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12/03/2012 18:16 CEST - Indian Wells

Catastrofe Murray! Rimonta Roddick

TENNIS - Netta sconfitta per lo scozzese: 64 62 con Garcia Lopez. Roddick batte Kubot 46 76 63. Facile Djokovic: 63 62 a Golubev. WTA: bene le azzurre e le big, fuori la Lisicki. Luca De Gaspari

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Ad Andy Murray Indian Wells non va proprio giù. Non solo è l’unico Master 1000 sul cemento all’aperto che non ha mai vinto, non solo è l’unico Master 1000 dove ha perso una finale (nel 2009 con Nadal) ma, negli ultimi due anni, è stato teatro di suoi esordi a dir poco imbarazzanti per un papabile numero 1 del mondo. Se l’anno scorso fu il beniamino di casa Donald Young ad estrometterlo subito dal torneo, stavolta ci ha pensato lo spagnolo Garcia Lopez, numero 92 del mondo, contro il quale lo scozzese in due precedenti aveva vinto tutti e cinque i set, doppio 64 nel 2009 al Queen’s, 61 61 62 lo scorso anno in Australia. Ancora una volta quindi uno stop inatteso e inspiegabile per Murray, che infatti non sa trovare una spiegazione:

Non mi sono mosso ottimamente stasera, ma non mi sentivo come mi stessi muovendo male. La risposta mi ha abbandonato e lui ha sbagliato pochissime palle. Questo è il quanto. Nel tennis odierno non ci sono esordi facili e se giochi male succede questo. Non so esattamente cosa sia successo, perché recentemente ho giocato ad un livello molto alto”.

Ora Garcia Lopez (ovviamente al settimo cielo: “Una delle più grandi vittorie della mia carriera. Lui mi ha dato molta confidenza, probabilmente considerando il mio attuale ranking, e io ho semplicemente cercato di fare del mio meglio”) affronterà Ryan Harrison, vittorioso su Troicki per 76 63.

E’ sempre molto triste vedere un campione sul viale del tramonto, ancora di più quando il tramonto sembra portare troppo rapidamente al buio totale
; ebbene sembrava essere il giorno del buio totale per Andy Roddick; l’ex numero 1 del mondo assolutamente abulico e apatico fino a quel momento si ritrova sotto 6-4 5-4 contro il polacco Lukasz Kubot specialista in doppio, ad Indian Wells nel 2° turno del primo Masters 1000 del 2012. Si trova dunque ad un game dalla sconfitta con l’avversario pronto a servire davanti al suo pubblico; e come spesso accade in questi momenti l’orgoglio del grande giocatore e l’istinto vincente, spingono l’americano a una reazione inspiegabile quanto inaspettata, trovando finalmente la misura di risposta e passante per strappare a 0 la battuta all’avversario.

E’ il turning point del Match, Kubot si scioglie alla distanza, condizionato dalla delusione e da un problema ai muscoli addominali nel 3° set, Roddick si salva dunque chiudendo 4-6 7-6 6-3 in 2h40 che hanno messo in luce il momento di grave difficoltà del giocatore di Omaha, e confermato il suo grande cuore e coraggio proprio in questi momenti.

Nel 1° set Roddick è assolutamente inadeguato al palcoscenico del centrale californiano da 16.500 posti: incapace di trovare profondità e l’ormai dimenticata potenza con il diritto e mostrando le croniche lacune sul lato del rovescio, cerca di tenersi a galla solo con il servizio senza molto successo. Kubot, giocatore dalle spiccate caratteristiche offensive, prende la rete con continuità (60 discese a fine partita) mettendo sotto pressione il suo avversario; ottiene dunque il break decisivo nel settimo gioco e chiude il set con un ottimo rovescio in lungolinea al decimo.

Roddick sembra non essere presente né mentalmente, né fisicamente, tuttavia mostrando di nuovo l’umiltà che gli è propria, sembra essere disposto a remare in attesa di avere un’occasione per rientrare. Entrambi i giocatori sprecano occasioni nella parte iniziale del secondo set (3 palle break consecutive per Roddick, altre 2 per Kubot), si arriva sul 4-4 con Roddick al servizio, l’americano sciupa un vantaggio di 40-15 e cede la battuta, momento che sembra simboleggiare il tramonto del vecchio campione.

