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31/05/2012 12:48 CEST - Roland Garros

Williams bye bye
Rimonta azzurra

TENNIS - 8 vittorie e 7 sconfitte per il tennis italiano fin qui con Fognini che pareggia. Verdasco si qualifica per le Olimpiadi e aspetta Seppi: "Non ci ho mai perso, ma anche Nadal non aveva mai perso da me". Da Parigi, Ubaldo Scanagatta

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Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta
PARIGI _ La pioggia che interrompe sul set pari (6-2,3-6) il match fra Fognini e il serbo Troicki e lo rinvia all’indomani consente di celebrare la terza giornata del Roland Garros con un bilancio inconsueto, 3-0 per il tennis italiano sugli Stati Uniti e il Kazakistan grazie alle vittorie di Sara Errani (62 63 all’americanina Melanie Oudin, tennista troppo tenera su queste superfici), di Flavia Pennetta (6-3,6-1 sull’altra americana di Fed Cup Alexia Glatch) e di Andreas Seppi (cinque set e due rimonte, sotto prima di un set e poi di due a uno, con il russo Kukushkin, n.55 del mondo “comprato” dal Presidente Federale del Kazakistan Bulat Utemuratov amico e consulente finanziario del presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev: 67 62 26 61 62). Così il bilancio azzurro al momento, dopo il 5-7 del primo turno per i nostri dodici rappresentanti, passa in attivo: 8 vittorie e 7 sconfitte (più il pareggio di Fognini).

Ieri Serena con la Razzano, oggi Venus con la Radwanska. Il secondo è certo risultanto molto meno sorprendente, anzi direi che rientrava nei generali pronostici, anche se magari 33 errori gratuiti di Venus contro i 6 della ragazza polacca fanno una certa impressione, al di là del 6-2 6-3 con il quale la maggiore delle Ghetto’s Sisters è stata buttata fuori alla sua quindicesima partecipazione al torneo parigino.

Due Williams eliminate in due giorni fan sempre notizia, anche se le sorellone non sono più le “invincibili” di una volta, quando erano n.1 e n.2 del mondo e arrivavano in finale agli Slam l’una contro l’altra armate (poco…) con la benedizione di papà Richard. Oggi Serena è n.5 e Venus appena n.53.

Però oggi i giornali francesi hanno scritto e titolate paginate sulla vittoria della loro Virginie Razzano su Serena, L’Equipe le ha dato una foto a quasi tutta pagina in prima, roba che da noi la Gazzetta ha fatto soltanto (e in parte) quando Francesca vinse il Roland Garros.

Domani scriveranno certo meno per la dipartita di Venus, 31 anni, anche se nessuna delle tenniste in attività ha vinto più partite di lei al Roland Garros: 54. D’altra parte questo era il suo primo Slam dopo l’US Open dello scorso agosto quando si era ritirata prima del match di secondo turno. Fu lì che le venne diagnostica la sindrome di Sjogren, uno stato che le procura stanchezza incontrollabile e dolori alle articolazioni. Già con la sconosciuta argentina Ormochea Venus aveva arrancato nel primo set, rima di batterla 4-6,6-1,6-3. Ma la Radwanska non è la Ormochea e oggi non c’è stata storia. Chissà che questa non sia stata l’ultima partita in assoluto di Venus al Roland Garros.

Lei ha garantito che tornerà, ma con le sorelle Williams non si può mai essere sicuri di nulla: “Tornerò l’anno prossimo con la mia classifica, una sorta di debutto, devo imparare a conoscermi insieme ai miei dottori…questa è stata una nuova partenza, penso positivo, non posso scendere in campo dicendo ‘ah no, lo sento ancora’…sto attenta, mangio legumi, bevo succhi di frutta, molto meno zucchero di prima…piuttosto mi spiace per Serena, tutte le mie speranze erano su lei…su lei che mi ha sempre incoraggiato e sostenuto, che mi diceva “dai Venus che non hai nulla da perdere e tutto da guadagnare’…ed è proprio così, io adoro giocare a tennis, è un vero piacere, i momenti belli, quelli meno belli, più mi sento in forma e più ne approfitto, è il mio unico obiettivo”.

