guarì in cinque mesi), ma l’accaduto pose di fatto fine alla “prima” carriera della campionessa serba di origini ungheresi, che tornò a giocare dopo due anni (e mai più in Germania).Bastano alcune cifre per capire quanto l’effetto Parche abbia potuto segnare la storia del tennis femminile negli  anni ‘90: dal 1990 al 1993 Seles vinse otto titoli dello Slam. Dal 1995 al 2003 soltanto uno.

2) Servizio killer     http://legendsrevealed.com/sports/wp-content/uploads/2009/06/linesman.jpg

Quando si dice un servizio killer. Senza ironia però. Nella finale junior degli Us Open edizione 1983, il giudice di linea Richard Wertheim venne colpito all’inguine dal servizio di Stefan Edberg, quel giorno opposto a Simon Youl. Il colpo fece cadere Wertheim, il quale battè fortemente la testa e morì qualche giorno dopo in ospedale. Il giovane svedese vinse quella partita, che gli valse il Grande Slam a livello junior.

3) Dritto killer   http://www.youtube.com/watch?v=I9HLS9kb7Z4

Partita di doppio degli Australian Open. Arnaud Clement batte, scende a rete, gioca le volée di diritto dopo la risposta (di Santoro?) e, preparandosi a colpire di nuovo la pallina sul successivo passante (di Llodra?) è costretto a fermarsi. Un uccello che stava volando a quota decisamente troppa bassa, infatti, è stato appena accidentalmente colpito (e ucciso) dal violento colpo mancino scagliato a tutta forza da quasi metà campo.
Ci aiutate a riconoscere tutti i giocatori e a stabilire quale edizione fosse?

4) L’ultima corsa di Mary Pierce   http://www.youtube.com/watch?v=vOUBQ-rn1Sk&feature=results_video&playnext=1&list=PLD57667CCF2686CA3

Il tennis è uno sport che mette a dura prova il fisico e le articolazioni. E’ raro, però, assistere a gravi infortuni che coinvolgono le ginocchia. Uno di questi è occorso, ponendo anche fine alla sua carriera, a Mary Pierce nel 2006, durante il torneo di Linz. Le urla strazianti sottolineano l’enorme dolore che si prova quando il legamento crociato fa crac.

5) Lo show di Tarango    http://www.youtube.com/watch?v=GzQ2-EwgdXQ

Alleggeriamo un po’ il clima con qualche sceneggiata da antologia. Qui il protagonista è Jeff Tarango e il palcoscenico è tra i più solenni. Siamo a Wimbledon, è il 1995. All’americano non viene concesso un ace, lui protesta, così il pubblico comincia a disturbarlo e a urlare. In tutta risposta, Jeff dedica loro un sonoro “Shut up!”, che però gli costa un code violation. La diatriba prosegue e, dopo aver dato del “corrotto” all’arbitro, Tarango si becca un altro richiamo ufficiale, perdendo così il game. Per lui la partita è però finita qua, visto che decide di prendere le sue cose e di lasciare il campo. Più tardi, come ciliegina sulla torta, la moglie schiaffeggerà il chair umpire.

6) Il lama Hanescu   http://www.youtube.com/watch?v=4PfGVF6CBFQ&feature=related

I verdi prati di Wimbledon saranno anche sacri, ma sono spesso violati impudentemente. Qui siamo nel 2010, e Victor Hanescu, opposto al tedesco Brands, decide di annaffiare a modo suo il campo che comincia a spelacchiarsi. Sputandoci. O meglio, sputando verso le tribunette dove sono appostati alcuni spettatori maleducati che lo disturbano (con insulti razzisti?). Il rumeno si becca un code violation, poi commette intenzionalmente doppio fallo e, perso il game, decide di ritirarsi. Verrà multato di 10mila sterline.

7) La pallina in gola che vale un match   http://www.youtube.com/watch?v=EE6Z5Q2tOk4

Us Open 2009. Semifinale tra Serena Williams e Kim Clijsters. L’americana serve sotto 6-5 e si trova indietro nel game, 15-30. Serve out la prima. Serve la seconda, ma le viene chiamato un sanguinoso foot fault. 15-40. E’ il delirio. La giunonica Serenona si dirige con la pallina verso la minuta giudice di linea dai tratti asiatici posta alla sua sinistra, che quasi vorrebbe scomparire. Poi, le fatidiche parole consegnate ai posteri: “I swear to God, I’m fuckin’ takin’ this ball and shovin’ it down your fuckin’ throat… Appena la Williams si gira, con passi brevi ma rapidissimi, la giudice corre ad avvisare l’arbitro del fattaccio, riferendole le ingiurie che le sono state rivolte. Arriva il supervisor e, dopo una breve discussione, a Serena viene inflitto un penalty point (prima aveva subito un racquet abuse) che significa game, set and match miss Clijsters.

8) Jimmy “the eraser”  http://www.delbrous.com/index.php?option=com_content&view=article&id=42:corrado-barazzutti&catid=17:tennis&Itemid=20

Jimmy Connors non ha mai fatto mistero di essere un bad boy in campo. Anzi. Se ne è pure vantato. Una volta a farne le spese è stato il povero Corrado Barazzutti e non in un match qualunque. Era la semifinale di Forrest Hills del 1977, si giocava ancora sulla terra verde. Siamo al terzo set, il match è lottato (Connors è comunque avanti due set a zero). Dopo un colpo di Jimbo finito chiaramente fuori (ma chiamato in), l’italiano chiede la verifica all’arbitro. Che però non fa in tempo a scendere, dato che, nel frattempo, contravvenendo a ogni regola, Connors è entrato a corsa nella metà campo di Barazzutti e ha cancellato il segno. Squalificato? Macché, l’arbitro si limita a una blandissima ramanzina e tutto finisce lì.

9) Crazy Dani   http://www.youtube.com/watch?v=UIYdC4TX_G8

Daniele Koellerer in carriera ne ha combinate di tutti i colori. Un provocatore vile, rozzo, gratuito, meschino. Tanto da far saltare i nervi ai propri avversari. Qui è Stefan Koubek a decidere che quando è troppo è troppo e, senza pensarci due volte, afferra alla gola il corpulento connazionale. Il tedesco ci impedisce (o almeno impedisce al sottoscritto) di capire cosa si dicano i due. Di certo non si stavano dando appuntamento per cena.

10) Portate i bambini all’asilo   http://www.youtube.com/watch?v=PFKjT5D3F5w&feature=related

Se ne sono viste di peggio su un campo da tennis. Ma un litigio durato tutta la partita come accade tra bambini piccoli che si mettono il muso e vanno avanti a ripicchine è merce rara. I protagonisti stavolta sono Lleyton Hewitt e Guillermo Coria, non proprio due simpaticoni. Tra c’mon urlati sugli errori, ripetuti palpeggi dei genitali, smash tirati addosso e la four letter word dopo un ace, ce n’è davvero per tutti i gusti.

Nicola Gennai

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