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15/02/2012 09:06 CEST - Mondo Challenger

Il ritorno di Jesse Levine

TENNIS - Il mancino americano centra un prestigioso titolo a Dallas e si conferma sulla strada del completo recupero. In progresso i promettenti Denis Kudla e Yuki Bhambri. Igor Sijsling e Marinko Matosevic alzano il trofeo a Quimper e Caloundra, dove si mette in luce la speranza aussie James Duckworth. Luca Labadini

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Yp Challenger of Dallas
Dallas, TX, USA

February 6-12, 2012
Surface: Hard Indoor
Main Draw: 32
$125,000+H

Continua la sensazionale rimonta di Jesse Levine. Dopo che numerosi e ripetuti problemi al braccio sinistro ne avevano sensibilmente condizionato il rendimento , il 24 enne mancino residente a Boca Raton, ( ma nato e cresciuto nella canadese Ottawa) lo scorso Agosto si era visto sprofondare al n.ro 526 nel ranking. La sua seconda carriera è ripartita, nella maniera migliore, proprio da lì. Da Settembre in poi sono infatti arrivate tre vittorie e una finale a livello Futures e una vittoria e una finale nel mondo Challenger. La vittoria texana di questa settimana gli consegna un guadagno di 23 gradini in classifica, collocandolo al n.ro 137.

In sei mesi , diventano pertanto quasi 400 le posizioni scalate. Terzo turno a Wimbledon 2009, dopo aver estromesso Marat Safin, Jesse Levine , che da junior ha svolto anche il ruolo di “hitting partner” di Roger Federer a Dubai per due settimane, aveva fatto una fugace apparizione nei top 100 nel 2008. Ora che gli infortuni sembrano averlo abbandonato, la sua grande rapidità di gambe e facilità di gioco dovrebbero consentirgli , soprattutto sulle superifici rapide,di andare anche oltre.

Ha onorato al meglio la tds n.ro 2 il belga Steve Darcis, giunto sino in finale. Autorevoli, ed entrambe in due set, le sue affermazioni ai danni del lituano Ricardas Berankis nei quarti e del pivot sudafricano Izak Van Der Merwe in semifinale. Per lui, la delusione del mancato quinto alloro a livello Challenger è mitigata dal raggiungimento della sua miglior classifica da due anni e mezzo a questa parte, al n.ro 72.

La palma di rivelazione del torneo finisce nelle mani del carneade tedesco Stefan Seifert, che a 26 anni coglie un’insperata semifinale e conseguente best ranking(242). Su di lui si sono infrante le speranze di due grandi promesse del tennis mondiale come Yuki Bhambri e Denis Kudla, entrambi classe 1992. Se l’indiano del team di Bollettieri , ex numero uno mondiale Itf, festeggia il suo primo ingresso fra i primi 300 ( 297), l’americano di origine ucraine ha ormai messo nel mirino l’approdo fra i primi 200 ( 203). Ha invece deluso le attese Sam Querrey, fattosi sorprendere dal connazionale Alex Kuznetsov al primo turno.


Quarterfinals

Jesse Levine (USA) d. (q)Carsten Ball (AUS) 6-2 3-6 6-3
Stefan Seifert (GER) d. Denis Kudla (USA) 6-4 6-2
(6)Izak Van Der Merwe (RSA) d. (q)Clement Reix (FRA) 6-4 6-3
(2)Steve Darcis (BEL) d. (8)Ricardas Berankis (LTU) 6-4 2-6 6-3

Semifinals
Jesse Levine (USA) d. Stefan Seifert (GER) 6-4 7-5
(2)Steve Darcis (BEL) d. (6)Izak Van Der Merwe (RSA) 7-6(4) 6-3

Finals
Jesse Levine (USA) d. (2)Steve Darcis (BEL) 6-4 6-4

 

Caloundra International
Caloundra, Australia

February 6-12, 2012
Surface: Hard
Main Draw: 32
$50,000

Tennis australiano grande protagonista a Caloundra. Sei giocatori nei quarti, e tre in semifinale sono limpida testimonianza della ripresa del movimento “ down under”, che ha trovato in Bernard Tomic il suo indiscusso leader. A spuntarla è stato il più esperto Marinko Matosevic, giunto al suo terzo titolo a livello Challenger. Il 26 enne , nato in Bosnia ed emigrato in Australia durante l’infanzia, pone così fine ad un pessimo inizio di 2012, fatto di quattro sconfitte al primo turno in altrettanti tornei. Ripartirà dal n.ro 165.

Si è spinto sino in finale il 23 enne Greg Jones, che a 18 anni appena compiuti fece credere al pubblico locale di aver trovato un potenziale campione, cogliendo una sorprendente finale al Challenger di Burnie, piazzamento che seppe ripetere nel 2010, quando si arrese all’ultimo atto a Bernard Tomic.In realtà, Jones è sempre rimasto ai margini del tennis che conta, potendo vantare un best ranking al n.ro 179. La sua affermazione su Yen-Hsun Lu , tuttavia, è sicuramente di buon asupicio.

