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15/03/2012 10:09 CEST - Indian Wells

Federer supera la prova Raonic

TENNIS - Il match-clou di terzo turno non tradisce: Federer si impone 6-4 al terzo senza mai perdere il servizio. Rafa concede cinque game a Granollers (64 61) e ora ha Dolgopolov. Da Indian Wells, Vanni Gibertini

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Dolgopolov b. Baghdatis 64 57 64

Se nel tennis professionistico esistessero le categorie, probabilmente a Baghdatis non sarebbe permesso giocare contro Dolgopolov. Troppo più vario e completo il campionario di prodezze del folle ucraino. Uno per cui vale sempre la pena spendere i soldi del biglietto. E allo stesso modo devono pensarla i tanti spettatori che hanno gremito le tribune all'ombra dello Stadium 2 - quelle al sole erano mezze vuote - nonostante la quasi contemporaneità con la partita di Nadal, impegnato sul "Centrale".

Ed è proprio il caldo sole californiano a farla da padrone in questa giornata, come si può anche intuire dalla Corona Plaza - la zona con sedie sdraio e schermi giganti all'ombra del centrale - piena di spettatori in cerca di refrigerio, condizionando non poco i giocatori in campo, in particolare il cipriota che pare muoversi con fare dinoccolato. L'inizio di Dolgopolov è poco incoraggiante. L'ucraino nei primi due turni di battuta concede sempre una palla break, ma sale in cattedra con il servizio proprio quando ce n'è bisogno. Le palle break, invece, Baghdatis le offre tutte insieme nel quinto gioco, permettendo a Dolgopolov di passare a condurre, dopo essere uscito sconfitto sulla diagonale di rovescio. Il passivo rischia di diventare ancor più pesante di quanto non meriti il cipriota, perché Dolgopolov prende un ulteriore break di vantaggio involandosi sul 5-2, ma permette a Baghdatis di rientrare temporaneamente nel set sul 5-3, prima di chiudere 6-4 - nell'ultimo game da segnalare una preziosa demi-volèe di dritto di Dolgopolov.

In tribuna stampa sono solo tre i giornalisti presenti. Forse convinti da una rapida conclusione della partita da parte di Dolgopolov, forse sul "Centrale" a vedere Nadal o forse accorsi nella suite 210, dove la BNP si appresta ad ospitare il media party. Sta di fatto che Baghdatis non ha alcuna intenzione di mollare e in avvio di secondo set prende subito un break di vantaggio, per poi restituirlo immediatamente nel gioco successivo. Si segue la regola dei servizi senza sussulti, fino al 6-5 Baghdatis. Nel dodicesimo gioco c'è tutto Dolgopolov: genio e sregolatezza. Gioca un game disastroso in cui commette un doppio fallo e sbaglia due dritti, consegnando il secondo parziale al cipriota. Le statistiche non differiscono troppo da quelle del primo set, sintomo che la partita si sta decidendo su pochi punti.

Dolgopolov non sembra essere troppo felice del modo in cui ha ceduto il parziale. E così al cambio campo, accanto all'arbitro di sedia donna Eva Asderaki - chissà cosa le avrebbe detto Connors che agli arbitri uomini diceva "osceno pertugio posteriore" - parla da solo, mentre è seduto con le gambe accavallate come se fosse alla fermata dell'autobus. Un monologo che, però, pare funzionare perché alla ripresa del gioco scappa subito sul 4-0 prima, e sarebbe potuto essere addirittura 5-0 se Baghdatis non gli avesse annullato altre quattro palle break, e sul 5-4 poi. Nell'ultimo game sale 40-0, fallisce due match point, ma chiude al terzo sfruttando un errore di rovescio di Baghdatis.

Al quarto turno l'ucraino è atteso da un affascinante incrocio contro il numero due del mondo, Rafael Nadal. Non parte certamente favorito, ma neanche già battuto. (Stefano Pentagallo)

Nadal b. Granollers 61 64

Nessun problema per Rafael Nadal nel suo incontro di terzo turno contro il suo futuro compagno di doppio Marcel Granollers: 6-1, 6-4 il punteggio in poco meno di un’ora e mezza di gioco che hanno visto il maiorchino mantenere sempre saldamente le redini del gioco e del punteggio.
Due break al secondo ed al sesto gioco hanno deciso il primo set, nel quale Nadal ha concesso la miseria di quattro punti in quattro turni di battuta. Nel secondo parziale Granollers ha avuto un paio di occasioni per strappare il servizio al n.2 del mondo ed impattare sul 3-3, ma non le ha sapute sfruttare, gettando al vento così le uniche opportunità per rientrare nel match.

