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17/05/2012 00:38 CEST - Internazionali d'Italia

Il ritorno
di Andreas

TENNIS - Andreas supera Isner 26 76 75: non batteva un top 10 dal 2008. Ora Wawrinka. Contro Granollers, Fabio mostra ottimi colpi e poca continuità e perde 63 64. Fuori anche Lorenzi, battuto 63 62 da Gasquet. Tra uomini e donne, ancora in tabellone 2 azzurri su 11. Ubitennis

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Seppi b Isner 26 76 75

Quando John Isner affossa l’ultimo rovescio in rete, il boato del pubblico del Pietrangeli è impressionante. Però pienamente giustificato: ha assistito a una sfida epica, in cui Andreas Seppi nei momenti difficili non si è scoraggiato, ma ha saputo rialzare la testa chiudendo con pieno merito a braccia alzate. Dopo aver battuto Gasquet ad Amburgo nel 2008, Andreas in trenta tentativi aveva sempre perso contro un top 10: finalmente è arrivato l’atteso exploit.

E battere Isner sul… cemento è un merito in più. Cemento? Ok, era terra rossa, ma il forte vento presente per tutto il giorno ha spazzato via gran parte della terra ed è rimasto quasi solo il fondo duro, come ha testimoniato Sara Errani che ci ha giocato appena prima di Seppi. Una superficie che esaltava il servizio di Isner, non a caso partito a razzo, mentre l’altoatesino ha mostrato la solita partenza diesel. Pronti via e siamo già sul 3-0 pesante per l’americano, inattaccabile al servizio, i cui ace ripetuti (alla fine saranno 15, più numerosi altri servizi vincenti) strappavano un “oooohhh” di meraviglia agli spettatori. Un Isner ottimo anche da fondocampo, con un dritto che si infila come una lama nell’angolo sinistro di Seppi: il 6-2 è la logica conseguenza, con una sola palla break concessa (e annullata) all’azzurro.

“Seppi, Seppi!”, urla il Pietrangeli, e Andreas inizia il secondo set con un altro piglio. Il servizio di Isner resta inattaccabile, ma ora l’altoatesino tiene con autorità i propri turni di battuta. Le emozioni iniziano ad arrivare sul 5-4 Seppi, quando la palla break è anche un setpoint, ma l’americano spara un servizio vincente a 214 Km/h. Sotto l’occhio vigile di Corrado Barazzutti, si giunge così al tiebreak, deciso da un dritto steccato da Isner, che consegna il 7-5 ad Andreas.

Il pubblico si scalda è c’è aria di impresa. Sul 2-2, Seppi profonde il massimo sforzo, nello stesso game si procura 7 palle break, ma Isner è implacabile: le annulla tutte, sei delle quali con un servizio vincente. L’azzurro non concede mai occasioni e sul 5-5 (servizio Isner) finalmente raccoglie quanto seminato: va 0-40, non trasforma le prime due opportunità, ma la terza è quella buona: la stecca di dritto di Isner vale il break decisivo (alla dodicesima palla break totale). Pubblico in delirio e Seppi in trance agonistica: il braccio non gli trema e nel game successivo chiude un match che difficilmente dimenticherà.

Appena entra in sala stampa, è accolto da un applauso spontaneo da parte dei giornalisti, gesto che di solito si compie per omaggiare chi vince un torneo. “E’ stato molto emozionante – ha spiegato –, c’era un pubblico incredibile e in alcuni momenti non ero concentrato al 100% perché ammiravo lo spettacolo in tribuna. La mia migliore partita in carriera? Alla pari con altre 2-3 in cui ho battuto top ten, come il successo su Nadal a Rotterdam e quello su Ferrero in Coppa Davis a Napoli. Ho gestito bene i momenti importanti e da un po’ di tempo gioco più rilassato: spero di continuare così”.

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Granollers b Fognini 63 64

Il solito Fognini. Gioca una serie di colpi, alcuni davvero da applausi, e perde. Granollers gioca una partita e vince. Lo spagnolo non è certo giocatore di classe, ma è un ribattitore solido che ha imparato dal doppio a variare,a giocare un po' più d'attacco, a chiudere qualche punto in più a rete, soprattutto dalla parte del dritto.

Fognini dà il meglio quando la partita è persa e soprattutto ricava troppo poco dal servizio: preferisce alzare la percentuale di prime, ma smette di spingere mettendo in campo palle che raramente superano i 170 km/h. Così è davvero difficile vincere, e non solo contro il catalano.

Primo segnato dal 4-1 "pesante" di Granollers, dal vento e da nuvole nere che portano anche qualche goccetta di pioggia che inumidisce il campo quel tanto che basta perché lo spagnolo possa chiudere l'accelerazione vincente di dritto per salire 5-3. Il ligure è prima sfortunato, quando il nastro gli allunga il dritto lungolinea da sinistra (15-40) poi poco lucido e ancor meno paziente quando stecca e regala il set.

Nel secondo, Fognini sembra riuscire a girare la partita dalla sua. Va subito avanti di un break e riesce a portare Granollers ai vantaggi in un match che, alla luce del risultato finale, possiamo considerare decisivo. Infila un magnifico passante lungolinea in corsa di rovescio su un attacco basso dello spagnolo, che però si salva senza concedere palle break con una notevole palla corta.

