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23/02/2012 09:35 CEST - ATP Marsiglia

Cipolla eliminato, bene Ljubicic

TENNIS - Tradito dal servizio, il romano Flavio Cipolla si inchina al cospetto di Édouard Roger-Vasselin col punteggio di 6-3 6-0, sprecando un'ottima occasione di sfidare Jo Wilfried Tsonga nei quarti del torneo provenzale. Ivan Ljubcic batte Beck in due set e avrà ora Tipsarevic. Avanti anche Alexandr Dolgopolov e Michael Llodra. Da Marsiglia, Guidobaldi e Turba

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Flavio Cipolla raccoglie appena tre game contro Edouard Roger-Vasselin e abbandona l'Atp 250 di Marsiglia. Il 6-3 6-0 finale matura in un'ora e 18 minuti e toglie al romano la chance di giocare il terzo quarto di finale in carriera a livello Atp.

L’inizio del match è all’insegna del “ servizio, questo sconosciuto”. Nel primo gioco il transalpino toglie subito efficacia al rovescio in slice di Flavio con 2 risposte di rovescio nei piedi, poi ci pensa il romano con 2 doppi falli a consegnargli il break a zero: stesso copione nel game seguente, quando Roger-Vasselin cerca eccessivamente l’anticipo incappando in due stecche consecutive. Non c’è due senza tre, dice il proverbio: molto falloso con la prima di servizio, Cipolla rischia di confermarlo sull’1-1 ma salva 2 palle break, la prima grazie a una risposta lunga dell’avversario, la seconda con grande coraggio salendo in cielo a colpire un dritto incrociato su uno spiovente del francese.


Quest’ultimo, però, dà in ogni momento l’impressione di poter prendere il largo: dopo le difficoltà iniziali il suo servizio carbura, e i perfetti angoli del romano non lo infastidiscono più di tanto. Flavio, privo del sostegno del servizio e impreciso nelle sue sortite a rete, non può far altro che cercare l’errore avversario con slice in rovescio incrociato bassi e lenti, ma –salvatene 3 con caparbietà- è costretto a capitolare al 4°break point.


Il vantaggio acquisito galvanizza il francese, che prende sempre più campo col dritto lungolinea –sovente seguito a rete- ed aggira il maligno slice di Flavio spostandosi sul colpo anomalo. Per fortuna del nostro, ogni tanto Roger-Vasselin commette unforced errors che lo tengono in gioco fino al 4-3: pian piano, però, il figlio di Christophe (semifinalista del Roland Garros 1983) lima le imprecisioni e macina una serie di 8 game consecutivi. Flavio le tenta tutte, annulla persino 6 match point nell'ultimo gioco, ma non può opporsi allao strapotere del suo avversario che vince dunque col punteggio di 6-3 6-0.

Il numero 86 mondiale sarà sicuramente rammaricato per aver perso con un avversario alla portata, dopo la bella prestazione fornita con Seppi. C'è però da dire che Flavio è il classico giocatore da tripla in schedina: quando è in giornata può corrodere i meccanismi di chiunque con il suo gioco atipico, ma se non viene assistito dalla prima di servizio e il gioco a rete è meno preciso del solito può perdere nettamente anche con tennisti peggio classificati di lui (e, diciamolo, questo è il motivo per cui non ha ancora ottenuto il ranking che meriterebbe). Probabilmente, quest'oggi "Cips" ha anche patito il fatto di esser stato collocato sul campo 1, poco più di un campo di allenamento con una tribunetta in legno, davanti a una 30ina di spettatori per lo più francofoni e oltretutto senza poter disporre dell'" Occhio di Falco": visibilmente nervoso, il romano ha anche inscenato una mezza sceneggiata per contestare l'importantissimo ace che aveva dato il 4-2 a Roger-Vasselin, posando la racchetta sul punto in cui -secondo lui-la palla aveva rimbalzato.

Detto questo, occorre sicuramente rendere i giusti meriti a Roger-Vasselin. Nelle giornate di grazia questo 28enne di Gennevilliers può creare grattacapi a chiunque, come dimostrò a Tokyo nel 2009, quando battè un Del Potro ancora integro e fresco di trionfo newyorkese, e come ha ribadito lunedì estromettendo a sorpresa il finlandese Jarkko Nieminen. I colpi, Edouard li ha tutti: ora, nei quarti, starà a lui elevare la sua tenuta fisica e mentale se vorrà sperare di battere Jo Wilfried Tsonga, facile vincitore (per 6-3 6-2) del connazionale Nicolas Mahut.

