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26/12/2011 17:50 CEST - L'INCORDATORE RISPONDE

Il mondo degli incordatori

TENNIS - Parte una nuova rubrica: i "maghi" delle incordature sveleranno ogni segreto su questo affascinante mondo. Gianmarco Righi ha lavorato agli Internazionali BNL d'Italia e racconta tanti simpatici aneddoti: le "fionde" di Volandri, i "mattoni" di Na Li, la simpatia di Jack Reader, le esigenze di Fognini e Verdasco e la signorilità di Piotr Wozniacki: "Congratulations, very very good". Gianmarco Righi

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Entrare al Foro Italico, per partecipare in veste di incordatore agli internazionali BNL d’Italia, è un po’ come entrare nell’olimpo: sei fra i migliori del mondo! Ti trovi di punto in bianco a lavorare per i migliori giocatori del ranking mondiale, inserito in un contesto tutto nuovo, in cui ogni dettaglio deve essere curato alla perfezione; sei a diretto contatto con i coach o preparatori del più forti tennisti del mondo, indirettamente percepisci anche la tensione del pre gara e soprattutto scopri dettagli e particolari, tecnici e non, che nemmeno la miglior rivista o il più dettagliato documentario sono stati in grado di insegnarti.

Sono proprio queste particolarità che ti rimangono più impresse, sono questi i ricordi di cui farai più tesoro e che contraddistingueranno un’esperienza che, nella sua prima volta, rimarrà unica : dalle stranezze di Filippo Volandri e la sua particolare attenzione ai fori in cui vengono fatti i nodi di chiusura, per non parlare della tensione delle corde : Luxilon Original a 15 Kg! Filippo è simpatico, scherza volentieri, da tipico livornese estroverso. L’estremo "tecnico" opposto, invece è rappresentato dalla campionessa in carica del Roland Garros, la cinese Li Na che con la sua incordatura ibrida Babolat Pro Hurricane (sulla verticale) e Babolat Xcel sull’orizzontale varca largamente la soglia dei 30 Kg: 69 Lbs di tensione sulle verticali e 68 sulle orizzontali (all’incirca 34\35 Kg). Com'è facile immaginare la Li Na, anche se spesso sorridente, più delle sue connazionali, è molto precisa, metodica. Guai a sbagliare di un grammo!,  Balzano anche alla memoria alcune particolarità di giocatori come Fognini e Verdasco, che adottano, anche se con corde diverse, schemi di incordature a 2 nodi differenziando però di 2 Kg la tensione delle verticali da quella delle orizzontali, tensioni che poi andranno a bilanciarsi e si parificheranno. E' una loro esigenza e va soddisfatta senza chiedere il perché e né tantomeno ponendo correzioni! I campioni di tennis sono tutti anche un po' divi....guai a contraddirli. Una richiesta va eseguita alla lettera in tutte le racchette devono essere perfettamente uguali, se questo è richiesto.

Sorprende anche come un ragazzo possente e atletico come Rafael Nadal, che nonostante gli straordinari successi è rimasto un tipo alla mano, per nulla montato,  utilizzi una misura del manico 2 (4 1\4) che...a proposito di ...alla mano ha una mano grandissima ma è come se l'avesse minuscola, e che si limiti ad incordare a 25 Kg con una versione di RPM Blast di calibro 1.35; e che lo stesso spagnolo, numero uno al mondo al tempo dello svolgimento del torneo, sia in realtà un ragazzo di una semplicità disarmante; dotato di un' educazione che purtroppo non è propria di tutti i giocatori d’alto livello. Oltre ad essere sempre disponibile con i fan (mai visto rifiutare un autografo) e anche con i giornalisti (l'ho visto, ad esempio, sempre sorridente con tutti), è molto rispettoso anche con glii addetti ai lavori. Sempre dice “grazie o per favore” per qualunque problemino. Sia che gli si debbano consegnare le racchette ad una certa ora o abbia osservazioni da fare. Sono indubbiamente ricordi particolari per me anche le “passerelle” in sala incordature di Jack Reader, estroverso coach australiano di Dolgopolov, il quale preferiva passare di persona a ritirare le racchette del suo giocatore piuttosto che prelevarle dalla reception. Parla italiano perchè ha insegnato un paio di anni nell'area del lago di Garda. E un tipo curioso che per certi aspetti aiutava a smorzare un po’ la tensione che in certi frangenti si respirava. Quando entrava in sala munito, con i suoi lunghi capelli alla Borg vecchia maniera, sfoggiava un senso dell’umorismo fuori dal comune, un italiano imparato sul campo, “fai da te”. Spesso scatenava risate collettive, cui ovviamente partecipava anche lui. Le persone che circondano Dolgopolov, compreso il suo manager Corrado Tschabuschnig, ex 1118 nell'atp ranking e 805 in doppio, sono  così spontanee e per bene che si capisce perchè anche Alexander Dologopolov sia personaggio così semplice, genuino, naturale, in altre parole bravo ragazzo e perbene.  

