19/01/2012 09:36 CEST - Tennis Flash
Billie Jean corre in soccorso della Margaret Court...Arena!
19 gennaio 2012
Le recenti dichiarazioni omofobe di Margaret Smith Court, schieratasi contro il matrimonio gay, hanno scatenato un mare di polemiche e non solo. In tanti si sono scagliati contro la campionessa australiana, fino ad arrivare a chiedere che il terzo campo in ordine d'importanza a Melbourne Park - intitolato proprio in onore della Margaret Smith Court, vincitrice in carriera di ben 62 titoli dello Slam (divisi tra singolare, doppio e doppio misto) - venisse ridenominato. Un'ipotesi subito respinta dal direttore del torneo, Craig Tiley - che si è comunque dichiarato contrario alle dichiarazioni della Smith Court - e della quale un'altra campionessa del passato, Billie Jean King (39 Slam in tutto) si è addirittura fatta beffe. "Sbarazzarsi di lei per questo? Perché si è in disaccordo con lei? State scherzando?" ha esclamato l'americana al quotidiano californiano, Desert Sun. "Solo perché non si è d'accordo con qualcuno? Per favore. Se lo merita. È una grande giocatrice." Anzi la King non ha nascosto tutta la propria indignazione verso i massimi dirigenti australiani, rei di aver intitolato alla Court soltanto un campo marginale. "Ho pensato che il campo centrale dovesse essere intitolato a Laver e a lei insieme. Sono i due più grandi campioni del nostro sport, e lei vanta ancora più Slam. Per lei avere il campo 3 è terribile. Ero furiosa. Mi sono recata dai capi australiani, non gli ho nascosto il mio dissenso. Non è possibile, non le si può dare il campo 3, merita molto di più. È una vergogna per le donne. Ha vinto 62 titoli del Grande Slam, come le si può assegnare il campo 3. È stato diabolico." Tuttavia la King ci ha tenuto a discostarsi dalle dichiarazioni della sua amica e rivale d'un tempo, con la quale ha battagliato in sette occasioni (sei negli Slam) vincendo solo due volte. "Rispetto totalmente la sua opinione, ma non sono d'accordo con lei su tutta la linea. Abbiamo un problema globale con l'omofobia," ha detto l'americana. "Si tratta di diritti civili. Si tratta d'uguaglianza, pari opportunità e diritti. Credo che, perché si tratti di sesso, la gente si diverta. Ma si tratta solo di parità di diritti. Questo è quanto."
Stefano Pentagallo
"Giocare sull'Hisense Arena non sarebbe stato un problema. A Wimbledon e a Parigi ho giocato spesso nel secondo stadio, è qui e a New York che vado sempre in quello principale. Ma con me, Rafa e Tomic nella stessa parte di tabellone, è normale giocare anche all'Hisense"
Roger Federer
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