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20/02/2012 21:15 CEST - WTA DOHA

Azarenka, n.1 non per caso

TENNIS - A Doha l'Azarenka demolisce con un nettissimo 61 62 Sam Stosur e vince il 17°esimo match di fila nonchè il titolo numero 11 in carriera, già il terzo quest'anno. Continua così l'imbattibilità stagionale per Vika, che legittima il suo trono di regina del tennis mondiale. Abbiamo finalmente una campionessa assoluta? Stefano Broccoli

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Ai blocchi di partenza del torneo di Doha, terzo “Premier” della stagione, c’erano gran parte delle giocatrici migliori. L’ attesa era soprattutto per il ritorno in campo di Viktoria Azarenka dopo il suo primo slam vinto, e per il suo primo torneo da numero 1 del mondo. La bielorussa ha dimostrato subito di non essersi lasciata andare dopo Melbourne, e di voler legittimare il suo status da prima giocatrice del ranking. Il tabellone qui in Qatar non le proponeva particolari ostacoli, ma ha colpito comunque la facilità con cui “Vika” ha eliminato le sue avversarie, compresa la Radwanska in semifinale. A giocarsi il titolo è arrivata un po’ a sorpresa Samantha Stosur. L’australiana infatti ha iniziato piuttosto male questo 2012, perdendo al primo turno anche nello slam di casa contro la rumena Cirstea. Qui in Qatar, la giocatrice di Brisbane ha ritrovato qualche successo( aiutata anche lei dal tabellone) e parte del suo miglior tennis. Sfortunatamente per lei giocava oggi la finale con la peggiore avversaria possibile. Un’ avversaria che in questo inizio 2012 ha raggiunto la sua piena maturità e che nei cinque precedenti con l’australiana, aveva sempre avuto la meglio. E si sa che nel tennis gli scontri diretti hanno un loro peso specifico.

Dalle prime battute già si vede tutta la forza e la convinzione della Azarenka “formato 2012”: grande solidità con tutti i colpi, posizione ben dentro il campo e ottima capacità di anticipare sul kick velenoso dell’avversaria. La quale, c’è da dire, già in avvio, commette tanti errori gratuiti con il suo miglior colpo e pare piuttosto nervosa. E per giocarsela con la Azarenka dell’ultimo periodo, non si può essere meno che perfetti. La Stosur, sull’1 pari, commette un paio di banali errori col diritto e regala le prime palle break all’avversaria. Inizialmente l’australiana si salva, ma poi tradisce tutta la sua tensione quando non chiude un punto a rete praticamente già fatto; la Azarenka gioca un passante beffardo che tocca il nastro e si prende il primo break. Il match ha preso ora una direzione ben precisa ; la bielorussa infatti continua imperterrita il martellamento da fondo con diritti profondi e rovesci spesso vincenti. La Stosur invece continua a pagare dazio con il diritto e soffre la condizione e la personalità dell’avversaria. L’australiana peraltro non è mai stata un “ animale da finale”e forse neanche lo strepitoso successo slam di New York 2011 è bastato per accrescere le sue sicurezze. Fatto sta che arrivano altri due break in successione, e con essi, il primo set per la Bielorussa in appena 30 minuti.

Nel secondo set la Stosur prova quantomeno ad invertire la tendenza: gioca due ottimi punti in avvio e si porta sullo 0-30. Ma non basta, perche l’Azarenka è concentratissima e non regala nulla quando è al servizio( non concederà neanche un break point in tutto il match), anzi si aiuta con servizi vincenti, se necessario. Inoltre anche la distorsione alla caviglia rimediata ieri, sembra non condizionarla affatto. Il secondo game del parziale è già quello del break: un paio di risposte aggressive e la bielorussa sale subito due a zero. Sul campo si vede tutta la differenza attuale di fiducia e di confidenza tra queste due giocatrici. Alla bielorussa riesce tutto o quasi. La Stosur invece, sullo 0-2 30 pari, ha un occasione su una seconda dell’avversaria, ma la sua risposta di diritto, giocata da dentro il campo, le esce di pochissimo. Questione di centimetri, questione di fiducia. L’australiana ha avuto la sua piccola chance, ma non l’ha sfruttata. E contro una numero uno, non te le lo puoi permettere. Già, perche la Azarenka di quest’anno, è una numero uno vera, finalmente libera dalle paturnie mentali che la affliggevano. La Stosur oggi non può far di più; allunga di qualche minuto oltre l’ora la partita ma cede comunque di schianto.

6-1 6-2 in poco più di un’ora di partita per la Azarenka, sempre più numero uno del mondo, nel ranking come sul campo. La nuova regina non sembra avere alcuna intenzione di abdicare. Kvitova ed eventuali altre contendenti son avvisate.

 

Stefano Broccoli

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