Come quelli appena descritti anche gli altri risultati della giornata sono stati abbastanza regolari, salvo il successo della Martic, n.50 Wta, sulla Bartoli n.8 che un anno fa era giunta qui in semifinale, sconfitta dalla nostra Schiavone.

Vabbè Federer non dovrebbe perdere un set con il fiorentin-rumeno Ungur _ vedi articolo di Zirone _ ma non ha mai perso il servizio, quindi se si distrae un po’ nel tiebreak nel giorno in cui batte l’ennesimo record, le vittorie negli slam che codeteneva dall’altro giorno con Jimmy Connors, non è davvero grave. Anzi magari gli fa pure bene stare in campo un po’ di più, senza soverchie pressioni.  Intanto è il primo giocatore ad aver vinto più di 50 partite in ciascuno dei 4 Slam, l’ennesimo record e…guai a discuterlo! Va bene così?

Diciamo anche che mi è piaciuto tutto sommato più lui che Djokovic negli ultimi due set con lo sloveno Kavcic, nostra conoscenza di Arzachena.

Seppi che sta bene e perde solo tre games negli ultimi due set con il russo-kazako è una buona notizia. Un po’ meno buona, dal nostro punto di vista, è forse la vittoria di Verdasco su Muller, peraltro prevedibile. Ho parlato con Fernando, prossimo avversario di Seppi al terzo turno.

Prima di tutto mi ha detto che per lui quella su Muller “E’ stata una vittoria molto importante perché così ho sorpassato Feliciano Lopez (ritiratosi l’altro giorno) e dovrei avere il posto sicuro alle Olimpiadi di Londra. Perché questo non accada bisognerebbe che Granollers arrivasse in semifinale al Roland Garros…”

A me, come a Verdasco, con tutto il rispetto per Granollers, mi sembra poco probabile.

Riguardo al suo match con Seppi mi ha detto: “Sì, è vero, l’ho battuto sei volte su sei, e ci ho perso un solo set l’ultima volta, ma sono incontri abbastanza datati e Andreas ora sta giocando molto bene, è in forma, ha vinto un torneo a Belgrado, a Roma ha battuto buoni giocatori come Isner e Wawrinka…_ è davvero informatissimo il buon Fernando _ e i numeri non ti fanno vincere una partita…” E per convincermi su questo concetto aggiunge: “Anch’io avevo perso 13 volte di fila con Nadal…e poi l’ultima volta l’ho battuto. Quindi prima di giocare non ho vinto

Diversa l’attitudine psicologica di Flavia Pennetta prima del probabile scontro con la Kerber, il cui match con la Govortsova è stato sospeso anch’esso per la pioggia dopo pochi games. Il nome Kerber evoca brutti ricordi in Flavia, il quarto di finale perso all’US open quando con la mancina tedesca ancora n,96 del mondo pareva che Flavia avesse la semifinale in tasca: “Beh da quel giorno lei ha fatto un….passo bello largo, è salita a n.10 del mondo. Non mi dispiacerebbe incontrarla qui, lei che stavolta è quella che ha da perdere, io che posso giocare più libera”.

Anche per la Errani la Ivanovic n.14 del mondo è una contro la quale si può vincere, ma se si perde non è un dramma. Sia per la l’intervista della Pennetta che per quella della Errani Ubitennis vi mette a disposizione l’audio. Quindi ascoltatele se vi interessa.

Nella quinta giornata del Roland Garros, oltre alla prosecuzione del match di Fognini sul campo 6 _ una volta che sarà finito l’incontro fra Rosol e Monaco _ seguiremo la Schiavone contro la Pironkova. Franci dovrebbe vincere, la bulgara gioca bene quasi soltanto a Wimbledon e quando incontra le Williams.

Come giornata questa quinta sembra fiacchina. Speriamo che Fognini giochi come nel primo set contro Troicki. Potrebbe essere la luce di un giorno presumibilmente grigiastro.

Ubaldo Scanagatta

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