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20/02/2012 10:52 CEST - ATP SAN PAOLO

Conferma Nico, sconfitto Volandri

TENNIS - Almagro conferma il titolo conquistato l'anno scorso battendo 6-3 4-6 6-4 Volandri. In una partita non bellissima, lo spagnolo è stato più cinico e, soprattutto, ha retto più a lungo fisicamente. Questo è l'undicesimo titolo per Nico. Filippo non ha saputo approfittare della giornata non eccezionale dell'avversario. Karim Nafea

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Sei anni. Poco meno in realtà, tanto ci separa dall’ultima finale ATP del fu numero uno d’Italia Filippo Volandri. Nel 2006, a Palermo, c’era il buon Nicolas Lapentti dall’altra parte della rete. Un altro Nicolas, Almagro stavolta, prova a negare la terza vittoria personale al livornese (la quarantanovesima per il movimento italiano).
Almagro che, peraltro, si trovò sulla strada di Filippo anche nel 2006, in semifinale.
Gli scontri diretti parlano di un 6-3, reso più netto dal fatto che gli ultimi quattro confronti sono andati tutti a favore dell’iberico; se è vero che il Volandri di questa settimana è in forma discreta la partita è decisamente in salita, soprattutto considerando che Almagro gli è superiore in praticamente tutti gli aspetti del gioco.

L’inizio di Filo è ottimo, poiché con l’aiuto di un Almagro molto distratto riesce ad ottenere ed a confermare un break, volando sul 3-0. Troppo arretrato in queste prime battute lo spagnolo, che aggiunge alla mancanza d’iniziativa una valanga di errori totalmente gratuiti. Da dire anche che i colpi di Volandri appaiono quanto mai profondi e precisi.
Sul 3-1, 40-0 e servizio, Filippo accusa però, un passaggio a vuoto fatale; infatti, con quattro errori consecutivi, equamente distribuiti tra i due fondamentali, concede la prima palla break ad Almagro.
L’italiano ritrova immediatamente la concentrazione e riesce a salvare la palla break aprendo bene il campo e chiudendo con prontezza a rete. Il break è inevitabile comunque, visto che altri due errori rimettono in partita lo spagnolo che un game più tardi impatta sul 3-3.
Il contraccolpo psicologico è piuttosto duro, Filippo si fa nuovamente rimontare alla battuta (da 40-15 stavolta) concedendo il vantaggio e fondamentalmente il set all’avversario.
Un altro break, nell’ultimo game, suggella il 6-3 che chiude il primo parziale.

La seconda partita continua su questo spartito: un Volandri fuori dal gioco, che commette tantissimi errori e rischia molto nei game di battuta. Sull’1-0 Almagro, Con due palle break da salvare, Volandri ritrova improvvisamente le energie, riuscendo a tenere in piedi il set e la partita.
Il game successivo fotografa perfettamente lo stato dei giocatori in campo: un Volandri rinvigorito, che ha ritrovato profondità e posizione in campo da una parte ed un Almagro spento, quasi svogliato, dall’altra.
Dove lo spagnolo aveva fallito, riesce Filippo, portandosi sul 3-1 dopo aver confermato il break (anche con l’aiuto del nastro).
Da qui in poi tuttavia il livornese non vedrà praticamente più la palla sul servizio dello spagnolo.
La fatica comincia a farsi sentire ed i turni di risposta vengono sacrificati per il mantenimento del break di vantaggio.
Sul 4-3 e servizio Volandri, Nico Almagro si rifà vivo, cercando quantomeno di far durare gli scambi. La tattica sembra funzionare, dato che Filo, già abbastanza affaticato, concede una palla break. L’occasione per lo spagnolo viene prontamente salvata dal livornese che riesce, un paio di punti più tardi a chiudere il game e ad assicurarsi di servire per il set. Dopo un game chiaramente interlocutorio, il momento della verità.
5-4 30-30, servizio Volandri, stanco degli scambi a cui lo spagnolo lo sta costringendo da qualche game, Filo cerca una palla corta per alleviare la fatica. Il tocco del livornese non è però all’altezza e lo spagnolo, con un po’ di fortuna su una voleè presa fuori centro, si issa nuovamente alla palla break. Ancora una volta, nel momento di difficoltà Filo trova il suo miglior tennis e, nonostante una’altro drop sbagliato ed un’altra palla break salvata, riesce a chiudere il set con una pregevole stop volley di diritto.

Lo sciopero nei game di risposta da parte del livornese continua anche nel terzo set. In compenso anche Nico Almagro rimane fedele alla sua politica del non mettere pressione al NON irresistibile servizio dell’italiano. Ne scaturisce un set piuttosto frammentario che si trascina quasi all’inevitabile conclusione del tie-break. Volandri però, sempre più stanco, sente la pressione, quando, sul 4-5 è chiamato a servire per rimanere nel match.
Nei primi quattro punti del gioco i due si dividono equamente i punti con altrettanti errori: 30-30.
Un errore di rovescio molto grave, regala ad Almagro il primo match point.
Filippo non cede e continua ad affidarsi al rovescio, suo colpo migliore, che stavolta gli regala un vincente eccezionale.
La benzina, però, è finita ed un gran dritto anomalo di dello spagnolo vale il secondo match point, reso decisivo da un errore di Filippo.

6-3 4-6 6-4 il risultato finale. Poteva andare peggio, ad un certo punto tutti speravano/credevano potesse andare meglio.
Niente da dire a Filippo: ha dato tutto quello che aveva e, malgrado un Almagro in forma rivedibile e con motivazioni pressoché nulle (almeno così sembrava), non è bastato.
Per questo mi sentirei di invitare tutti alla calma nel pronosticare una seconda giovinezza del rampollo di Livorno (addirittura si è auspicata una nuova semifinale romana) ma, dopotutto, se ci si eccita per le sconfitte dell’ItalRugby, va bene anche una finale persa “onorevolmente”.
Importante la vittoria di Almagro che conferma così i punti conquistati l’anno scorso a Costa do Sauipe, questo è l’undicesimo titolo per lo spagnolo (in quindici finali), che si conferma più che degno della top ten (adesso è n° 11) quando si gioca sul mattone tritato.

N. Almagro b. F. Volandri 6-3 4-6 6-4
 

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