Vince in rimonta Alexander Dolgopolov, che supera 2-6 7-6 6-3 il ceco Lukas Rosol, che ha perso sei delle otto partite giocate nel 2012. Decisivo il break che ha portato l'ucraino avanti 3-1 nel terzo set. Dolgopolov ha chiuso con 14 ace e il 75% di punti al servizio. Ora affronterà Michael Llodra, vincitore del torneo nel 2010 e finalista nel 2009. Il francese ha battuto in due tiebreak il basilese Marco Chiudinelli. Lo svizzero, che ha ottenuto meno della metà dei punti alla risposta (19 a 30) e ha avuto sette palle break, contro le quattro a disposizione del mancino francese: nessuna, però, è stata convertita. I tiebreak sono diventati la conclusione naturale dei set, e qui Chiudinelli, che ha anche chiesto l'intervento del fisioterapista a metà del secondo set, non ha avuto chance. Llodra ha infatti chiuso rispettivamente 7-2 e 7-3.

Avanza anche jankko Tipsarevic, che si sbarazza in due set del qualificato belga David Goffin.

Sin da subito il belga prende l'iniziativa e mette alle corde un Tipsarevic per niente brillante, che prima rimonta da 0-40 nel secondo game e poi salva 3 palle break nel sesto gioco. Scampato il pericolo, il numero 9 mondiale sfrutta la sua maggiore esperienza e coglie lui il break, con un ottimo passante in rovescio incrociato, per poi gestire abilmente il vantaggio e chiudere il primo set sul 6-4.

Chiuso il primo parziale, per l'ex allievo di Alberto Castellani il secondo è una formalità: un doppio break, nel 3° e 7° gioco, ed ecco servito il 6-4 6-2. Per Tipso, molto positivo al servizio ( 8 ace e 81% di punti dalla prima) ma ancora imballato da fondo, potrebbe esserci una prova più importante venerdì, contro il vincente del match Ljubicic-Beck (ultimo del programma odierno)

Per concludere il programma, in una serata in cui la città provenzale è in piena fibrillazione per l'incontro tra l'Olympique de Marseille e l'Inter allo stadio Vélodrome -giusto di fronte al Palais des Sport-, il "veterano" Ivan Ljubicic ha battuto il tedesco Karol Beck con lo score di 6/4 7/6 (1).

Nel primo set, fino al 4/4, tra i due giocatori regna il perfetto quilibrio. Ljubicic rivela ancora alcune difficoltà negli spostamenti laterali ma, negli scambi, Beck commette più errori gratuiti e, sul 5/4 per Ivan e servizio Beck, il croato riesce ad aggiudicarsi il  break e a chiudere il primo parziale 6/4. Il tedesco è spazientito, nervoso e, alla fine del set, manca di precisione e concentrazione. Il pubblico stasera è particolarmente calmo, quasi in dormiveglia e, a parte qualche applauso per alcuni colpi pregevoli di Ljubo, sul centrale regna il silenzio, tanto che gli stessi giocatori appaiono un po' "storditi": come se l'euforia e l'elettricità che regnano nel vicino Vélodrome avessero "spento" la serata tennistica del Palais.

Comunque, Ljubicic risveglia un po' il pubblico con i suoi potenti servizi e alcune volé di pregevole fattura. Anche Beck, però, è più aggressivo con il servizio e spinge il secondo set al tie-break. A questo punto, però, il tedesco sbaglia nei momenti importanti e il croato cerca di pressarlo con frequenti discese a rete, procurandosi 5 matchpoint. Alla fine il "saggio" Ivan, grazie a una deliziosa stop volley, riesce a chiudere il match con lo score di 6/4 7/6. Ora Ljubo è nei quarti e dovrà vedersela con il n.9 del ranking Janko Tipsarevic.


Riproponiamo
qui l'interessante audio raccolto da Ljubo lunedì



 

 

Redazione

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