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24/03/2012 18:24 CEST - Indian Wells

Federer di nuovo re di Indian Wells

TENNIS - Roger Federer batte John Isner 76 63 e diventa l'unico giocatore ad aver vinto 4 volte a Indian Wells. Lo svizzero raggiunge Nadal con 19 Masters 1000 in carriera. Terzo titolo di fila, 73 in carriera. Enzo Cherici

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Il torneo che non t'aspetti. Perché proprio quando tutti (o quasi) si aspettavano di vedere in finale la rivincita della sfida di Melbourne tra Djokovic e Nadal, ecco invece sbucare in modo autorevole la sagoma gigantesca di John Isner e quella reale di Roger Federer. E tutto si può dire, tranne che non abbiano meritato questa finale!
Tra i due ci sono alla vigilia 69 titoli (72-3) e più di 65 milioni di Prize Money di differenza
, ma la partita tutto sembra, fuorché scontata. In primis, perché i miglioramenti del neo top ten Isner sono sotto gli occhi di tutti (e per informazioni rivolgersi a Djokovic); poi perché c'è il recente precedente di Friburgo, in Coppa Davis, dove il lungagnone americano aveva superato a sorpresa l'incredulo svizzero, a rendere il tutto ancora più stuzzicante.
Il pronostico della vigilia e i precedenti (2-1) sono dalla parte di Federer, ma tutto questo ora non conta più: si parte!

Federer vince il sorteggio e sceglie di servire, un minuto dopo è avanti 1-0. Tocca a Isner, che va sotto 0-30, ma poi infila quattro prime consecutive e impatta sull'1-1. Al game successivo il primo momento caldo del match. Una palla corta sbagliata, una stecca di rovescio e Roger si trova sotto 15-40. Qui Isner si mostra troppo, troppo passivo e si ritrova 40-40 per manifesta (e grave) mancanza di aggressività. Federer allora decide di regalare una terza palla break con un doppio fallo, ma poi assume finalmente il comando degli scambi e con tre punti consecutivi si porta avanti 2-1.

La strategia si Federer di muovere il più possibile Isner è chiara, ma prima bisogna riuscire a rispondere al servizio. Nel primo punto del quarto gioco il fuoriclasse svizzero riesce a giocare un sontuoso passante lungolinea, ma poi il gigante del North Carolina dimostra a tutti che non è affatto soltanto servizio e con alcune soluzioni di pregevole fattura riesce a gestire con maetsria un game che rischiava di farsi complicato: 2-2 e partita che sembra farsi interessante.

Ma proprio sul più bello, il meteo inizia a fare i capricci. Prima si alza il vento, poi arriva la pioggia. Si aprono gli ombrelli e Layani sul punteggio di 3-2 in favore di Federer è costretto a fermare il gioco. I giocatori rimangono in campo e questo sembra essere un buon indizio. Federer, seduto sulla sua seggiola, è talmente rilassato che addirittura sbadiglia. Isner non è da meno e ride e scherza col suo box.

Dopo un quarto d'ora di sosta, si riparte con Isner al servizio. Freddo? Manco per idea. Subito una randellata di servizio e un gran rovescio incrociato. Game senza problemi e 3-3 con Federer che sembra non trovare la chiave per rispondere al servizio dell'americano. Roger non vuole essere da meno e con quattro dritti fotonici in meno d'un minuto si porta avanti 4-3. Isner perde il primo punto dell'ottavo gioco, ma poi è bravo a vincere un grande scambio sul 15-15 ed a portarsi senza troppi affanni sul 4-4. Un arrivo al foto-finish sembra sempre più scontato, ma Long John ora è costretto a servire sul 4-5 per difendere il primo set.

Paura? Ma quando mai! Tre prime su quattro in campo e in un amen si va sul 5-5. Neanche il tempo di tirare il fiato e la situazione si ripresenta, con Isner costretto a servire sul 5-6 per portarsi al tiebreak. Ma stavolta le cose non saranno troppo semplici, perché Federer con due risposte profondissime costringe Isner all'errore e vola 0-30. Ma l'americano è bravissimo e con servizio e dritto infila tre punti di fila ed ha la palla per rifugiarsi al tiebreak. Ma Roger non si arrende e dopo aver annullato un'altra palla del 6-6 si procura un setpoint grazie a un dritto profondo che costringe Isner all'errore. E cosa ti fa John? Servizio vincente, of course. Sul successivo punteggio di parità Federer manda lungo un dritto che non avrebbe mai dovuto sbagliare e con la bordata di servizio successiva si arriva al tiebreak.