Dopo il cambio di campo, si ripresenta in campo un Roddick nuovo, capace di trovare quasi sempre il campo anche col rovescio fin lì troppo ballerino, persino per i suoi standard. Kubot, pur sorpreso se non addirittura basito dal cambiamento dell’avversario riesce a forzare comunque il tie-break per decidere la seconda frazione. Ormai però la risposta dell’americano è perfettamente centrata e lo porta a condurre per 5-1; a quel punto Roddick mostra di non aver ancora smaltito la malattia che sembra bloccarlo e cede entrambi i punti di mini-break che aveva di vantaggio. La sua mente però rimane ben presente nella partita e gli permette di indovinare un’altra risposta per issarsi a 6-4 e poi chiudere per 7 punti a 5.

La partita sembra non poter finire di regalare sorprese, Roddick al quinto tentativo ottiene il break in apertura di terzo set per poi restituirlo immediatamente tra lo sconcerto del pubblico. Andy avrebbe l’opportunità per un terzo break consecutivo ma il polacco riesce a salvarsi. Polacco che nel frattempo ha trovato altri 2 ostacoli sul suo cammino; un problema ai muscoli addominali che lo costringe a chiamare il trainer, e la tendenza a cadere in fallo di piede (tre nel 3° set) con il piede sinistro. Il suo servizio è sempre più titubante e forzato e Roddick, grazie anche a una fortunata deviazione del nastro ottiene il break che spezza la partita salendo 4-3. Da lì in poi la resistenza di Kubot non c’è più e Roddick, ironicamente, chiude 6-3 con uno splendido passante di rovescio in lungolinea, il colpo che per tutta la carriera lo ha limitato di più.

L’ultimo tocco del destino in una giornata di morte e resurrezione di un “vecchio” campione.

Se un numero uno di ieri sembra non stare proprio bene, quello di oggi pare invece piuttosto sereno: nessun problema per Nole Djokovic nel suo esordio al Masters 1000 californiano, il N.1 del mondo ha battuto in appena 80 minuti il kazaco Andrey Golubev, N.145 del ranking con il netto punteggio di 6-3 6-2.

Il primo set vede i 2 giocatori scambiarsi subito due break, finché la maggior costanza e solidità del campione serbo lo portano allo strappo decisivo sul 4-3 del primo set, infilando di fatto una serie di 3 giochi consecutivi.

Nonostante alcune soluzioni di qualità con lo stilisticamente ineccepibile rovescio ad una mano, Golubev è troppo in difficoltà sulla seconda palla di servizio, e dopo aver tenuto la battuta di apertura del secondo set, soffrirà inevitabilmente in ciascuno dei suoi turni successivi cedendo la battuta nel 4° e nel 7° gioco (quest’ultimo incassato a causa di una deviazione malefica del nastro)

A fine partita il kazaco avrà ottenuto appena il 34% dei punti giocati sulla seconda, a fronte di ben 32 tentativi visto il mediocre 52% di prime in campo.

Molto più solido invece Djokovic capace di ottenere il 60% dei punti giocati sulla seconda palla e legittimando il netto punteggio finale con una differenza di 11 punti a suo favore a fine partita, che non spiega del tutto l’assoluto agio con cui ha disposto dell’avversario.

Ora Nole aspetta il vincente dell’incontro tra il tedesco Kohlschreiber e il sudafricano Kevin Anderson che avranno dunque il dubbio privilegio di giocare per guadagnare un posto contro il campione in carica di Indian Wells, così come di quasi tutti i tornei di tennis di alto livello.

Sembrava fatta anche per Richard Gasquet, testa di serie numero 16, che invece riesce a farsi rimontare dallo spagnolo Albert Ramos (numero 57 del mondo) che conquista la vittoria più importante della carriera. Finisce 36 75 61. Gasquet strappa tre break prima di chiudere il primo parziale al primo set point. Nel secondo allunga 5-3 ma, al momento di servire per il match, si fa breakare. Ramos infilerà 9 dei 10 game successsivi. Firmerà un secondo break di fila nel secondo set e vincerà i primi 5 game del terzo set.

Niente da fare per Andreas Seppi, che dopo l’esordio vincente contro Rochus è stato fermato da Mardy Fish e da un problema gastrointestinale. Quando i due si sono stretti la mano per sancire la fine prematura del match, il numero 8 del seeding conduceva per 63 32.