Il ligure inizia a mostrare segni di scarsa pazienza, di frustrazione. Rallenta troppo, il dritto supera a stento il quadrato di battuta (e in un caso nemmeno arriva a rete), e subito matura uno 0-40 che, con lo spagnolo avanti 4-3, sa tanto di sipario chiuso in anticipo.

Ma Fabio ha ancora qualcosa da dire. Chiude tre punti di fila con il secondo colpo, subito dopo il servizio: volée, rovescio, dritto. Gioca un game incredibile e chiude al termine di uno scambio lungo (li ha vinti quasi tutti, peraltro) in cui addormenta il gioco e decide di attaccare sul colpo forse più difficile, una rasoiata di Granollers che rimbalza bassissima e a tre quarti: ci arriva e inventa il passante sulla riga.

Partita che gira? No. Perché la scia dell'entusiasmo porta...un gioco inguardabile con un paio di dritti difficili da definire. E il vento forte che alza mulinelli di terra rossa è un'attenuante solo parziale.

Ancora una volta, Fabio dà il meglio quando si ritrova spalle al muro. Serve per restare nel match, va sotto 15-40 e annulla due match point con un rovescio estemporaneo lungolinea che lascia fermo il catalano e uno smash a chiudere un punto dominato col dritto. Ma le occasioni mancate non tornano, e dopo quattro palle match la sorte passa a chiedere il conto: l'ultimo dritto tocca il nastro e finisce lungo.

C'è abbastanza da salvare e parecchio su cui riflettere in vista della difesa dei quarti di Parigi.

Gasquet b. Lorenzi 63 62

Saluta il torneo anche Paolo Lorenzi, che ben poco ha potuto contro la classe fragile ma cristallina di Richard Gasquet. Un 63 62 lampante e implacabile, con il transalpino dominante al servizio (8 aces e nessun doppio fallo, rese dell'86% e 61%, nessuna palla break concessa) e capace di strappare la battuta a Lorenzi in tre occasioni. Sarà quindi Gasquet ad affrontare Andy Murray, che dopo Nalbandian si troverà di fronte un altro rovescio magico (forse il più amato, tra quelli a una mano). I precedenti dicono 3-2 Murray, ma sono stati spesso match lottatissimi e, a Wimbledon 2008 e Parigi 2010, Gasquet sprecò un vantaggio di due set.

A Paolo invece rimarrà il bel ricordo della vittoria su Davydenko, sempre più l'ombra di sé stesso ma comunque ex numero 3 del mondo.

RISULTATI

ATP

Rafael Nadal (2) def. Florian Mayer, 6-1, 7-5
Roger Federer (3) def. Carlos Berlocq, 6-3, 6-4
Tomas Berdych (7) def. Lukasz Kubot, 6-4, 6-1
Stanislas Wawrinka def. Janko Tipsarevic (8), 6-3, 6-1
Andreas Seppi def. John Isner (9), 2-6, 7-6 (7-5), 7-5
Juan Martin del Potro (10) def. Mikhail Youzhny, 6-4, 6-2
Gilles Simon (11) def. Guillermo Garcia-Lopez, 6-4, 2-6, 6-4
Nicolas Almagro (12) def. Sam Querrey, 7-5, 6-2
Juan Monaco (14) def. Radek Stepanek, 6-4, 6-2
Richard Gasquet (16) def. Paolo Lorenzi, 6-3, 6-2
Marcel Granollers def. Fabio Fognini, 6-3, 6-4

GLI OTTAVI
Novak Djokovic (1) vs. Juan Monaco (14)
Rafael Nadal (2) vs. Marcel Granollers
Roger Federer (3) vs. Juan Carlos Ferrero
Andy Murray (4) vs. Richard Gasquet (16)
Jo-Wilfried Tsonga (5) vs. Juan Martin del Potro (10)
David Ferrer (6) vs. Gilles Simon (11)
Tomas Berdych (7) vs. Nicolas Almagro (12)
Andreas Seppi vs. Stanislas Wawrinka

WTA

Petra Cetkovska def. Agnieszka Radwanska (3), 6-4, 4-6, 6-1
Samantha Stosur (5) def. Sara Errani, 6-3, 7-5
Anabel Medina Garrigues def. Caroline Wozniacki (6), 6-4, 4-0, retired
Julia Goerges def. Marion Bartoli (7), 6-3, 6-1
Li Na (8) def. Iveta Benesova, 6-1, 7-5
Serena Williams (9) def. Nadia Petrova, 4-6, 6-2, 6-3
Angelique Kerber (12) def. Vania King, 6-3, 6-2
Ana Ivanovic (13) def. Silvia Soler-Espinosa, 6-2, 6-1
Dominika Cibulkova (14) def. Karin Knapp, 6-3, 4-6, 6-1
Chanelle Scheepers def. Marina Erakovic, 5-7, 6-1, 6-2
Flavia Pennetta def. Sloane Stephens, 6-2, 6-3
Sorana Cirstea def. Sofia Arvidsson, 6-3, 6-1
Venus Williams def. Ekaterina Makarova, 7-6 (9-7), 6-1

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