Isner pizzica due righe con dritto e servizio e si porta avanti 2-1. Ma sul 2-2 prima Federer mette un facile dritto in rete e concede il primo minibreak del tiebreak, poi però è bravo in risposta e fa due punti sul servizio di Isner: 4-3 per Roger. Finita? Ma quando mai! Doppio fallo svizzero e minibreak restituito: poteva essere 6-3, invece è 5-4 Federer. Che si procura un altro setpoint sul 6-5, ma Isner è bravo a prendere l'iniziativa sulla seconda di Roger e portarsi sul 6-6. Si cambia campo, servizio vincente di Roger e 7-6. E qui lo svizzero risponde alla grande, ma sbaglia un rigore clamoroso di dritto che gli avrebbe dato il primo set. Sul 7-7 Isner attacca, Federer colpisce male un passante di rovescio, l'americano lo lascia sperando esca, ma la palla muore sulla riga. Quarta palla set, e stavolta Roger decide di non rischiare servendo un kick a tre/quarti di velocità mandando fuori giri l'avversario. Rovescio lungo dello yankee, 9-7 e primo set Federer.

Federer ha servito il 56% di prime contro il 69% di Isner, ma al contrario dell'americano ha ricavato molti più punti grazie a questo fondamentale: 91% contro il 69% del giocatore USA. Ma la vera differenza in questo primo set l'hanno fatta le 3 palle break sprecate malamente (soprattutto le prime due consecutive) da Isner nel terzo gioco. Per lui sarebbe stato di vitale importanza breakkare subito Federer e poter fare corsa di testa.

In apertura di secondo set Isner appare un po' sfiduciato, a testa bassa, ma nel terzo gioco, sul 30-30, vince un importante scambio prolungato e riesce a portarsi avanti 2-1. In tribuna parte la Kiss-Cam e Ben Stiller scavalca la moglie lanciandosi in un bacio con la vicina. Si torna in camo e la musica non cambia, Federer tiene il servizio a zero e impatta sul 2-2. Isner raramente riesce a trovare il tempo col suo dritto anomalo e quando è costretto a servire la seconda i punti se li deve sudare. Ma la seconda di Isner non è una seconda normale, molti vorrebbero averla come prima. Così, nonostante una sola prima in campo nel quinto gioco, lo statunitense si porta a condurre 3-2. Qui Federer fa l'Isner e con un servizio vincente, due aces e un dritto anomalo pareggia i conti sul 3-3.

La situazione sembra cristallizzata, con i giocatori ormai caldi che concedono le briciole al servizio. Ma improvvisamente si apre uno spiraglio, con Federer che riesce ad entrare nello scambio e a portarsi sul 15-40 chiamando a rete Isner e bruciandolo con due grandi passanti. Ci sono due palle break consecutive per lo svizzero che hanno il sapore dei matchpoint. Buona la prima: Isner chiamato ancora una volta a rete si incarta con un goffo passante e concende il primo break di questa finale.

Ora il fuoriclasse di Basilea conduce per 4-3 e servizio e non sembra intenzionato a concedere regali. Un regalino allora glielo fa Layani che sul 15-0 corregge una palla chiamata giustamente fuori dal giudice di linea. Da 15-15 si passa 30-0 e non è esattamente la stessa cosa. Roger ringrazia e vola 5-3, ad un turno di servizio dal suo quarto titolo a Indian Wells, il primo dal 2006.

Ma Isner non sembra essersi ripreso dal break subito e, soprattutto, Federer non sembra avere molta voglia di portare la partita troppo per le lunghe. Si porta allora sul 30-40 e dopo 1h21' chiude 7-6, 6-3 al primo matchpoint utile.

Cos'altro dire di questo straordinario fuoriclasse, autentica leggenda vivente nella storia del tennis? Niente, continuiamo a godercelo finché lui ce lo concederà, ricordando, en passant, che con questo titolo si è portato a quota 73, a soli quattro titoli da John McEnroe che lo precede in questa speciale classifica. Col successo di Indian Wells Federer ha anche raggiunto Nadal nel numero di successi nei Masters1000, ottenendo anche la vittoria numero 251 in questa categoria di tornei (altro record).

Sembrava malandato e malaticcio ad inizio settimana, poi dopo la giornata di riposo ha ingranato la sesta e battuto Del Potro, Nadal e Isner nell'ordine. Chapeau.

Tanti, tanti complimenti anche a John Isner, neo top ten e primo americano a battere un numero uno dai tempi di Blake alle Olimpiadi di Pechino 2008. Ha raggiunto la sua prima finale in un Masters1000, non so se ce ne saranno altre, ma glielo auguro di cuore perché è un bravissimo giocatore e un ragazzo adorabile.

Adesso tutti a Miami, per un altro grande torneo. Riusciranno Nole e Rafa a prendersi la rivincita? Ci sarà il risveglio di Murray? La conferma di Isner? Lo sapremo prossimamente, su questi schermi. Una cosa è certa, chiunque vorrà vincere il torneo dovrà fare i conti con un giovanotto svizzero chiamato Roger Federer.

Enzo Cherici

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