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20/05/2012 13:10 CEST - Internazionali d'Italia

Nadal e Djokovic
I più forti sono loro

TENNIS _ Djokovic poteva dare una vera lezione a Federer se Roger non avesse avuto un guizzo dei suoi sul 4-5 del secondo set. Un vero favorito non c’è, ma io provo a dire chi sarà. Con la pioggia campo pesante? Da Roma Ubaldo Scanagatta

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Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta
ROMA _ Se non ci fosse stato quel guizzo finale, quando sul 4-5 nel secondo set Federer ha prima annullato un matchpoint con un dritto vincente anomalo terrificante, e poi conquistato la prima pallabreak di un match fin lì un po’ troppo a senso unico per essere emozionante, l’ennesimo duello fra Djokovic e Federer sarebbe stato piuttosto deludente. A dir poco, e non solo per i fans di Roger.

Quell’ora e 20 di gioco, infatti, aveva mostrato un Federer falloso, troppo spesso spinto un paio di metri oltre la riga di fondo, e un Djoker implacabile ogni volta che Roger accorciava. Diversi colpi di Federer sono finiti in rete, semplicemente perché era stato sospinto troppo lontano dall’aggressività di Nole, idem dicasi per almeno 6/7 palle steccate dallo svizzero, sempre in affanno.

Che non fosse la serata giusta per lui si era visto fin dalle prime palle, se non dal primissimo punto già regalato con un errore di dritto inconsueto, quasi sorprendente per chi lo aveva visto infallibilmente fenomenale la sera prima contro Seppi in quei cinque games giocati come si gioca solo in Paradiso. Certo affrontare Djokovic non è come affrontare Seppi, fin dai primi quindici, però stasera Roger non era così centrato come ieri, a prescindere dalla ben diversa consistenza dell’avversario.

Quei 20 minuti scarsi dal matchpoint non trasformato alla conclusione della seconda semifinale, sono stati i più divertenti della partita, anche se è un peccato che a rendere meno avvincente il tiebreak che l’ha conclusa ci sia statoun minibreak subito al primissimo punto da Federer che ha messo in rete un dritto abbastanza gratuito.

“Ero pronto a giocare questo match, stavo meglio stasera che alla vigilia del torneo _ ha detto Federer _ mi sono battuto ma lui ha giocato meglio di me. Ho avuto qualche chance nel finale, ma se avessi vinto sarei stato forse fortunato…mi ha sorpreso e dato un po’ di fiducia vedere che lui si è innervosito quando gli ho annullato il matchpoint, ma….tutto sommato sono felice che il torneo sia finito”.

Djokovic era ovviamente più felice ancora: “E’ il miglior match che ho giocato quest’anno sulla terra rossa, ho risposto benissimo e l’ho costretto a fare diversi errori…avrei dovuto chiudere il match, anche perché si sa che lui è un giocatori di tali qualità che può sempre trovare modo di raddrizzare una partita. Però stasera centravo davvero bene la palla…”

Gli ho chiesto allora, sulla finale con Nadal, se l’averlo battuto due volte sulla terra rossa lo scorso anno …e considerando che quest’anno a Montecarlo quel Djokovic non era certo il vero Djokovic, fosse importante sotto il profilo psicologico, se gli dessi cioè più fiducia di quante ne avrebbe avuta un anno fa e lui ha risposto: “Il 2012 è stato un anno eccezionale, pensare di poterlo ripetere, di fidarsi di quei risultati sarebbe un errore perché Nadal è il più forte giocatore di tutti i tempi sulla terra rossa…tuttavia certo lo scorso anno non lo avevo ancora mai battuto sulla terra rossa e potevo avere più dubbi sulle mie possibilità. Oggi so invece che ho le mie chances…”

Gli ho poi chiesto anche se ritenesse che il giocare sulla distanza dei due set su tre favorisse ancor più le sue chances o meno e lui: “Non lo so, è vero che qui si gioca due set su tre, però si è giocato anche tutti i giorni…ed è un torneo duro”.

Infine gli ho fatto presente che il meteo prevede maltempo per questa domenica, probabile pioggia…._Un eventuale campo più lento favorirebbe Nadal? E lui: “Anche lo scorso anno piovve (in effetti il match cominciò verso le 19 e finì con le luci dei riflettori)…io non voglio entrare in campo pensando che una situazione può favorire lui, oppure me, abbiamo giocato in tutte le condizioni, sappiamo giocare in tutte le condizioni, dobbiamo entrare in campo con la testa libera, giocare al meglio e basta”.

Poi, anche lui, come Rafa Nadal prima, mi ha gentilmente firmato uno dei cappellini verdi di Ubitennis.com che sono stati distribuiti al di fuori del Foro Italico.

Le mie previsioni per la finale? E’ un compito durissimo farle, sono certo più bravi di me nell’indovinare i pronostici i leader del Tennis Virtual Tour, il gioco che sta avendo un successo straordinario se pensate che pochissimi giorni fa erano poco più di 270 i giocatori prima che gli dedicassimo un sito apposito e una piattaforma automatizzata e ieri erano già quasi mille. Il passaparola funziona, anche attraverso i social network.

Lo scorso anno sbagliai il pronostico della finale di Roma perché pensavo che Nadal, dopo aver giocato male a Madrid, avrebbe potuto giocare meglio al Foro. Djokovic, oltretutto, aveva rischiato grossissimo con Murray, e pensavo potesse risentirne. Sapete come finì invece. Stasera ho avuto la sensazione che Djokovic fosse straordinario contro Federer, e invece il Nadal del primo set mi era apparso in difficoltà con Ferrer. Fidandomi di queste mie sensazioni do favorito Djokovic…quindi probabilmente vincerà Nadal.
 

Ubaldo Scanagatta

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