Risultati
[1] N Djokovic (SRB) d [Q] A Golubev (KAZ) 63 62
G Garcia-Lopez (ESP) d [4] A Murray (GBR) 64 62
[7] T Berdych (CZE) d S Stakhovsky (UKR) 67(2) 63 64
[8] M Fish (USA) d A Seppi (ITA) 63 32 ret.
[11] J Isner (USA) d [LL] F Gil (POR) 75 63
[12] N Almagro (ESP) d [WC] S Querrey (USA) 57 64 64
[13] G Simon (FRA) d D Sela (ISR) 75 67(6) 64
A Ramos (ESP) d [16] R Gasquet (FRA) 36 75 61
S Giraldo (COL) d [17] K Nishikori (JPN) 75 62
P Andujar (ESP) d [18] F Mayer (GER) 62 64
[22] J Monaco (ARG) d N Mahut (FRA) 64 57 63
[23] S Wawrinka (SUI) d [WC] R Ginepri (USA) 46 64 64
R Harrison (USA) d [25] V Troicki (SRB) 76(5) 63
[29] K Anderson (RSA) d P Kohlschreiber (GER) w/o
[30] A Roddick (USA) d L Kubot (POL) 46 76(5) 63
[Q] M Ebden (AUS) d [32] J Benneteau (FRA) 26 63 62

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WTA: passano Vinci e Schiavone

Passano senza problemi Roberta Vinci e Francesca Schiavone, che raggiungono il terzo turno a Indian Wells. La tarantina ha sconfitto 63 63 Silvia Soler-Espinosa (che aveva battuto al debutto Alberta Brianti). Francesca si è presa la rivincita su Lesya Tsurenko, dopo il pesante stop in Fed Cup a Biella, vincendo 62 64.

Determinante, per Roberta Vinci, il 56% di punti con la seconda a fronte del modestissimo 26% della spagnola, che pure si era illusa firmando il primo allungo del match sul 3-1, ma ha subito un parziale di cinque giochi a zero.

Nel secondo è Roberta a salire 3-1. Concede il break ma se lo riprende subito, a zero, prima di chiudere facilmente in 66 minuti. Al terzo turno affronterà Dominika Cibulkova, numero 17 del mondo, che difende i 140 punti degli ottavi raggiunti l'anno scorso. I precedenti vedono la slovacca in vantaggio 2-1. Cibulkova ha vinto i primi due, entrambi sul duro outdoor (Monterrey 2010 e Brisbane 2011), Robertina ha vinto l'ultimo in semifinale l'anno scorso a 's-Hertogenbosch, prima di celebrare il primo storico titolo azzurro sull'erba.

Buon successo per Francesca Schiavone, anche se 4 break concesse su altrettante opportunità offerte sono un dato su cui riflettere e un elemento da migliorare per il prosieguo del torneo e della stagione. La partita, segnata da 11 break totali sui 18 game giocati, inizia con Schiavone che sale 4-0, perde il servizio, trova un nuovo break nel sesto gioco (con l'ucraina avanti 40-15 e incapace di chiudere), restituisce di nuovo il vantaggio prima di firmare l'ennesimo, decisivo, sorpasso ai vantaggi e chiudere 6-2 il primo set.

Anche nel secondo, Francesca conquista subito due break di vantaggio e sale 5-1, ma restituisce entrambi i break e fallisce anche un match point sul 5-3 40-30. Ma Francesca trova l'ultimo break e l'acuto finale per salire al terzo turno dove avrà la Safarova.

Tra gli altri risultati tutto normale, con l’eccezione della sconfitta della testa di serie numero 11 Sabine Lisicki, fermata 61 64 dalla spagnola Dominguez Lino. Sharapova, Wozniacki, Stosur e Ivanovic lasciano le briciole, la Bartoli soffre terribilmente contro la qualificata Lepchenko.

Risultati:
[2] M Sharapova (RUS) d G Dulko (ARG) 62 60
[4] C Wozniacki (DEN) d E Makarova (RUS) 62 60
[6] S Stosur (AUS) d [WC] I Falconi (USA) 60 63
[7] M Bartoli (FRA) d [Q] V Lepchenko (USA) 26 62 75
[10] F Schiavone (ITA) d [Q] L Tsurenko (UKR) 62 64
L Dominguez Lino (ESP) d [11] S Lisicki (GER) 61 64
[15] A Ivanovic (SRB) d J Larsson (SWE) 61 62
[16] D Cibulkova (SVK) d M Rybarikova (SVK) 21 ret.
K Pervak (KAZ) d [17] S Peng (CHN) 64 60
[20] M Kirilenko (RUS) d I Begu (ROU) 76(4) 64
[21] R Vinci (ITA) d S Soler-Espinosa (ESP) 63 63
[23] L Safarova (CZE) d T Paszek (AUT) 63 31 ret.
S Arvidsson (SWE) d [26] M Niculescu (ROU) 63 63
S Halep (ROU) d [28] P Cetkovska (CZE) 62 64
C Scheepers (RSA) d [29] K Kanepi (EST) 63 62
[30] N Petrova (RUS) d [WC] L Davis (USA) 63 62

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Luca De Gaspari

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