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26/05/2012 17:25 CEST - Torneo Bonfiglio

Quinzi, macchina
da guerra

TENNIS – Prova perfetta della giovane promessa del tennis italiano nella semifinale del torneo juniores Bonfiglio. Stroncato in meno di un'ora croato Borna Coric con il punteggio di 6-1 6-0. Gianluigi in finale avrà il vincente del match Ismailov-Halys. Stefano Tarantino

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Era la prima volta che alla platea degli appassionati di tennis italiani veniva data la possibilità di assistere alle gesta di colui che a detta dei più dovrebbe essere il nuovo fenomeno azzurro della disciplina.
La diretta della semifinale del Torneo Internazione juniores Bonfiglio, giunto alla sua 53° edizione e con un albo d'oro di tutto rispetto (tra gli altri Panatta, Barazzutti, Lendl, Forget, Ivanisevic ed in epoca più recente Almagro) ci ha consentito di assistere al match tra il nostro Gianluigi Quinzi ed il croato Borna Coric.
Il nostro rappresentante ha onorato alla grandissima l'occasione lasciando un solo game al malcapitato avversario e fornendo una prova di una solidità spaventosa in tutti i campi.

Quinzi ha trionfato infatti 6-1 6-0 in meno di un'ora impartendo una vera e propria lezione di tennis al croato che non è mai stato in grado di impensierire il tennista nativo di Porto San Giorgio.

Gianluigi ha giocato un match praticamente perfetto.
Ha iniziato il match di gran carriera sfoderando da subito un diritto mancino preciso e profondo, tirato sempre con gran sicurezza ed impartendo una velocità alla palla ben superiore a quella di Coric che più volte nel corso della partita è andato fuori ritmo.
Ma al diritto Quinzi ha accompagnato anche un rovescio bimane altrettanto perfetto, tirato in maniera decisiva e letale (soprattutto incrociato) e sempre in pieno controllo, con alcuni recuperi che hanno costretto il suo avversario a giocare più volte un punto che sembrava chiuso, costringendolo così all'errore.
 

Non parliamo poi dell'enorme differenza nella tenuta fisica e mentale dei due ragazzi.

La pressione avrebbe dovuta essere tutta sulle spalle di Quinzi che sicuramente sa di avere tutti gli occhi puntati addosso in Italia e che giocava in casa, invece il nostro atleta ha iniziato sicuro di sé e non ha mai alzato il piede dall'acceleratore, ben centrato sull'obiettivo.
Di contro Coric ha iniziato contratto ed non appena il match si è fatto in salita ha iniziato a dare in escandescenza, lanciando un paio di volte la racchetta per aria, imbastendo soliloqui solitari, rivolgendosi probabilmente al suo allenatore sugli spalti o prendendosela con sé stesso.

Anche da un punto di vista agonistico la differenza è parsa ampia.
Quinzi ci pare dotato di un'ottima mobilità grazie ad una buona velocità di piedi che gli consente recuperi che a prima vista paiono impossibili, pronto subito dopo immediatamente a ripartire per riequilibrare l'inerzia dello scambio. Inoltre Gianluigi veniva da un match giocato ieri durissimo e durato tre ore (e nel quale aveva annullato ben due match point) ma apparentemente non ha accusato minimamente la stanchezza.
Coric invece ha fatto quello che ha potuto, ma anche da un punto di vista atletico è parso almeno una spanna sotto il suo avversario.

Bisogna ad onor del vero precisare che il croato ha circa un anno meno del nostro tennista e a questa età (16 anni per Quinzi, 15 per Coric) la differenza si avverte nella struttura fisica tra i due ragazzi. Ma ciò nulla toglie all'ottima impressione data dall'azzurrino.

Con queste premesse il racconto del match diventa una breve sintesi di una passeggiata annunciata.

Quinzi parte come abbiamo detto alla grande, non sbaglia praticamente niente (un gratuito in 4 game) e vola 4-0 in una quindicina di minuti.

Coric ferma l'emorragia e tiene il servizio nel quinto gioco, ma sarà l'unico game del suo match.

Gianluigi continua spedito con il suo ritmo indiavolato, Coric scivola su un recupero e sembra accusare qualche fastidio al polso, ma poi torna in campo senza problemi.

Quinzi chiude 6-1 il primo set con un parziale di 25 punti a 9, chiara testimonianza di un match mai in discussione.

Coric prende un po' di tempo ad inizio secondo set per farsi controllare il polso dal fisioterapista, ma Quinzi non si distrae anche se parte al servizio con un doppio fallo.
L'azzurro continua a dettare il ritmo degli scambi, Coric continua a non capirci niente, il secondo set finisce 6-0 con il nostro giocatore che corre come un ossesso su tutte le palle fino all'ultimo.

Insomma ci sono molte possibilità che dopo cinque anni il torneo Bonfiglio venga vinto da un italiano (ultimo successo di Trevisan nel 2007), ma soprattutto (incrociando debitamente le dita) che il futuro del tennis italiano possa riservarci maggiori soddisfazioni.

 

Stefano Tarantino

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