Speranze decisamente più concrete vengono riposte sul semifinalista James Duckworth, autore di un brillantissimo inizio di stagione. Dopo aver messo a segno la sua prima vittoria a livello maggiore sul francese Mahut a Brisbane,il 20 enne di Sidney ha dimostrato di meritarsi la wild card che gli hanno concesso gli organizzatori degli Australian Open superando l’estone Jurgen Zopp al primo turno e impegnando severamente Janko Tipsarevic al secondo. In attesa della maturazione di Luke Saville, recente campione della prova Junior a Melbourne e attualmente miglior giocatore mondiale a livello Itf, i “canguri” puntano le loro migliori carte su di lui, che questa settimana balza al n.ro 187 del ranking.


Quarterfinals
(1)Yen-Hsun Lu (TPE) d. (5)Benjamin Mitchell (AUS) 6-4 6-4
(4)Greg Jones (AUS) d. John Millman (AUS) 3-6 6-3 6-4
(3)James Duckworth (AUS) d. Brydan Klein (AUS) 4-6 6-3 6-2
(2)Marinko Matosevic (AUS) d. (8)Sebastian Rieschick (GER)5-7 7-6(5) 6-4

Semifinals
(4)Greg Jones (AUS) d. (1)Yen-Hsun Lu (TPE) 6-3 6-7(5) 7-6(3)
(2)Marinko Matosevic (AUS) d. (3)James Duckworth (AUS) 7-6(5) 6-2

Finals
(2)Marinko Matosevic (AUS) d. (4)Greg Jones (AUS) 6-0 6-2

 

Open BNP PARIBAS Quimper
Quimper, France

February 6-12, 2012
Surface: Hard Greenset
Main Draw: 32
€42,500+H


Quarto successo Challenger in carriera per Igor Sijsling. L’olandese, non accreditato fra le teste di serie,lo ha colto sul veloce indoor di Quimper, dove non ha concesso un solo set ai suoi avversari, impressionando soprattutto nei quarti, fermando la corsa del primo favorito Edouard Roger-Vasselin. Dopo un ottimo mese di Settembre,in cui si portò a casa il titolo di Alphen e ben impressionò a Metz, dove si issò sino ai quarti sbarrando la strada a Grigor Dimitrov e Philipp Kohlschreiber, il 24 enne di Amsterdam sembrava aver perso brillantezza, scivolando dolorosamente fuori dai primi 200 del ranking.

Il successo francese lo riproietta al n.ro 151, non lontano dal suo personale (126). L’ultimo ad arrendersi di fronte al suo strapotere è stato Malek Jaziri, che dopo aver messo a segno la sua prima volta a livello Challenger lo scorso anno sollevando il trofeo a Ginevra, è ad un passo dal regalare alla Tunisia una storica presenza fra i primi 100 della classifica mondiale (nr. 102). Per giungere in finale, Jaziri ha dovuto piegare il talento di Evgeny Donskoy, ammazza-francesi della manifestazione, avendo via via eliminato Paul Henri Mathieu ,Arnaud Clement, e Marc Gicquel. Il 21 enne russo, protagonista di un ottimo 2011, si assesta in 141 esima posizione avvicinando così il proprio best ranking (137).

Proprio Mathieu, seppur stoppato al primo turno, ha giocato una buona partita e mostrato di essere tornato competitivo a buoni livelli, come dimostra anche la sua vittoria al primo turno sul tedesco Stebe nel torneo maggiore di Montpellier, lui che a causa di un infortunio al ginocchio, si è visto costretto a saltare l’intera stagione 2011. La carriera del 30 enne di Strasburgo, un passato da n.ro 12 del mondo nel 2008, è comunque ripartita dal lontanissimo n.ro 733.

Quarterfinals
Igor Sijsling (NED) d. (1)Edouard Roger-Vasselin (FRA) 7-6)6) 6-3
Roberto Bautista-Agut (ESP) d. (4)Daniel Brands (GER) 7-5 4-6 7-5
(3)Malek Jaziri (TUN) d. (7)Florent Serra (FRA) 6-1 6-3
Evgeny Donskoy (RUS) d. Marc Gicquel (FRA) 7-6(4) 6-7(4) 6-3

Semifinals
Igor Sijsling (NED) d. Roberto Bautista-Agut (ESP) 6-2 6-2
(3)Malek Jaziri (TUN) d. Evgeny Donskoy (RUS) 7-6(10) 6-4

Finals
Igor Sijsling (NED) d. (3)Malek Jaziri (TUN) 6-3 6-4

 

Luca Labadini

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