Da queste esperienze, infatti, nascono molte volte dei legami abbastanza stretti, o che comunque vanno al di la del semplice rapporto professionale. Con molti giocatori e coach quasi si diventa amici, o quantomeno complici. Si fidano di te e te lo fanno capire: spesso capita che quel tal giocatore specifichi voglia  che le sue racchette siano incordate sempre dallo stesso incordatore. Questa alla fine è una bella soddisfazione perché sai che, in qualche modo, l’andamento di quel giocatore in quel torneo dipende anche da te. E si sa, sono le grandi responsabilità a dare grandi soddisfazioni! A volte il rapporto può anche andare oltre, soprattutto se il fato vuole che nel preciso istante in cui il giocatore “per cui di solito lavori” si trovi a consegnare le racchette in reception ci sei anche tu. Se poi hai la fortuna, come è toccato a me, che quella persona sia un signore educato e gentile come il padre-ex coach della numero uno al mondo in carica Caroline Wozniacki, è chiaro che la soddisfazione è doppia. : Fa piacere avere rapporti con persone che potrebbero essere altezzose e non degnarti di uno sguardo che invece ti stringono la mano pronunciando parole del tipo “Congratulation, very very good” . Sono piccole soddisfazioni lo so, ma sono quelle che ti ripagano per le ore di lavoro abbastanza oscuro fatte per cercare di svolgere il tuo lavoro al meglio. Il Foro Italico è anche questo! Non è solo tennis giocato. Non siamo star, noi accordatori, tutt'altro, ma un piccolo contributo al grande tennis lo diamo anche noi. E di solito i giocatori, oltre che gli organizzatori, ce ne sono grati. Io spero che questa rubrica all'avvio sia partita con il piede giusto, che vi abbia in qualche modo interessati. E sono a vostra disposizione per rispondere d'ora in avanti a tutte le vostre domande. Sarete voi, con queste, a decretare l'eventuale successo di questa rubrica, quindi spero che saranno numerose...e anche che sarò in grado di rispondere!!! Grazie per la pazienza,spero di non essere stato troppo tecnico.

 

Sei un pro-player che vuole la racchetta a regola d’arte?
• Sei un giocatore amatore del bel gioco?
• Sei il grande incordatore che vuole confrontarsi con i suoi pari?
• Sei alla ricerca di novità in fatto di corde, racchette e nuove tecnologie ?
• Hai bisogno di un consiglio o di una “scorciatoia” per incordare meglio le tue racchette ?
• Il tuo maestro ti ha consigliato il miglior telaio del mondo?!
• Il tuo negoziante di fiducia ti consiglia la tensione perfetta?
• Pensi di giocare con la stessa racchetta del tuo campione?
• Il tuo capitano di squadra dice che devi cambiare tensione e che quando giochi sei un pericolo per gli spettatori?


… bene…
da oggi in avanti smascheriamo tutti!!!…
I nostri tecnici sono pronti a darvi tutte le risposte che vi vorrete sentir dire…
… voci di corridoio, interviste dallo spogliatoio, i “sentito dire” degli addetti ai lavori…
Tutto questo e altro ancora nella Rubrica “ Prove Tecniche di Montaggio(corde!)”

 

Gianmarco Righi

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