Federer b. Raonic 67(5) 62 64

Il piatto principale della serata tennistica a Indian Wells era rappresentato dal più atteso degli incontri di terzo turno, quello che già alla compilazione dei tabelloni si era segnalato come una sfida dagli alti contenuti tecnici: il sempreverde Roger Federer contro l’uomo più caldo di questo inizio 2012, ovvero il bombardiere canadese Milos Raonic.

Il match non tradisce le attese del grande pubblico accordo all’Indian Wells Tennis Garden, in una serata perfetta per il tennis: 23 gradi, poco vento e poca umidità. Per usare le parole del commentatore di Tennis Channel Justin Gimelstob “le condizioni più simili all’indoor che si possono trovare all’aperto”. E questi due protagonisti sono probabilmente i migliori interpreti al mondo del tennis indoor.

Che sarebbe stata una battaglia di servizi non era difficile immaginarlo, quindi non è stata una sorpresa che il primo set si sia deciso al tie-break, dopo che solamente Federer aveva dovuto affrontare una palla break sul 3-3, peraltro annullata con un ace. E’ un solo minibreak a fare la differenza, quello subito da Federer sul 3-4 sbagliando un diritto dopo uno scambio prolungato, ma Raonic ha meritato il set servendo nel tie-break in maniera impeccabile e chiudendo con una seconda di servizio vincente scagliata a 120 miglia orarie (195 km/h).

All’inizio del secondo parziale lo svizzero non cede di un millimetro e continua la sua solidissima prestazione alla battuta, mentre Raonic, forse rendendosi conto di avere l’impresa a portata di mano, comincia a mostrare qualche titubanza: colleziona uno 0 su 5 nelle discese a rete nei primi game, ma soprattutto commette diversi errori non forzati nei colpi interlocutori in avanzamento. Un parziale di 9 punti a uno per Federer apre il set, che trova il suo padrone definitivo quando lo svizzero ottiene il 4-1 pesante aggiudicandosi con una spettacolare sequenza di tre passanti il game più lungo del match (16 punti).

Sostenuto dai tifosi canadesi presenti qui in California (Indian Wells è una popolare destinazione per chi vuole sfuggire ai freddi inverni del Nord), Raonic ritrova il suo rendimento standard al servizio ed il set si incanala su binari di assoluto equilibrio. L’unica palla break arriva in favore di Federer nel settimo game, ed è quella buona: una risposta in blocco su una prima a 136 miglia orarie (217 km/h) invita a rete Raonic che viene trafitto da un passante di rovescio lungolinea dello svizzero. Federer, che aveva ceduto due punti in tre turni di battuta, va sotto 15-30 nel game seguente mostrando qualche segno di nervosismo, ma mantiene il controllo e chiude il match 6-7, 6-2, 6-4 in 2 ore e 7 minuti.
 

Negli altri incontri della serata, vittoria in tre set per David Nalbandian, che ha superato la testa di serie n. 10 Tipsarevic per 63 36 63 ed affronterà Jo-Wilfred Tsonga. Per quel che riguarda il tabellone femminile, nessun problema per la finalista dello scorso anno, la francese Marion Bartoli che si è imposta 61 64 contro la ceca Safarova, mentre pesante battuta d’arresto per la ex-n.1 Caroline Wozniacki, che ha racimolato solamente cinque giochi contro una Ana Ivanovic e che con ogni probabilità perderà altre posizioni in classifica dopo questo torneo.
Nel secondo match della sessione serale sul campo centrale, ad un inizio abbastanza equilibrato ma con parecchi break ha fatto seguito un deciso allungo della Ivanovic, che facendo leva sulla propria maggiore pesantezza di palla e capacità di trovare soluzioni definitive è riuscita a prendere in mano il pallino del gioco ed a portare a termine il match in poco più di un’ora senza lasciare scampo alla Wozniacki.
 

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